Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Sottopelle    05/10/2014    0 recensioni
Un "noi" ch'era composto da un "io", fin troppo solitario, e un "tu", fin troppo pieno di sé.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ancora il cielo tace.
E si porta appreso un lutto che
diverrà presto madre d'un
autunno prematuro.
S'alterna la pioggia
- lacrime degli dei -
alle nubi -
fumo passivo.
Ed è un circolo vizioso,
fatto di pianti silenziosi,
a sfogar la frustazione accumulata
nei giorni bui,
e tentativi di
reprimerla.
Chissà perché falliscono
entrambi i metodi.
E la frustrazione rimane.
Ancora stringo,
nel mio pugno bianco,
i giuramenti detti a
denti stretti,
come chi s'è sentito
costretto dagli sguardi
incalzanti degli altri.
Son finita a prometterti un
"noi" fatto di sicurezze e protezione,
ma sono riuscita solamente a
darti l'instabilità di chi non sa
mai ciò che vuole ma
s'adegua alle esigenze
degli altri.
Ed era un "noi" precario,
fatto di dita puntate l'una contro l'altra,
ad accusarci di non aver mai
mantenuto la parola.
Quel "noi" era troppo,
troppo grande per due egoisti
come me e te.
Eravamo due estranei,
costretti a proteggere le spalle
all'altro per poi
ricevere a nostra volta un
aiuto in caso di bisogno.
Siamo finiti col sfruttarci senza ritegno,
a sfoderare la nostra
cortesia più falsa per
non doverci sussurrare mai:
"Avrei voluto averti più vicino".
Eppure,
riaffiorano i fantasmi delle
nostre passioni più segrete,
di quelle volte che
avrei voluto stringerti e dirti:
"Resta qui con me"
e invece ti ho chiuso porte in
faccia nel tentativo di
allontanarti. Inutilmente.
Perché l'ho detto,
io non sapevo ciò che volevo.
Ma tu volevi me.
E son finita col volerti anch'io.
Avevi promesso un "noi" unito,
ma sei finito col colmare le
nostre distanze con bugie dette con
così tanta convinzione che
sono diventate verità.
Perché l'unione fa la forza,
ma eravamo abbastanza forti anche da soli,
in modo da poter sostenere il
proprio orgoglio senza fare affidamento su
nessun'altro.
Nessuno avrebbe mai ceduto.
Avremmo fatto di tutto,
pur di rimanere in piedi.
Tutto,
pur di non dare
l'impressione all'altro di essere superiore.
Forse un giorno riuscirò a sussurrarti all'orecchio:
"Ti ho voluto bene".


 
Agerath
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Sottopelle