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Autore: FedeVampire    04/10/2014    0 recensioni
One-short collocata in un universo umano in cui Damon e Elena vivono una tranquilla e normale serata.
Dal testo "Elena li osservò sorridendo ripensando nuovamente alla sua adolescenza e si rese conto che non avrebbe potuto chiedere di meglio per la sua vita"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! È passato veramente molto tempo dall’ultima volta che ho pubblicato una storia su questo sito, in parte per mancanza di ispirazione e in parte per mancanza di tempo.

Devo essere sincera di idee ne ho davvero molto e non vi dico quante storie a più capitoli ho abbozzato, ma il problema è proprio che non riesco a trovare il tempo per scrivere una storia con la S maiuscola, perciò per ora mi sono accontentata di una short ovviamente in cui sia Elena che Damon sono umani e vivono in un universo che non ha nulla a che fare con The Vampire Diaries.

Spero che sia di vostro gradimento.

 

 

I like our life when it’s like this

 

 

 

Elena asciugò l’ultimo piatto rimasto nel lavandino e lo ripose nel mobile della cucina sospirando, era stata una giornata lunga, ma d’altronde ormai le giornate erano sempre lunghe e faticose e cercare di non crollare era difficile.

I tempi in cui era solo una ragazzina erano ormai lontani e sarebbe tornata indietro volentieri per rimproverare quella 17enne che non vedeva l’ora di crescere perché pensava che la sua vita fosse uno schifo, e in parte forse lo era davvero, fino a quando non aveva conosciuto Damon, da quel momento si che aveva cominciato a vivere davvero e non solo a sopravvivere.

 

Elena si guardò intorno disorientata cercando di riconoscere almeno una faccia amica in quella marea di gente che rideva e sorseggiava champagne nel giardino della pensione dei Salvatore.

Era tipico di Caroline organizzare feste in grande stile e di certo non si sarebbe smentita proprio per la festa del suo fidanzamento con Stefan.

-Oh scusami, non ti avevo visto- borbottò la ragazza andando a sbattere contro qualcuno mentre era intenta nella sua ricerca.

-Nessun problema- rispose un giovane e solo in quel momento Elena si rese conto che era di una bellezza che non passava inosservata: lineamenti marcati, fisico scolpito e capelli corvini che creavano un perfetto contrasto con gli occhi color ghiaccio.

-Tutto bene?- chiese perplesso il ragazzo di fronte all’espressione intontita di Elena che si affrettò a rispondere imbarazzata –Sì, sì sto bene, è solo che non conosco praticamente nessuno e sono un po’ spaesata-

-Ora conosci me, piacere sono Damon Salvatore- commentò ironico allungando la mano.

Elena si illuminò immediatamente ricordandosi del fatto che Stefan avesse un fratello, ma che viaggiava spesso per lavoro.

-Io sono Elena, piacere, Stefan ha parlato tanto di te- disse la ragazza.

-Beh a mio fratello piace vantarsi- Elena sorrise di fronte a quella battuta consapevole dell’umiltà di Stefan.

-Quindi sei amica di mio fratello?- chiese Damon sempre più incuriosito da quella ragazza sbadata, ma che era bella da togliere il fiato, forse proprio per la sua semplicità.

-No, cioè sì, insomma Caroline è la mia migliore amica, ma conosco anche Stefan perché frequentiamo insieme l’università, è così che si sono conosciuti-

-Oh quindi sono di fronte al cupido della storia, ti devo ringraziare sai, era molto che mio fratello non era così felice- commentò Damon porgendo ad Elena un calice di champagne.

Elena sorrise in segno di ringraziamento e sospirò.

-Non c’era nessuno che potesse accompagnarti a questa festa? Tipo, che so, un fidanzato?- chiese il ragazzo cercando di tastare il terreno.

-No, non ho un fidanzato, vivo da sola in un appartamento vicino al campus- si affrettò a rispondere Elena cercando di non mostrarsi troppo nervosa –E tu sei accompagnato?-

-No, single per scelta- rispose Damon schietto.

-Oh- commentò leggermente delusa la ragazza, insomma che si aspettava? Che sarebbe cascato ai suoi piedi?

-Ma potresti avermi fatto cambiare idea, sai?- aggiunse immediatamente il giovane sorridendo.

-Davvero?- sussurrò Elena scioccata per il commento.

-Vieni, spostiamoci in un luogo più appartato-

 

-Perché stai sorridendo?- chiese Damon spuntando improvvisamente dalla porta della cucina facendo sobbalzare Elena che era immensa nei ricordi.

-Stavo pensando al giorno che ci siamo conosciuti- rispose strappando un sorriso anche al ragazzo che si avvicinò piano.

-“Potresti avermi fatto cambiare idea”- lo imitò Elena ridendo sulle sue labbra.

-Non mi sembravi contrariata nella biblioteca dei Salvatore- le ricordò ripensando a quegli attimi di intimità in cui era scappato qualche bacio.

-Per niente- confermò Elena tornando a dedicarsi alle sue labbra.

-Dormono?- esclamò la ragazza staccandosi improvvisamente dal corpo di Damon.

-Come angioletti- rispose lui stringendo a sé la giovane che scosse la testa di fronte a quell’appellativo che per niente si addiceva ai loro bambini.

Noah e Elizabeth avevano rispettivamente 5 e 3 anni, presi singolarmente erano anche docili, ma quando erano insieme diventavano ingestibili, ma Elena li amava con tutta sé stessa e non rimpiangeva nemmeno per un secondo di aver ridotto l’orario di lavoro per poter trascorrere più tempo con loro.

-Com’è andata la tua giornata?- chiese Damon godendosi finalmente un po’ di pace con sua moglie dopo il momento caotico, ma che tanto amava, della cena e della messa a letto.

-Bene, se tralasciamo il fatto che Liz odia l’asilo e che Noah continua a picchiarla quando litigano- rispose sincera Elena.

-Andrà meglio vedrai, cresceranno e impareranno quel che è giusto e sbagliato- commentò il ragazzo baciando ancora una volte Elena che sorrise ancora.

-Altro ricordo?- chiese Damon.

-Il matrimonio- sorrise Elena tornando a quel giorno.

 

Finalmente il momento del fatidico “Sì” era arrivato, Elena aveva passato mesi a fantasticare su quel momento e tutta la mattina a pensare a qualsiasi cosa sarebbe potuta andare nel verso sbagliato, ma ora niente aveva più importanza.

Pronunciando quelle parole tutta sembrava perfetto e quando Damon le aveva sorriso asciugandole le lacrime per poi avvicinarsi per baciarla piano tutto sembrava incastonarsi perfettamente come un puzzle.

Non era stata una cerimonia troppo pomposa e la cosa aveva molto infastidito Caroline che non aveva potuto sbizzarrirsi per quell’occasione, ma alla fine aveva lei stessa riconosciuto che era tutto meraviglioso e che non se lo sarebbe immaginato in maniera diversa.

-Posso portarla a ballare signora Salvatore?- sussurrò Damon cogliendo di sorpresa Elena intenta a parlare con i parenti di Denver o di Los Angeles, aveva incontrato talmente tante persone che non riusciva più a distinguerle.

-Ma certo, signor Salvatore, ne sarei onorata- gli rispose sorridendo e sentendo un certo brivido nel pensare che ora era la signora Salvatore.

-Sei bellissima- le sussurrò il neo marito all’orecchio una volta raggiunta la pista da ballo.

Elena gli sorrise grata osservando il suo vestito, tanto semplice quanto bello.

-Mi sento un po’ ingombrante in realtà- commentò la ragazza facendo un cenno alla gente che si era voltata per osservarli, inclusa Caroline che sospirò con aria sognante mentre si accarezzava il pancione ormai pronunciato.

Damon sorrise a sua volta sentendosi l’uomo più fortunato del  mondo per averla trovato una ragazza speciale come lei e sentendosi doppiamente fortunato per il fatto che lei lo avesse scelto.

-So a cosa stai pensando e smettila- lo rimproverò Elena facendosi improvvisamente seria e Damon sorrise colpevole.

-Damon, io ti amo, quand’è che lo capirai? Ti ho appena sposato, sono innamorata di te- ripeté per l’ennesima volta la ragazza.

 solo che tu sei così buona e gentile e tremendamente bella e giovane oserei aggiungere-

-E ho scelto te, mettitelo in testa, ti ho scelto perché mi fai sentire bene, perché sei simpatico, intelligente e estremamente sexy- rispose alla provocazione la giovane sentendosi stringere ancora di più in quell’abbraccio.

-Ti amo da impazzire- gli sussurrò Damon e Elena percepì il brivido che sentiva ogni volta che lo diceva.

 

-Era tutto perfetto- sussurrò Damon sorridendo a sua volta.

-Già, e se non ricordo male anche la prima notte come marito e moglie è stata divertente- commentò maliziosa Elena.

-Sta alludendo a qualcosa signora Salvatore?- la riprese giocoso il giovane fiondandosi sulle labbra della moglie senza aspettare una risposta.

Tra il lavoro, la casa e due bambini da gestire erano pochi i momenti di intimità della coppia e qualche volta si permettevano il lusso di lasciare i figli da Caroline e Stefan per un’uscita romantica.

-Mamma- una tenera vocina fece tornare alla realtà Damon e Elena che si affrettarono a sciogliere quel complici abbraccio.

-Liz, cosa ci fai alzata, torna a letto- commentò Elena avvicinandosi alla piccola che stringeva tra le mani il suo orsetto.

-Non ci riesco, voglio dormire con voi- mugolò la piccola sfoderando la sua arma migliore: il tipico broncio ereditato dalla madre e come se non bastasse, sbatteva anche i suo occhioni azzurri.

-Povera la mia principessa, vieni nel lettone con mamma e papà?- esclamò Damon prendendo la piccola in braccio e Elizabeth gli sorrise adorante buttandogli le braccia intorno al collo.

-Damon- lo richiamò Elena con le braccia incrociate, dei due era decisamente quella che assecondava di meno i capricci, ma alla fine cedeva anche lei.

Il marito si avvicinò piano e le lasciò un dolce bacio a fior di labbra.

-Pare che anche per questa sera i nostri piani siano andati in fumo- sussurrò la ragazza sorridendo riferendosi a poco prima.

-Sai una cosa? Non potrei immaginare una conclusione migliore per questa giornata- gli confessò il moro stringendo a sé la bambina che aveva tra le braccia e avviandosi verso la camera da letto.

Elena li osservò sorridendo ripensando nuovamente alla sua adolescenza e si rese conto che non avrebbe potuto chiedere di meglio per la sua vita.

 

 

Note autrice:

Come vi avevo anticipato non ha nulla a che fare con The Vampire Diaries, ma mi sono svegliata una mattina con questo pallino in testa di un universo in cui Damon e Elena vivono una meritata vita felice e normale.

Spero vivamente di poter tornare con storie più corpose perché la scrittura è davvero una grande passione.

Federica

 

  
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