Ecco finalmente un'altra giornata di lavoro è finita. Da una parte è buona ma dall’altra no.
Il lavoro è piuttosto stancante a livello fisico ma mi tiene la mente occupata. Mi permette di non pensare a lei. E’ già da un po’ che sto pensando un modo per confessarle il mio amore ma la cosa che purtroppo caratterizza la mia famiglia mi blocca ogni volta che ci provo. Maledetto l’orgoglio e chi l’ha inventato. Purtroppo nella mia famiglia si fa la gara a chi è più orgoglioso. Solo mia madre ne resta fuori. Lei è più aperta si presta di più ai sentimenti mentre noi no. vorrei proprio sapere come ha fatto mio padre a chiederle di sposarlo visto che anche lui, come già detto, è molto orgoglioso. Se glielo chiedessi non mi risponderebbe. Nella famiglia dicono che io sono un concentrato di orgoglio e di freddezza.
Freddezza! Un tempo non ero così. Non ero nemmeno come mio fratello ma sicuramente non ero freddo come lo sono ora.  Lo sono diventato dopo aver ricevuto la peggior delusione della mia vita e diventare così era l’unico modo per evitare di rimanere scottato per la seconda volta.
Ma con lei è diverso. Ha qualcosa di straordinario. Qualcosa che si sta insinuando nel mio cuore. Per quanto cerchi di oppormi non ci riesco. Nemmeno il starle lontana mi aiuta anzi la cosa peggiora.
Oh no adesso ci si mette anche la pioggia.
Vedo un gruppetto di bambini che già sguazzano nelle prime pozzanghere. E’ buffo, quando si è piccoli si ama la pioggia infatti proprio adesso una mamma sta sgridando suo figlio perché non vuole ripararsi sotto il balcone in attesa che il padre li vada a prendere. Chissà se un giorno anche per me sarà così.
Però da grande la pioggia mette angoscia e tristezza. Proprio quella che sto provando io adesso. E’ vero quando dicono che la pioggia è uno stato d’animo. Sì è l’anima che piange cosa che il corpo si rifiuta di fare. Perché lui può farlo ma l’anima no. per quanto tu lo voglia impedire non riuscirai mai a far smettere di piangere l’anima. Solo chi ne causa il pianto può metterla a tacere.
Penso che la mia non smetterà mai. Perché la mia cura sei tu. E temo che se non mi decido a mettere da parte l’orgoglio qualcuno arriverà a te prima di me.
Bhe stasera dovremmo uscire tutti insieme chissà se la sorte creerà qualche occasione che mi permetterà di dichiararmi.
Eccomi di ritorno a casa. Saluto tutti e vado nella mia stanza. Ho deciso questa sera devo almeno provarci. Se fallirò vuol dire che l’amore non fa per me. La pioggia continua a battere ma sembra che stia per smettere.
Uffa quel deficiente di mio fratello lui e quello stupido cd che gli ha regalato Kagome giuro che primo o poi a quelli li ammazzo. Però c’è da dire che quella ragazza ha fatto miracoli con quel testardo di mio fratello. Anche lui in passato è rimasto scottato da quella poco di buono. Ne ha passate di tutti i colori e per riprendersi ce n’è voluto. Sembrava una cosa impossibile i nostri genitori avevano perso le speranze fin quando non è arrivata lei. Kagome in un certo senso ha ridato la vita a mio fratello. Chissà se succederà anche a me. Di certo non mi ridurrò come lui.
I: Sesshomaruuuuu!
Cosa diavolo vuole adesso.
Se: Che vuoi?
I: Tieni questa è per te. Te la dedico. Chissà ti decidi.
Così Inuyasha alza il volume dello stereo che riproduce la canzone.
Chissà quale stupida canzone metterà. Vabbè non resta che ascoltarla. Dopo che la canzone finirà deciderò se ammazzarlo o lasciarlo in vita. ecco è partita.

La pioggia è uno stato d'animo
che mi prende quando non sei qui vicino a me

Ho pensato bene a cosa dirti questa sera
languida la notte
e anche l’atmosfera è giusta
per togliermi di dosso ogni peso adesso
ogni peso adesso
lascio parlare il mio istinto
che non si sa mai
la mia pelle grida
 
Accidenti a lui tu guarda che mi tocca ascoltare. Comunque è vero io l’ho sempre detto che la pioggia è uno stato d’animo.
Ma come avrà fatto a capirlo quell’idiota di mio fratello. Che sia un caso o è più intelligente di quel che pensassi. Ebbene sì questa sera mi toglierò questo macigno di dosso. Vada come vada ma devo assolutamente dirglielo. Basta, questa sera abbandono ogni logica e razione lascerò parlare il mio vero io. Quell’IO che ama solo lei.
 
la fine di questo spettacolo
questa sera sarai solo tu
a decidere
 
E già la tua risposta deciderà le sorti di questo vile umano. Sì perché è quello che sono se non riesco a dire due semplici parole.
 
La canzone è finita mi ha fatto riflettere molto perciò mio fratello può vivere ancora per un po’.
Ad un tratto sento bussare la porta. Chi sarà mai visite non ne aspettiamo e i miei sono già in casa.
Inuyasha va ad aprire la porta e io mi affaccio per vedere chi è.  Non faccio in tempo a vedere chi è che per poco non perdo l’equilibrio. Mi si è praticamente buttata addosso. Un attimo perché sta piangendo ed è senza scarpe.
Non dico niente e non faccio domande l’accompagno nella mia camera facendo segno a mio fratello di non venire. Tacitamente acconsente.
E’ tutta bagnata fradicia e mi stringe forte mentre continua a singhiozzare. Dannazione ma cosa sarà successo. Aspetterò che si calmi per chiederlo. Nel frattempo con una mano la stringo e con l’altra le accarezzo la testa. Al mio tocco sussulta forse non se lo aspettava da me. Ecco finalmente ha smesso di piangere.
Se: Finalmente ti sei calmata. Mi dici cosa ti è successo.
Mi guarda con uno sguardo che va dalla paura alla tristezza. Paura e tristezza per cosa?
R: Sesshomaru, perdonami non sarei dovuta venire qui.
Si alza e mentre sta per andarsene io le blocco un braccio. Non voglio che se ne vada. Prima deve spiegarmi cosa le è successo e poi io devo fare assolutamente quella cosa.
Se: No ora ti siedi e mi spieghi cos’è successo.
Mi guarda e si siede portandosi le ginocchia al mente e stringendole. Tipica posizione di chi ha paura. Ma non deve averne io la proteggerò e chi le ha fatto questo la pagherà. Le cingo le spalle con il braccio. Questa volta non sussulta ma mi guarda e sorride. Però non è uno dei suoi soliti sorrisi è un sorriso amaro.
R: Perché gli uomini non accettano il no come risposta.
La guardo interrogativo. Che significa.
Se: Ehi spiegami cos’è successo senza girarci intorno.
Forse ho capito ma potrei sbagliarmi quindi dovrà essere lei a dirmelo.
R: Ho rifiutato la dichiarazione di Koaku. Forse non se lo aspettava e ha reagito in maniera esagerata.
Solo dopo che mi aveva detto queste cose mi sono accorto che aveva una guancia gonfia.
Se: Rin ma…
R: Non ci pensare. Mi dispiace solo averti disturbato.
Mi sa che non è il caso di dirglielo oggi. E’ già abbastanza spaventata. Sarà rimandata. Ma appena posso con questo Koaku faremo i conti.
Se: Mi dispiace. Però se non ricordo male a te piaceva?
Accidenti cosa diavolo sto dicendo. Sì che avevo detto che avrei lasciato parlare il mio istinto ma questo sta dicendo delle stronzate colossali.
R: Mi piaceva come amico non di certo come fidanzato. Sesshomaru se il tuo cuore è impegnato non puoi sostituirlo.
Se: E’ vero. Dunque qualcun altro ha fatto colpo su di te.
R: Sì ma non ricambierà mai.
Accidenti chi sarà mai.
Ad un tratto il cellulare squilla chi sarà mai. Lo osservo e vedo che  è solo un messaggio. Un messaggio di ….Kagome? non me ne manda quasi mai. Che sia successo qualcosa?
Prendo il telefono e leggo.
Fatti avanti con Rin a lei piaci.
Ma come le viene in mente di scrivermi certe cose. E come fa a saperlo? Senz’ombra di dubbio sarà stato Inuyasha.Un attimo che sia io ad occupare il cuore di Rin? Forse per questo che è venuta da me? Ok ci provo.
 
la fine di questo spettacolo
questa sera sarò solo io
a decidere
 
Sì ci devo provare.
Se: Rin ascolta. Non devi più avere paura. Nessuno ti farà più del male. Se me lo permetterai ti proteggerò io per il resto della vita.
Aspetto che dica una parola una semplice parola. Per adesso inizio così il resto se il destino lo vorrà verrà da se. Non voglio dire subito che la amo per oggi credo che già sia stato abbastanza.
Uffa questa situazione mi fa venire alla mente quella stupida canzone che Inuyasha mi ha fatto ascoltare e l’attesa della sua risposta mi viene da associarla a un pezzo di essa.
 
La fine di questo spettacolo
questa sera sarai solo tu
a decidere
 
Sì Rin è proprio così. Un tuo SI’ o un tuo NO deciderà la fine di questa storia.
Lei è ancora lì ferma che mi fissa. Mi fa paura quest’attesa.  All’improvviso si alza. O no sta per andarsene.
Invece no mi si getta addosso e mi stringe forte.
R: Sì. E’ te che voglio al mio fianco.
Così la sposto quel tanto che basta per permettere alle nostre labbra di incontrarsi.
Era lei la cura per la mia anima lei sola l’ha potuta far smetter di piangere. Ora la pioggia non sarà più il mio stato d’animo.