Ciao a tutti, ecco come vi avevo promesso il sequel di "Lacrime"!
L' aggiornamento è stato un pò lento, mi dispiace, ma ho avuto molti impegni.
Vorrei ringraziare in modo speciale Luce e Buio e Infinito_00 per le recensioni della precedente e già citata storia.
Ma baldo alle ciance, ecco qui "The Ghost of the Courage"
Buona lettura!




Fuori pioveva, e a dirotto. Le piccole gocce di piggia scendevano a ritmo irregolare e si inseguivano creando intricati disegni sulla finestra. I fulmini illuminavano il cielo segiti da profondi tuoni, illuminando la città a giorno.
Tori guardava un punto fisso davanti a se, rapita dai propri pensieri: erano già passati 4 mesi; 4 mesi da quando Don Thousand era stato sigillato; 4 mesi da quando avevano salvato l' Universo... E 4 mesi da quando lui se ne era andato.
Per gli altri, questi erano stati 4 mesi assolutamente tranquilli, non avevano memoria di ciò che era successo, per loro Yuma era solo partito per qualche tempo per uno stage; non sapevano che molto probabilmente quel "Qualche tempo" era per sempre.
Ma c' era sempre quella promessa, aveva la sua parola, lui sarebbe tornato.
Le aveva giurato che l' avrebbe vegliata anche da lontano, ovunque esso fosse andato.
"E allora perchè non mi hai protetto dalla solitudine?"
Già, perche anche se era circondata da così tanti amici, si sentiva sola. Le sembrava che nel suo cuore ci fosse un enorme vuoto, impossibile da colmare, perchè lui l' aveva lasciata...
Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da sua mamma, che le annunciava che erano arrivate Kathy, Anna e Merag, alias Rio.
Negli ultimi tempi la loro amicizia si era consolidata, avevano superato le convergwnze, e avevano scoperto di avere molte cose in comune.
"Tori!" La suddetta si volta verso il suo interlocutore, Kathy, che le simparò davanti con sguardo sinistro:" Ci sono i Saldi al centro commerciale!!!"
Sgranò gli occhi, l' ultima volta che lo aveva detto era significato...
"Shopping sfrenato!!!" Stavolta fu Rio a parlare, voleva trovare un modo per risollevare l' amica, e questo le sembrava il modo perfetto.
"Ma..." "Niente ma, ci vuole proprio un bel pomeriggio tra amiche, quindi tu vieni con noi!" Detto questo, Anna la trascinò letteralmente di peso verso la porta, incurante del parere di Tori.
"Possiamo prendere tutto quello che vogliamo, ho "preso in prestito" la carta di credito di mio fratello!"


"Ho vinto, ho vinto, ho vinto, ho vinto, ho..." "Abbiamo capito!!!"
Durbe aveva i nervi a fior di pelle. Non si era mai reso conto di quanto rompiscatole potesse essere Vector quando vinceva a duello.
Stavano ormai tornando alle proprie case dopo giusto un paio di duelli. Precisando che quel "paio di duelli" erano in realtà molti di più, all' in circa una ventina, si erano divertiti da morire.
Si erano sfidati a vicenda, uno contro l' altro, per il solo gusto di farlo.
Nash, ovvero Shark, era risultato vittorioso, subito seguito da Kite e Mizael, Vector, Alito e Durbe.
Si stavano appunto dirigendo verso la torre di Heartland, quando furono spaventati da un urlo.
Subito si voltarono verso la fonte del grido, pronti a duellare, solo per trovare Alito davanti a una vetrina di carte eccitato come un pavone che scopre internet, saltellando come se avesse i carboni ardenti sotto le scarpe.
"Dammi un buon motivo per cui non dovrei seppellirti vivo ora!!!" gridò Vector.
"Perchè ci sono delle nuovissime carte super fiche in questo negozio!"
Fu questione di un secondo, e i ragazzi si fiondarono in quel negozio.
Arrivati alla cassa, videro Shark impallidire drasticamente.
"Nash, ti senti bene?"
"M-Mia sorella h-ha p-preso la m-mia carta di c-credito!"
"E allora, cosa mai potrebbe fare?"
Questa volta fu Vector a rispondere, più pallido del solito:" Anche io la pensavo così, ma dopo l' ultima volta non gliela presterò mai più!"
"E perchè?" "Mi ha indebitato fino al collo, ha esirito tutti i soldi che avevo sulla carta!!!"
Dopo ciò si rotolarono tutti dal ridere, lacrime in streaming sui loro occhi, mormorando fra una risata e l'altra" Povero Nash!"
Un solo pensiero nella mente di quest' ultimo: Mettere la propria carta di credito in un cristallo bariano non appena la avesse riavuta!