Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: nemy1990    05/10/2014    3 recensioni
La reazione di Regina alla scelta di Robin.
Fan fiction introspettiva che spero catturi la vostra attenzione.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PER SEMPRE




Quando Robin uscì dalla porta di casa sua si sentì svuotare completamente, come se anche l'ultima scintilla di speranza, l'ultima parvenza di fede fosse scivolata via.
Avrebbe dovuto cogliere l'occasione di conoscerlo quando Trilli le aveva dato l'opportunità anni or sono nella Foresta Incantata, ma non l'aveva fatto e ora ne pagava le conseguenze.
Sentì rinascere l'odio che aveva sepolto in quell'ultimo anno, quello che credeva fosse sparito per sempre.
"Per sempre..." mormorò ad alta voce, rimanendo seduta sul divano dove poco prima Robin aveva ammesso che tutto quello che c'era stato tra loro fosse reale.
L'antico dolore prese piede con lei, affiancando l'odio, rendendola più umana e volubile che mai, più pericolosa che mai.
Voleva la morte di quella contadinella, prendere il suo piccolo cuore tra le mani e schiacciarlo, godendo del sangue che ne sarebbe sgorgato.
Per un attimo immaginò mille modi differenti di sbarazzarsene, ma ognuno aveva un'evidente conseguenza: perdere Robin per sempre, perdere se stessa per sempre.
"Per sempre..." disse questa volta ancor più ad alta voce, chiudendo il pugno sopra il ginocchio, incapace di rilassare i muscoli.
Non doveva piangere, non poteva, eppure le lacrime fuoriuscirono mute mentre lei non si era mai sentita così sola.
Neanche Henry avrebbe potuto colmare quel vuoto, stavolta.
Aveva visto la felicità salutarla, per poi andare oltre e lei non aveva potuto far niente per fermarla.
Forse era soltanto la ruota che stava girando ed ora, dopo tutto il male che aveva commesso, era lei a soffrirne.
Iniziò a singhiozzare all'idea che a lei non era mai stato concesso di essere felice: la madre senza cuore che aveva ucciso Daniel per farle sposare un re che non amava e che preferiva cento volte la figlia Biancaneve a lei; un popolo che non l'amava perchè aveva creduto che la soluzione per trovare pace nel suo cuore fosse uccidere Biancaneve, che tutti adoravano; un sortilegio che doveva portarle il lietofine, ma che invece aveva portato solo la morte di suo padre ed era stato comunque spezzato da quella Swan.
Aveva creduto che il lietofine sarebbe tornato per tutti quando aveva conosciuto Robin, ma non era vero. Il lietofine tornava solo per i buoni, per quelli che se lo meritavano.
Si tolse le scarpe e si stese sul divano, raggomitolandosi su se stessa: l'odio le avrebbe portato un vuoto dentro ancora più grande.
Ripensò a quei pochi giorni in cui era stata felice, ai baci di Daniel, le lunghe passeggiate a cavallo, i loro progetti per il futuro.
Pensò a come era stato spazzato a via, a come aveva sacrificato anche il cavallo stesso e con lui l'unica cosa concreta che la legava ancora allo stalliere.
Si rese conto che non ricordava nitidamente il suo volto: la parola "amore" ormai l'associava a Robin e sapeva che, al contrario di Daniel, nessuno avrebbe potuto sostituirlo.
"E' il tuo vero amore, la tua anima gemella", le aveva assicurato Trilli.
E' duro stare da soli, immaginando il giorno in cui incontrerai la tua anima gemella, ma è ancor più duro incontrarla, sapere di essere amata, ma non poter stare insieme, non poter gustare quella felicità. Nel primo caso hai sempre la speranza che un giorno le cose cambino, nel secondo ti senti risucchiata da tutte le energie e vedi alla speranza solo come fugace illusione, perdendola completamente.
Chiuse gli occhi ricordandosi dello sguardo di Robin, del suo tocco delicato, del suo odore di muschio, legno, pioggia. Si portò una dito all'altezza della bocca, ricordandosi il suo sapore, la sua saliva, baci che arrivavano all'altezza del suo collo, ai suoi seni, il fuoco che la pervadeva ogni volta.
Poi riaprì gli occhi, si asciugò lentamente le lacrime e si mise a sedere.
I capelli non erano a posto come al solito, ma lei non se ne curò: doveva riflettere a mente fredda e cercare una qualsiasi soluzione alla morte di Marian per essere felice.
Lei era il suo ostacolo, ma questa volta avrebbe dovuto escogitare un modo diverso per rimuoverlo.
Non era più la Regina Cattiva, ma era pur sempre Regina e quando si guardò allo specchio una lampadina le si accese nel cervello: il suo specchio.
Il suo specchio avrebbe potuto aiutarla e l'avrebbe fatto perchè era ancora infatuato di lei.
Sentì del dispiacere per lui e capì di essere davvero cambiata: per convincerlo sarebbe bastato poco, avrebbe dovuto solo illuderlo, ma ora che conosceva il sapore dell'illusione, dolce e amaro al contempo, quasi stava per cambiare idea.
L'immagine di Marian e Robin insieme, di lui che la lasciava per lei, però, le diede la forza e iniziò a progettare il suo piano.
Amava Robin, non era giusto che se ne andasse, quando lui stesso la ricambiava.
Il loro era un amore vero, un amore che avrebbe dovuto conoscere il lietofine, un amore che sarebbe durato per sempre.



Ciao a tutti, questa è la mia seconda ff su "Once Upon a Time", decisamente diversa dalla prima.
Spero sia di vostro gradimento e che mi facciate sapere cosa ne pensate! Se amate il genere comico, potreste passare anche a leggere quell'altra, si chiama "Spiegazioni necessarie".
Un bacio

-nemy1990-

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: nemy1990