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Autore: Glowen    09/10/2008    1 recensioni
"Si era convinto che fosse nel carattere di Peter non ringraziare mai, non guardare nessuno con dolcezza, non innamorarsi. Poi però era arrivato lui." Edmund, Peter e Caspian in un triangolo di pensieri. Movieversion//
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Peter Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Edmund.

Edmund lo sapeva, lo sapeva bene, che il cuore di Peter non gli apparteneva.

Si chiedeva, rigirandosi nel sua giaciglio scomodo, come mai si ostinasse a volerlo amare, quando sapeva che Peter non voleva che lui lo facesse. Si chiedeva anche se qualcun altro, Susan o Lucy o Peter stesso, avesse notato gli occhi velati con cui osservava sempre il fratello maggiore. Si chiedeva se c’era qualcosa di sbagliato, in questo, e, se sì, come fare a combatterlo.  Si chiedeva tante, troppe cose per la sua giovane età. E sperava che non venisse mai il giorno di tornare a Londra, in quella Londra dove lui era solo “Edmund-era tutto sotto controllo-Pevensie”. 

Lì, tra i boschi di Narnia, poteva sperare che suo fratello lo vedesse, almeno un po’, come “Re Edmund il giusto”.

Re.

Re lui, lui che l’estate prima aveva bagnato il letto, che non aveva mai imparato a dare un pugno come si deve e che appariva sempre come “lo sfigato” quando si faceva massacrare di botte a causa dell’impulsività di Peter. O meglio, a causa della sua impossibilità a resistere alla tentazione di mettersi in mezzo alle risse che Peter, con la sua impulsività, causava. Sperava in un “Grazie, Ed”, in un’occhiata più dolce, in una carezza, in una mano sulla spalla. Anche solo un abbraccio fraterno gli sarebbe bastato.

Invece il ringraziamento che riceveva era sempre “era tutto sotto controllo”.

Si era convinto che fosse nel carattere di Peter non ringraziare mai, non guardare nessuno con dolcezza, non innamorarsi.

Poi però era arrivato lui.

 

Caspian.

Caspian aveva la netta impressione che Edmund nutrisse per lui un malcelato rancore.

Lo capiva dalle occhiate che ogni tanto gli lanciava, dai lunghi momenti in cui lo osservava in silenzio, prima di tornarsene agli affari suoi, giusto un minuto prima che lui sbottasse in un più che giustificabile “Si può sapere che hai da guardare?”.

Non si erano mai parlati molto, lui ed Edmund, e sembrava quasi che lui nemmeno volesse iniziare a farlo. Lo teneva a distanza, se ne andava quando lui arrivava, e se Susan faceva la civetta con lui, sul viso di Edmund si dipingeva una chiara espressione di insofferenza.

E Caspian non capiva da dove scaturisse, tutto quel risentimento dei suoi confronti.

Ma, a voler dire la verità, Edmund non era, tra i fratelli Pevensie, quello che maggiormente occupava i suoi pensieri.

C’era un altro Re di Narnia a non lasciarlo dormire la notte, tenendolo sveglio con il suo semplice respirare, con le sue battute dette durante il giorno e che poi lui si rigirava in testa decine, centinaia di volte.

Caspian X? Vuoi dire che ce ne sono in giro altri nove come te?” aveva detto quel pomeriggio. Ma non era quella la battuta alla quale stava pensando al momento, quanto il “la cosa potrebbe non dispiacermi” che gli era parso avesse aggiunto dopo, a mezza voce.

Lui aveva aspettato fino alla sera, prima di buttare lì, in mezzo a una conversazione, un apparentemente casuale “Anche a me potrebbe non dispiacere, Peter il Magnifico”.

Peter l’aveva guardato dapprima con stupore, poi aveva sorriso. Lui non aveva saputo come interpretare quel sorriso, finchè non aveva colto lo sguardo di puro odio con il quale Edmund lo stava fissando.

Ed Edmund sicuramente sapeva interpretare bene i gesti di suo fratello.

 

Peter.

Peter non si era mai fermato a psicanalizzare le varie sfumature che l’appellativo “Il Magnifico” poteva avere se estratto dal suo contesto originale.

Aveva iniziato a farlo la prima volta che il suo nome, con appellativo a seguito, era stato pronunciato dalla voce di Caspian. Perché il principe non diceva “Il Magnifico”, ma “Il Maagnifico”, come se volesse insinuare qualcosa. E mentre lo diceva, come se non bastasse, non gli staccava mai di dosso quei suoi impertinenti occhi neri.

Si era accorto di recente, e non senza stupirsi, che erano incredibilmente simili a quelli con cui lo guardava Edmund. Non si era preoccupato della cosa fino a quel pomeriggio, quando si era trovato a passeggiare col fratello sulla scia del sole che tramontava.

“Se potessi scegliere, come vorresti morire, Peter?” gli aveva chiesto.

“Non lo so” gli aveva risposto, ed era sincero. Si era accorto di non avere una risposta a quella domanda nel momento stesso che suo fratello gliel’aveva posta.

“Io accanto a te” aveva risposto l’altro, senza che Peter gli ritornasse la domanda. Lui si era morso l’interno della guancia per stare zitto, e non avevano più parlato finchè non erano tornati dagli altri.

E, ora come ora, Peter ringraziava che quella domanda il fratello gliela avesse fatta quel pomeriggio. In qualsiasi momento gliel’avesse posta da lì in avanti, era sicuro che non sarebbe riuscito a coprire la risposta che si leggeva così chiaramente nei suoi occhi chiari.

Perché non si era fermato a chiedersi se fosse giusto o sbagliato, quando non era più riuscito a frenare la curiosità di sapere quale fosse il sapore delle labbra del principe.

Caspian non si era tirato indietro, e poi aveva sorriso.

“Il Magnifico e il Sorprendente” aveva detto semplicemente, abbracciandolo.

E Peter aveva saputo che, se avesse potuto scegliere, avrebbe scelto di morire lì, tra le sue braccia, in quell’esatto momento. 

 

 

**Doverose spiegazioni**

Non shippo Edmund/Caspian/Peter, ne ho mai pensato che la loro sia una storia possibile.

Questa ff è nata interamente per una sfida con il Cugino Lupus, che io sfidai a scrivere una Lucy/Aslan in cambio di un altrettanto inquietante triangolo coi re di Narnia. E’ da leggere pertanto in chiave ironica, quasi di auto-beffa per aver anche solo pensato ship così assurde. ^_^

La dedico con tutto il cuore a Lu, che si è detto fin da subito disposto a sputtanarsi postando una Lucy/Aslan solo per potermela dedicare, che c’è sempre quando ho bisogno di lui, che non si tira mai indietro quando le nostre infinite discussioni su msn degenerano e che è sempre disponibile  a lanciare una delle sue saette col GpS addosso a chi non mi aggrada.

Ti voglio bene, cuginetto.

Anche se una ff del genere è uno strano modo per dimostrartelo. ^_-

 

 

  
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