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Autore: Andy2412    05/10/2014    0 recensioni
“ Vorresti che fosse vero …” disse Derek, senza staccare gli occhi dalla strada.
“ É una domanda o un’affermazione?” chiese Stiles curioso, tanto ormai non aveva nulla da perdere.
“ Entrambe.” rispose Derek parcheggiando davanti a casa Stilinski, stavolta voltandosi completamente verso di lui, incollando quegli occhi limpidi nei suoi.
“ Allora, direi che conosciamo entrambi la risposta.” rispose Stiles con un briciolo di speranza nella voce.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Come si era ritrovato di notte da solo in macchina con Derek, ormai non se lo ricordava nemmeno. Capitava fin troppo spesso, ma quella sera era tranquilla e in qualche modo diversa.

Qualche ora prima aveva deciso andare a recuperare delle erbe per Deaton e Derek, dopo essere apparso dal nulla in camera sua come suo solito, si era stranamente offerto di accompagnarlo, borbottando qualcosa riguardo la sua Jeep e la mancanza di istinto di autoconservazione. 
Stiles, ferito, gli aveva ricordato che non tutti avevano un caveau segreto o possedevano interi edifici e che, anche se avrebbe avuto bisogno di qualche piccola riparazione, la sua macchina lo aveva sempre servito fedelmente. 

Alla fine aveva ceduto e ora si ritrovava seduto sul sedile di pelle del passeggero accanto al lupo,il brusio della radio a spezzare il silenzio. 
Stiles guardava le luci sfrecciare lungo il finestrino, deformate dalle gocce di pioggia che colavano lungo il vetro. 

Pioveva incessantemente, ma Derek non sembrava avere problemi a vedere la strada, anzi correva come un pazzo, nemmeno ci fosse qualcuno in pericolo di vita a casa. 
Stiles non sapeva dire se avesse ignorato tutti i semafori rossi di proposito o se il concetto di codice stradale fosse completamente estraneo al licantropo. In ogni caso, non trovò la forza di lamentarsi né di preoccuparsi più di tanto. Contava sul fatto che i riflessi sovrumani dell’altro avrebbero impedito loro di schiantarsi.

Il ragazzo decise di riporre la propria vita nelle mani del lupo una volta in più e cercò di trovare una posizione più comoda, mentre la stanchezza e la mancanza di sonno cominciavano a farsi sentire. 
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La macchina si fermò all’improvviso, facendogli sbattere la testa contro al finestrino.

“ Perché ci siamo fermati?” domandò Stiles, non riuscendo a vedere nient’altro che pioggia al di là del vetro.

Derek non rispose, semplicemente si avvicinò talmente tanto da intrappolarlo tra la portiera e il suo corpo. 

“Derek?” Stiles si mosse a disagio sul sedile di pelle, il lupo aveva sempre avuto comportamenti strani, ma quello proprio non se lo sapeva spiegare. 

Il moro lo ignorò, nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla.

Stiles sentì chiaramente i denti scorrere lungo la pelle, seguendo la linea della giugulare. “ Che stai facendo?” domandò con il respiro spezzato, cercando di concentrarsi  su come si faceva a parlare e non sul fatto che Derek gli stesse la sciando quello che, con tutta probabilità, sarebbe diventato un succhiotto.
“ Secondo te?”  replicò il lupo, le labbra a un soffio dalle sue, mentre insinuava una mano sotto la sua felpa rossa.

“ Ho diverse teorie.”  Stiles deglutì rumorosamente, sentendo la pelle bruciare sotto il tocco dell’altro.

“ Mhm?”  lo spinse a continuare Derek, mentre gli torturava il lobo dell’orecchio.

“Potresti star giocando prima di squarciarmi la gola, potresti aver sbattuto la testa molto forte mentre dormivo e non avere la minima idea di quello che stai facendo, potresti essere entrato  in contatto con un qualche tipologia rara di strozzalupo che ti obbliga a cercare di accoppiarti con la prima persona che ti capita vicino …”  farfugliò, con un po’ di difficoltà.

Il lupo ridacchiò, mandando brividi lungo la schiena di Stiles. “ Mi piace l’ultima idea, peccato che non esista niente del genere.”  

“E allora, perché?” Sussurrò il ragazzo. La felpa era magicamente sparita e ora le mani di Derek vagavano liberamente sotto la sua maglietta. 

“Che importa il perché? Tutto questo ti piace, riesco a sentirlo.”  rispose il moro con un sorriso beffardo. 

Non c’era bisogno di essere un licantropo per capirlo, quello che gli stava facendo Derek lo stava mandando fuori di testa. La mancanza di una spiegazione, però, lo stava torturando.  “Ma non ha senso. Tu non-” provò a protestare, ma il lupo lo zittì unendo le loro labbra.  

Bastò un attimo  e Stiles mandò al diavolo ogni preoccupazione. Derek lo stava baciando e quello era tutto ciò che importava, tutto ciò che aveva sempre voluto. 
La lingua del moro si insinuò prepotentemente tra le sue labbra, andando a giocare con la sua. 

I due ragazzi si divisero a corto di fiato e il lupo ne approfittò per sollevare la maglia, lasciando una scia di baci umidi sul suo petto.
Stiles si sporse in avanti, allungando le braccia verso l’alto, per aiutalo a levare del tutto quel pezzo di stoffa diventato così fastidioso. Derek lo spinse di più contro il finestrino gelato, facendo scivolare lo sguardo lungo il suo corpo. 

Con quegli occhi  puntati su di sé, il freddo era l’ultimo dei suoi problemi, anzi, sentiva la pelle rovente dove Derek anche solo lo sfiorava. C’era solo una cosa che non andava in quel momento, il lupo era decisamente troppo vestito. 
Raccolse un po’ di coraggio e raggiunse la cerniera del giubbotto di pelle. Derek rimase immobile, attendendo pazientemente che Stiles completasse ciò che aveva iniziato. 
Il ragazzo si sentì a disagio sotto lo sguardo penetrante  del lupo, così sempre più rosso in viso, si liberò sbrigativamente del giubbotto e della maglietta, restando a bocca aperta. 
Non era di certo la prima volta che vedeva Derek mezzo nudo, ma stavolta era diverso, erano soli e quello spettacolo era solo e soltanto per lui.
Stiles sentì i propri jeans diventare dolorosamente stretti e notò con piacere che il lupo non era messo molto meglio di lui. 

Derek sembrò leggergli nel pensiero e con un sorriso malizioso gli fu di nuovo addosso. Dopo poco si ritrovarono sul sedile posteriore della Camaro, Stiles non aveva davvero la più pallida idea di come ci fossero finiti, ma poco importava, dato che il moro era impegnato a torturare ogni centimetro di pelle che trovava mentre scendeva lentamente sempre più in basso. 

 Stiles trattenne il fiato, irrigidendosi, quando lo sentì armeggiare con la cintura dei propri pantaloni. 

“Vuoi che mi fermi?” chiese Derek in tono provocatorio, mentre con un unico strattone lo liberava dagli ultimi indumenti rimasti.

Stiles sollevò un sopracciglio cercando di imitare il classico sguardo alla Hale. 
Doveva aver funzionato, perché Derek tornò al suo lavoro con un ghigno. 
Non appena sentì la bocca calda del moro su di sé, il suo cervello andò in cortocircuito.  “ Ah … Derek!”  esclamò, affondando le dita tra i suoi capelli corvini.

“ Stiles …” 

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“Stiles!” Derek lo chiamò scuotendolo per una spalla. 

Il ragazzo si svegliò di soprassalto, guardandosi attorno spaesato, pioveva ancora ed erano appena entrati a Beacon Hills. “Che c’è?” mugugnò, cercando di svegliarsi del tutto.

“Ti stavi agitando parecchio nel sonno e sembravi a disagio, ti ho svegliato perché credevo stessi avendo un incubo.” Spiegò il moro, guardandolo con la coda dell’occhio.

Il ricordo di ciò che stava sognando fino a poco prima, gli tornò alla mente vivido, togliendogli il fiato e facendolo arrossire furiosamente. “N- non  stavo avendo un incubo, tranquillo.” Balbettò il ragazzo. Per sicurezza voltò il viso verso il finestrino, evitando di guardare Derek negli occhi. 

“E allora che stavi sognando?” domandò il lupo, con un sopracciglio inarcato, provocandolo.
Una mezza idea ce l’aveva, dopotutto i suoi sensi avevano percepito tutt’altro che paura, ed era piuttosto sicuro di aver sentito il proprio nome un paio di volte. 

Stiles non rispose, pregando che Derek fosse troppo distratto dalla guida per notare il suo imbarazzo, mentre il suo cervello cercava freneticamente una scappatoia.
 Quello che non vide fu il suo sorrisetto compiaciuto. 
Si mise ad ascoltare distrattamente la radio, sperando che l’altro lasciasse perdere,  quando le parole dell’ultima canzone catturarono la sua attenzione. 

I’m driving home tonight,
Catching all red lights ….


- Pessima idea amico.- pensò Stiles, battendo il tempo con le dita sulla propria gamba. 
Il country non era il suo genere, ma la canzone non era male, così alzò un po’ di più il volume quando cominciò il ritornello.

But in my mind we’re somewhere in my car, 
And it’s raining hard on the streetlight glow,
You got your lips on mine, it’s gasoline on fire,
I never will forget, you grabbed my shirt and pulled it over my head,
And your fingertips slide up and down my back,
Breathing hard, steamin’ up the glass,
I’d give anything if I could bring it back home.


Stiles sgranò gli occhi, arrossendo furiosamente e lanciando occhiate assassine a quell’oggetto traditore. 

Derek non si perse la scena e lo guardò divertito.

“Giuro che non stavo sognando quello!” sbottò Stiles appena si accorse dello sguardo del moro su di sé. Forse lo disse con un po’ troppa enfasi, perché Derek non sembrò per niente convinto. 

“ Stai mentendo …” affermò semplicemente il lupo, lanciandogli uno sguardo eloquente. 

Stiles stava per replicare quando ricordò. Non puoi mentire a un licantropo, loro possono sentirlo. Si prese mentalmente a pugni per la propria stupidità, cercando di trovare una frase intelligente che potesse toglierlo dai guai. Dopo qualche secondo di pesante silenzio si rassegnò. Ormai era stato scoperto, per colpa di una stupida canzone, ma era stato scoperto, tanto valeva ammettere i propri sentimenti e farla finita. 
“ E anche se fosse?”  chiese con cautela, osservando con attenzione le reazioni dell’altro. 

Derek rimase impassibile, ma qualcosa di stranamente selvatico trasparì dal suo sguardo, quasi come se il lupo dentro di lui si stesse preparando a giocare con la propria preda.  

Stiles cominciò immediatamente a pentirsi di aver parlato, maledicendo quella dannata radio. 

“ Vorresti che fosse vero …” disse Derek, senza staccare gli occhi dalla strada.

“ É una domanda o un’affermazione?” chiese Stiles curioso, tanto ormai non aveva nulla da perdere.

“ Entrambe.” rispose Derek parcheggiando davanti a casa Stilinski, stavolta voltandosi completamente verso di lui, incollando quegli occhi limpidi nei suoi. 

“ Allora, direi che conosciamo entrambi la risposta.” rispose Stiles con un briciolo di speranza nella voce.  












N.d.A :   Booyah, gente!  Eccomi qui con un’altra one shot sterek tanto per cambiare XD   Spero che abbia un senso e che non sia scritta coi piedi, l’ho ricontrollata ma non si sa mai. 

Nella mia testa era tutto molto più sensato e divertente, ma hey, l’ho pensata in inglese e  in italiano non mi è venuta come volevo. In ogni caso sono troppo pigra per riscriverla da capo so here you go! 

Tutto questo sbrodolamento di parole  è vagamente ambientato alla fine della 4 stagione e ovviamente per necessità di OTP Braeden  non esiste
 ( adoro quella ragazza è così dannatamente badass <3 ) quindi avete totale libertà di immaginazione su cosa deciderà di fare Derek XD 

Sappiate che la colpa è tutta di American Idol, mi son messa a guardare l’ultima stagione e i giudici mi fanno morire dalle risate. Uno dei tre è Keith Urban e così son finita a sentire il suo nuovo album ( yes, mi piace la musica country, so what ù.ù)  la canzone che da anche il titolo alla ff è qui se la volete sentire :   https://www.youtube.com/watch?v=RPILrZTBedY

E niente, ora fuggo che dovrei continuare la mia long …  

Baci, -A. 
  
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