Anime & Manga > Ranma
Ricorda la storia  |      
Autore: MellyV    09/10/2008    8 recensioni
Il ragazzo con poca fatica diede un secchio ad Akane, mentre lui ne prese due e raggiunse la fidanzata, dritta in piedi davanti al muro, vicino alla loro classe.
Dopo ciò, nessuno dei due proferì parola.
Erano rimasti lì, nel corridoio del loro piano, in punizione, a mantenere secchi d’acqua per chissà quanto tempo ancora.
One-Shot RanmaxAkane, scritta di getto.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~Punishments of Love

Quel giorno, stranamente, erano riusciti ad arrivare in perfetto orario a scuola.
Una cosa assai rara, se non difficile da credere, visto che si parla di Akane e Ranma.
Il codinato, infatti, si era svegliato prima del solito…
Questo più che essere una cosa rara, era una cosa strana e pressoché impossibile.
Ma ad Akane, poi, non importava più di tanto.
L’importante era stato arrivare a scuola in perfetta tranquillità, camminando calmi e godendosi, per una volta, una di quelle tante belle giornate che, a causa delle loro pazze corse, non avevano mai avuto l’occasione di ammirare.
Si consumava ora, nell’aula dei due promessi sposi, la 4° ora di una noiosissima lezione di scienze.
Si poteva udire solo la voce del professore, che convinto, spiegava nei minimi particolari come si potesse arrivare ad una eruzione, con tanto di lava, lapilli e quant’altro.
Tutti gli alunni sembravano attenti, eccetto due persone: Akane e Ranma.
Già, indovinato.
Ranma era sprofondato in un sonno profondo, con tanto di ronfi e mugolii di parole incomprensibili.
Il tutto sotto gli sguardi dei compagni allibiti e divertiti.
Akane, dal canto suo, guardava al di fuori della finestra dell’aula con sguardo perso nel vuoto, distratta, senza curarsi delle spiegazioni del prof, che non manco nell’accorgersi che non tutti stavano seguendo la sua preziosa lezione.
- Saotome!-
Ranma si alzò di scatto, con la schiena dritta, dopo aver udito il suo cognome.
- S-si?-
Rispose ancora mezzo assonnato, anzi, sembrava ancora stesse dormendo beato.
- Stavi un’altra volta dormendo in classe! –
Il moro lo guardò con sguardo confuso.
Si, era completamente andato.
- Bene, allora, suppongo che non hai nemmeno ascoltato una sola parola di quello che ho detto, eh?-
Ranma si grattò la nuca, prima di rispondere sicuro.
- Se stavo dormendo, sicuramente non avrò ascoltato la lezione, le pare?-
I compagni risero divertiti, mentre lui, fiero e con un sorriso beffardo, continuava a guardare negli occhi il suo professore.
A questa risposta, Akane lo maledisse con il pensiero.
Un giorno di questi si farà espellere, sicuro.
-Bene, visto che non sei stato assente, ti farò spiegare tutto da Tendo Akane –
La persona chiamata in causa sobbalzò di scatto. E si maledisse anch’ella.
- Prego signorina Tendo, ci parli della mia lezione –
- Beh, ecco, in verità…emh…-
- Bene, quindi nemmeno lei è stata attenta..-
A differenza del fidanzato, Akane abbassò lo sguardo sconfitta, senza replica, mentre si mordeva il labbro inferiore piena di imbarazzo.
- Tendo!Saotome! fuori dall’aula per un’ora intera!-
I due si guardarono per un decimo di secondo degli occhi, prima di alzarsi e uscire fuori dall’aula, sbuffando scocciati.
Quando furono fuori da essa, tre bei secchi pieni d’acqua aspettavano loro.
- Due sono miei, il rimanente è tuo.-
- Lo so, Ranma .. –
Il ragazzo con poca fatica diede un secchio ad Akane, mentre lui ne prese due e raggiunse la fidanzata, dritta in piedi davanti al muro, vicino alla loro classe.
Dopo ciò, nessuno dei due proferì parola.
Erano rimasti lì, nel corridoio del loro piano, in punizione, a mantenere secchi d’acqua per chissà quanto tempo ancora.
- Sei uno stupido. –
Il silenziò fu rotto dalle parole – offensive- di Akane.
Ranma la guardò di scatto, così agitati i suoi movimenti che per poco i secchi non gli cadevano dalle mani.
-…Cosa?!-
- Sei uno stupido! Non ci senti più?! –
Anche Akane lo guardò, con la differenza che nei suoi occhi ardeva un fuoco pieno di rabbia.
- Ah, e sentiamo, perché questa volta sarei uno stupido?-
- Perché per colpa tua ci hanno messo in punizione!-
Senza nemmeno rendersene conto, il tono della voce di entrambi era aumentata di molto.
Altro che silenzio, le loro voci erano udibili per tutto l’edificio scolastico.
- Per colpa mia?! Guarda che eri tu quella che non ascoltava la lezione! –
- Cosa?! Ma se ti eri addormentato! E poi se non fosse stato per te, il professore non mi avrebbe colta impreparata!-
A dividere il viso di uno da quello dell’altro poteva essere solo qualche millimetro.
L’ira era arrivata al massimo.
Sparavano insulti a raffica, e nessuno dei due sembrava intenzionato a smetterla.
Finché non uscì il professore della loro classe, che li richiamò nuovamente.
 - Allora, vogliamo smetterla? Vi ricordo che i vostri compagni, a differenza vostra, vorrebbero ascoltare la lezione, quindi tacete!-
I due ragazzi smisero all’istante di parlare, e il professore poté rientrare in aula.
- Stupido. –
- Kawaiikune.
E dopo questo, ancora, ritornò il silenzio tra i due, che si prolungò per alcuni minuti.
Ranma, con i due secchi tra le mani, sembrava ancora tranquillo e per niente affaticato, mentre ad Akane la fatica si faceva sentire eccome.
Le mani le erano diventate rosse, e, seppur doloranti, non voleva mollare la presa.
Ranma notò il tutto.
- Ehi, ce la fai?-
- Certo che si... –
- Mmh, a me non pare…-
- Ti ho detto che ce la faccio, stupido!-
Ranma si rassegnò; per quanto lui volesse fare il gentile, il carattere di quel maschiaccio non sarebbe cambiato mai.
- Bah, fa come ti pare. Mi stavo solo preoccupando per te. –
A dette parole, le guancie rosee di Akane si trasformarono in un rosso accesso.
A dire il vero, non era nemmeno la prima volta.
Infatti, succedeva ogni volta che Ranma si mostrava…come dire…diverso dal solito.
Succedeva raramente, ma meglio di niente.
- Ahi…!-
Troppo presa dai momentanei pensieri, Akane si dimenticò di avere tra le mani ardenti e gonfie di dolore ancora quel secchio pieno d’acqua, che non tardò nell’avvertirla che da li a poco le mani gli si sarebbero staccate.
- Dà qua, và-
Le mani doloranti di Akane furono toccate da quelle di Ranma, ancora vive.
Il ragazzo posò uno dei sue due secchi in testa, prendendo poi quello di Akane.
E in una posizione un po’ buffa, riuscì ad assumere un l’equilibrio perfetto.
Akane, tenendosi le doloranti mani una nell’altra, lo guardò stupida, con gli occhi che le brillavano di gioia.
Anche i gesti più piccoli, se fatti da lui, a gli occhi di Akane apparivano come le cose più belle e irrinunciabili del mondo.
Era arrivata a pensarlo molto tempo addietro.

I minuti passarono velocemente, e l’ora della punizione era terminata.
I due rientrarono nella loro classe, e stettero più attenti nella lezione successiva.
Akane però non terminò di pensare a quanto successo prima.
Le punizioni scolastiche, si disse, non sono poi così male.
Se servono a mostrare la miglior parte di una persona, ben vengano.
E poi le si possono avere così facilmente…

Non sarà difficile far svegliare nuovamente Ranma di buon ora al mattino, no?








Rieccomi :D
Che dire…questa è una ficcy scritta di getto, l’ho fatto senza nemmeno pensare prima di agire xD
Mi sono divertita molto nello scrivere i dialoghi, perché li adoro quando litigano!
E adoro Ranma quando fa il premuroso *-*
Spero che anche questa vi sia piaciuta, come la mia precedente che ha raggiunto le 159 letture in una sola notte, e ben 7 commenti con tanti bei complimenti!
Non so davvero come ringraziarvi, ricevere così bei commenti a una prima fiction è davvero il massimo!
Grazie davvero di cuore! ^w^
Un bacione, vostra MellyVegeta.
  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: MellyV