Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Ricorda la storia  |      
Autore: Shainareth    06/10/2014    3 recensioni
«Colonnello», lo richiamò Riza Hawkeye, non sapendo davvero se concedersi il lusso di sperare o meno.
Lui sventolò una mano per aria. «Non preoccuparti, tenente: resti sempre la mia preferita.»
«I suoi occhi…» balbettò l’altra.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



LUCE DEI MIEI OCCHI




«Come sta la luce dei miei occhi?» esordì baldanzoso il giovane, scostando la tenda che le concedeva un po’ di privacy nell’ospedale da campo approntato al termine della guerriglia che era seguita al colpo di stato a Central City.
   «Colonnello!» esclamarono all’unisono le due donne.
   «Oh, ci sei anche tu?» fece lui, notando la presenza di Rebecca, seduta al capezzale dell’amica, e lasciando stupite entrambe.
   «Ancora per poco», gli assicurò quella, alzandosi per cedergli il posto. «Tornerò più tardi», disse poi, strizzando l’occhio alla giovane stesa sul lettino. Rivolse nuovamente la propria attenzione al colonnello e lo fissò con aria perplessa: ma non era diventato cieco? Forse era stata solo una condizione momentanea, pensò sorridendo e lasciandoli soli.
   «È carina», considerò quasi fra sé Roy Mustang.
   «Colonnello», lo richiamò Riza Hawkeye, non sapendo davvero se concedersi il lusso di sperare o meno.
   Lui sventolò una mano per aria. «Non preoccuparti, tenente: resti sempre la mia preferita.»
   «I suoi occhi…» balbettò l’altra.
   «Sono belli come sempre, non trovi?» Non rispose, continuando a guardarlo con aria confusa. Il giovane sorrise e le sedette accanto. «Diciamo che sono stato miracolato», si arrese a rispondere, allora. «Capita, quando si è troppo belli. E poi sarebbe stata un’ingiustizia: a questo mondo ci sono troppe belle donne, non posso esimermi dal guardarle.» E dal tirare un sospiro di sollievo nel poter constatare con i propri occhi che il suo prezioso braccio destro era ancora vivo.
   Dalle sue chiacchiere inutili, Riza capì che quel posto troppo affollato non era adatto alle vere confidenze. Sorrise a sua volta, sollevata dal saperlo nuovamente in piena salute.
   «Ad ogni modo», riprese il colonnello, «questo non cambia le cose: come ti dicevo, anche se adesso posso di nuovo vedere, rimani sempre la luce dei miei occhi», concluse, portandosi le mani al petto con studiata enfasi.
   Il tenente se ne portò una alla fronte con fare esasperato. Era forse un modo per ringraziarla di aver sostituito la sua vista nel momento del bisogno? «Forse la preferivo prima», replicò senza mezzi termini.
   «Che donna crudele», borbottò lui, fissandola di sbieco. «Beh, non importa», riprese un attimo dopo, scrollando le spalle. «Cerca di rimetterti in fretta: non appena la situazione si sarà stabilizzata, ti porterò a cena fuori.»
   Riza corrucciò le sopracciglia bionde. «Cosa le fa credere che accetterò?» volle sapere.
   «Me lo devi», rispose semplicemente l’altro. La ragazza lo fissò con espressione sorpresa: si era fatta quasi ammazzare, per lui, eppure quella in debito era lei? «Hai idea di quanto tu mi abbia fatto preoccupare?» continuò il colonnello, la linea della bocca all’ingiù che mostrava tutto il suo disappunto. «Credo che mi sia spuntata anche una ruga, per colpa tua.» Il tenente si lasciò scappare un sorriso. «Non ridere, è gravissimo!» si risentì il giovane, colpito nell’orgoglio.
   «Gli uomini maturi sono più affascinanti», gli garantì Riza, magnanima. Sapeva cosa doveva aver provato il colonnello durante i concitati momenti in cui l’aveva vista ferita a sangue e l’aveva stretta a sé, temendo per la sua vita; lei aveva provato il medesimo terrore quando era stata costretta a minacciarlo di morte con la propria pistola, subito dopo la sconfitta di Envy.
   Mustang rilassò i tratti del volto. «Devo ordinartelo, Elizabeth
   «Non ce ne sarà bisogno», lo rassicurò il tenente. «Sarà una buona occasione per raccontarmi nel dettaglio cos’è accaduto quando ci hanno separati. E anche come ha fatto a riacquistare la vista.»
   «Ah», prese a rispondere il giovane, schioccando le labbra e iniziando a lisciarsi il mento con fare soddisfatto. «Queste sono informazioni riservate, perciò richiederanno un luogo ben più intimo di un misero ristorantino.»
   «Si faccia bastare una semplice cena», replicò secca Riza. «Altrimenti potrei reperire quelle notizie chiedendole semplicemente a chi si trovava con lei e al medico che l’ha curata alla fine della battaglia.»
   Sbuffando, Mustang poggiò rudemente i palmi delle mani sulle ginocchia. «Prima o poi cederai», l’avvisò, quasi come fosse stata una minaccia.
   Divertita, lei si limitò a sorridergli ancora.












Essendo la mia prima (e probabilmente ultima) fanfiction su questa bellissima serie, non so se sono riuscita a rendere i personaggi simili a quelli originali. Mi auguro, per lo meno, di essermici avvicinata almeno un po'.
Grazie a chiunque abbia letto questo piccolo parto della mia mente idiota.
Shainareth





  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: Shainareth