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Autore: flashmary97    06/10/2014    3 recensioni
"...Satellite di periferia Terra-Z3, anno 3500.
Dopo la distruzione della Terra gli uomini erano migrati in un nuovo piccolo insieme di satelliti abitabili, il Sistema-Terra, ma nulla era più come prima, tutto era più grigio, triste. Infatti una nube di gas filtrava la frequenza del colore giallo, permettendo solo ad una luce più morta e fioca di illuminare il Sistema..."
Genere: Drammatico, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Giardino dei Limoni

Satellite di periferia Terra-Z3, anno 3500.

Dopo la distruzione della Terra gli uomini erano migrati in un nuovo piccolo insieme di satelliti abitabili, il Sistema-Terra, ma nulla era più come prima, tutto era più grigio, triste. Infatti una nube di gas filtrava la frequenza del colore giallo, permettendo solo ad una luce più morta e fioca di illuminare il Sistema.
Giacomo, 9 anni, era uno dei bambini di quella nuova generazione che mai aveva messo piede sulla vera Terra. Amava ascoltare la nonna raccontare di quel luogo lontano, dove d’estate il sole batteva sulle tempie, facendo brillare ogni cosa. Parlava dei giardini, dei fiori, dei limoni gialli e ruvidi mentre sfogliava un vecchio album di fotografie che, su quel piccolo e lontano satellite, risultavano grigie e sbiadite. Lei però non aveva bisogno dei colori, sfiorava quelle immagini con i palmi delle mani e chiudendo gli occhi tornava nei suoi prati colorati, nei boschi, nella sua casetta sicula. Il bambino ascoltava incantato e sognava quei paesaggi, quei colori. La nonna diceva che il giallo era il colore della luce vera, della felicità.
Giacomo si svegliò di colpo. Era in una stanza, ma non la sua, era un luogo sconosciuto. Dalla finestra entrava una forte luce, troppo forte. Entrava e finiva dritta sul suo cuscino impedendogli di aprire bene gli occhi. 
C’era una porta. Giacomo incuriosito si avvicinò e l’aprì. Quando vide cosa stava dall’altra parte si fermò, meravigliato e terrorizzato assieme.
Un immenso giardino si estendeva al di là. L’erba fresca luccicava per la rugiada. Non aveva mai visto un verde così brillante, era impossibile, non poteva esistere quel posto lì. Un paio di passi, poi si voltò lievemente e rimase ancor più strabiliato. Era sicuro, quelli erano limoni, quelli che raccontava la nonna, ruvidi e profumati ma, soprattutto, gialli. Stava osservando qualcosa di giallo, così luminoso, era davvero il colore della felicità. Tutto era più limpido, abbagliante. Il suo desiderio di bambino in quel luogo era finalmente saziato, anzi, quasi trasbordava.
Si addentrò nel giardino, toccò ogni foglia, frutto, fiore. Doveva trovare la mamma e la nonna, doveva far vedere loro quel luogo stupendo. Forse già sapevano di quel giardino. Sì, la nonna doveva conoscerlo e questo era il suo regalo per il compleanno, sicuramente erano tutti nascosti da qualche parte. 
Continuò a camminare con occhi pieni di meraviglia finché non si avvicinò ad un uomo. Era anziano ma in forze, con una lunga barba bianca e stava piegato in un orticello a piantare piccoli arbusti.
-Buongiorno signore! Che bello questo posto, è suo? Piacere sono … -
-Ciao Giacomo- rispose l’uomo con voce calda e tranquilla, lasciando il bambino a bocca aperta –Sì, questo è il mio giardino, ti piace?-
Giacomo si riprese dallo stupore –Eccome! È bellissimo. Ci resterei anche per sempre. Ha visto due signore? Le sto cercando, che bel regalo di compleanno. -
-Mi spiace, non sono qui, ma se vuoi puoi restare lo stesso. Vieni con me, ti faccio vedere tutto il giardino. Ti piacerebbe?-
-Lei è simpatico e questo posto è magnifico. Sicuro che resto!-
Il vecchio prese dolcemente la mano di Giacomo, che lo fissava con occhi raggianti, e si avviarono.
Un forte “beep” risuonò nella stanza grigia. La madre di Giacomo scoppiò in lacrime e lasciò scivolare la mano inerme del bimbo mentre si allontanava coprendo il volto. Come era potuto succedere? Era così piccolo, così vivo. Un giardino coi limoni, solo quello voleva e non aveva potuto darglielo, pensava. Le lacrime le rigavano il volto. Sentì una mano sicura sulla spalla. Si voltò e vide sua madre.
-Aspetta! Guarda … Guarda il suo viso, sorride. È felice, è dove vorrebbe essere ognuno di noi, ha trovato il suo giardino dei limoni- disse con gli occhi lucidi mentre la voce si spezzava.
Le due donne si abbracciarono con gli occhi gonfi, fissando il volto felice di quel bambino. Sembrava stesse dormendo, sognando. Lui ci era riuscito, lui aveva raggiunto il Giardino dei Limoni.

Nda: è un po' particolare questa storia. spero vi sia piaciuta e vi ringrazio per averla letta. è molto corta poichè è stata fatta per un concorso scolastico e doveva rientrare nei 4000 caratteri (spazi compresi), il tema era "Giallo". Le recensioni sono bene accette! ^_^

-Mary :3
  
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