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Autore: mary_manga01    06/10/2014    4 recensioni
Danimarca e Norvegia dichiarano guerra alla Svezia. Combattono vicini e si rivelano i loro sentimenti.
Dal testo:
"Dopo qualche secondo che sembrarono un'eternità Danimarca si staccò dal bacio e tornò a fissare Norvegia che ancora teneva gli occhi spalancati per lo stupore.
- Norge... mi sa che ti amo... - disse il danese tornando a sorridere allegramente come al solito.
- Den senti io n... - mentre parlava un dubbio lo assalì. E se anche lui lo amava? Se stava sbagliando a dirgli no?"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Danimarca, Norvegia, Svezia/Berwald Oxenstierna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~1611… Norge se non ci fossi tu…

Capitolo 1: Norge… mi sa che ti amo…

Storia basata sulla OTP, nonché mia ossessione, la DeNor! La storia è ambientata durante la guerra di Kalmar nel 1611 durante il primo attacco danese alla Svezia. È formata da solo due capitoli e il secondo lo pubblicherò a breve. Spero vi piaccia! ^^


Danimarca si guardò intorno sicuro di sé. La nave era molto grande, con delle lunghe vele raffiguranti la sua bandiera ed era piena di soldati che lucidavano le armi o che si esercitavano con i compagni in vista della battaglia imminente. Davanti a lui il mare era calmo e nell’aria si avvertiva un vento leggero che gli passava tra i capelli biondi facendolo sentire più rilassato. Era sicuro che l’attacco a Svezia sarebbe andato bene. Il suo esercito era ben equipaggiato e nulla poteva lo svedese contro di lui. Il suo re, Cristiano IV inoltre era molto determinato e sicuro. Insomma, davanti a se non vedeva alcun ostacolo, nemmeno il mare, stranamente calmo, sembrava opporsi alla sua operazione. Sarebbe andato tutto liscio come l’olio. Era ancora intento ad osservare quella distesa d’acqua che stava attraversando immerso nei suoi pensieri quando dietro di se avvertì una voce conosciuta chiamare il suo nome. Una voce che lui amava e che ogni giorno lo cullava.
- Dimmi Norge… - disse il giovane staccando lo sguardo dal mare voltandosi verso il norvegese che gli si era posizionato accanto.
- le mie truppe sono pronte al confine svedese. Aspettano solo il tuo “ok” per attaccare Svezia. – disse Norvegia con voce calma e distaccata osservando il mare.
Danimarca si fece cullare da quell’adorabile voce che per quanto calma e priva di sentimenti riusciva sempre a metterlo di buon umore.
- Norge… ti ho già detto che non voglio che partecipi anche tu. – continuò il danese tranquillamente tornando ad osservare l’acqua.
Norvegia strinse i pugni distogliendo lo sguardo dal mare passando ad osservare il pavimento in legno d’abete della nave.
- ma perché si può sapere?! – urlò poi voltandosi verso Danimarca prendendogli il colletto del vestito rosso di pelle tra le mani e stringendolo.
Danimarca posò i suoi occhi azzurri in quelli viola del norvegese. Erano bellissimi. Tutto di Norge era bello per lui. Non c’era nulla nel norvegese che non si potesse dire perfetto.
Prima di rispondere Danimarca rimase qualche secondo a contemplare la bellezza di Norvegia, ma poi quando avvertì che quest’ultimo aveva stretto di più la presa del colletto ritornò alla realtà.
- te l’ho detto Norge… Il mio esercito è molto meglio equipaggiato rispetto a quello di Svezia. Posso vincere questa battaglia anche da solo. – gli rispose infine distogliendo lo sguardo da quello del ragazzo che gli teneva stretto il colletto.
- bhè una mano in più non ti farà certo perdere, anzi! – detto ciò avvicinò furioso il suo volto a quello di Danimarca continuando a tenere saldamente il colletto di quest’ultimo.
Nell’avvertire la vicinanza dei loro volti, il danese tornò a guardare il norvegese. I suoi occhi visti da così vicino erano ancorano ancora più belli. Rimase incantato per un’altra manciata di secondi quando non reggendo il suo sguardo furioso distolse lo sguardo guardando in un punto imprecisato dell’’imbarcazione.
- Io la vincerò da solo questa battaglia. – continuò senza incrociare il suo sguardo col norvegese.
- adesso ti metti a fare l’egocentrico! – ribatté stringendo ancora di più il colletto di Danimarca iniziando anche a fargli male.
- Norge qui le decisioni le prendo io è chiaro! Se dico che non partecipi vuol dire che non partecipi! – concluse il danese riportando gli occhi azzurri in quelli viola del ragazzo che aveva davanti con fare autoritario.
Il norvegese lo fissò qualche secondo incredulo poi strinse i denti distogliendo lo sguardo.
- sai che ti dico? Ma fai un po’ come ti pare! – e detto ciò Norvegia lasciò bruscamente il vestito di Danimarca allontanandosi verso il ponte.
Aveva forse sbagliato a rispondergli in quel modo? Dopo tutto ciò che gli aveva appena detto era falso. Il suo amato Norge si era comportato diversamente da solito. Invece di essere calmo e distaccato come sempre questa volta gli aveva mostrato un suo lato nascosto che non aveva mai visto. Forse avrebbe fatto meglio a dirgli il vero motivo della sua decisione.
- Norge… - lo chiamò osservandolo.
- cosa vuoi ancora?! – gli rispose il norvegese voltandosi bruscamente verso Danimarca.
- in realtà… il motivo per cui non voglio che combatti è un altro… - cominciò mentre attraversava il ponte per raggiungere Norvegia. Quest’ultimo non si mosse aspettando che il danese lo raggiungesse.
- allora? Parla… - disse il norvegese tornando calmo e distaccato.
- ecco Norge io… ho paura… - continuò Danimarca con sguardo triste mentre fissava gli occhi del suo amato norvegese.
- eh?! – chiese stupito Norvegia inarcando un sopracciglio.
- ho paura… si ho tanta paura… paura di perderti Norge! – gli rispose il danese abbracciandlo forte cercando di trattenere le lacrime.
Norvegia rimase molto sorpreso da questa reazione di Danimarca che lui non si aspettava proprio.
- ma che dici Den?! – Norvegia era imbarazzatissimo e non allontanò Danimarca da se solo per non fargli notare il suo colorito.
- Norge… non mi lasciare… noi siamo… siamo un regno giusto? – continuò il danese cominciando leggermente a piangere.
- si che siamo un regno. Ma questo cosa centra? – chiese confusosososo (no vabbè ce stava tutta! Ma continuiamo che è meglio…) Norvegia.
- ho paura che tu… che tu mi lasci solo… e io non voglio… non voglio rimanere da solo! – ormai Danimarca stava piangendo a dirotto e soffocava a fatica i singhiozzi poggiando la testa nella spalla del norvegese.
Norvegia non riusciva a credere ai suoi occhi. Danimarca stava piangendo?! Lui che sapeva stapparti un sorriso anche nei momenti peggiori stava piangendo? Allora doveva essere davvero preoccupato per lui. Ricambiò l’abbraccio accarezzandoli dolcemente i capelli arruffati.
- e perché dovrei lasciarti Den? – disse con tono dolce consolando il danese.
- lo so che la vuoi Norge… tu vuoi l’indipendenza lo so benissimo…- continuò Danimarca tra i singhiozzi.
Norvegia sospirò. In effetti lui desiderava tanto l’indipendenza, dopotutto chi non vuole essere indipendente. Però, ogni volta che cercava di affrontare quest’argomento con Danimarca il pensiero di vederlo soffrire lo faceva star male, e così non glielo aveva ma detto. Eppure Danimarca lo sapeva. Come faceva a saperlo? Lo conosceva talmente bene?
- Den… io e te siamo un regno… non ti lascerò. E poi tu non sei solo… Hai l’intera popolazione della tua nazione, Islanda… - continuò Norvegia per poi essere interrotto dalla voce singhiozzante del danese.
- No Norge! Io voglio stare con te solo con te e con nessun’altro! – urlò Danimarca stringendo forte il norvegese lasciandolo senza parole.
Voleva lui e solo lui? Cosa?! Che significava? Cosa significava lui per Den?
- Den… - cominciò Norvegia senza riuscire a continuare la frase.
Tra i due regnò il silenzio per qualche minuto, interrotto solo da alcuni singhiozzi del danese che nonostante avesse il norvegese accanto a sé non riusciva a calmarsi.
- Norge… senti… tu cosa provi per me? – chiese un po’ insicuro Danimarca interrompendo il silenzio imbarazzante che ormai si era diffuso in tutta la nave.
Di nuovo calò il silenzio.
Norvegia non si aspettava proprio una domanda del genere. Cosa poteva rispondergli? Dopo tutto neanche a lui era chiaro ciò che provava per il danese. A volte credeva di odiarlo, anzi la maggior parte delle volte era sicuro di odiarlo, ma altre volte si sentiva come se avesse dato la vita per lui. In quel momento per esempio. Se lui lo odiava allora perché soffriva tanto nel vederlo triste? Perché quando stavano insieme si sentiva sempre al settimo cielo? Perché ogni volta che diceva di odiarlo si sentiva un bugiardo? Che in realtà provasse qualcosa di più per lui?
- Den io… - cominciò imbarazzato quando Danimarca si staccò dall’abbraccio posando i sui occhi azzurri, ormai lucidi per le lacrime, su quelli di Norvegia.
- Norge… io… io ti… - cominciò insicuro il danese abbassando la testa mentre il colorito del norvegese diventava sempre più rosso.
- Den sent… - non riuscì a dire altro che Danimarca lo azzittì con un bacio.
Norvegia spalancò gli occhioni viola cercando di incrociare lo sguardo del danese che però teneva gli occhi chiusi. Lui non voleva questo. Non voleva questo bacio. E allora perché non faceva nulla per opporsi al danese?
Dopo qualche secondo che sembrarono un’eternità Danimarca si staccò dal bacio e tornò a fissare Norvegia che ancora teneva gli occhi spalancati per lo stupore.
- Norge… mi sa che ti amo… - disse il danese tornando a sorridere allegramente come al solito.
- Den sentì io n… - mentre parlava un dubbio lo assalì. E se anche lui lo amava? Se stava sbagliando a dirgli no?
Norvegia guardò negli occhi il ragazzo. Era molto carino. Lo aveva sempre considerato carino. Adesso stava anche sorridendo. Il suo sorriso… Si era carino anche quello. E se fosse tornato triste nell’avere un rifiuto? No. Non voleva rivederlo triste. Allora magari lo amava davvero? Si poteva sempre provare giusto?
- Si dai… forse ti amo anch’io… - concluse infine il norvegese distogliendo lo sguardo con fare apatico.
Danimarca nel sentirlo si fece raggiante. Prese tra le mani il volto di Norvegia e lo baciò di nuovo prendendolo alla sprovvista.
In effetti anche i suoi baci erano carini. Ma si dai Den era carino un po’ in tutti i sensi.
E mentre i due ragazzi si baciavano sul ponte all’orizzonte si iniziavano ad intravedere le coste svedesi.




*ANGOLO DELLA PAZZOIDE CHE HA SCRITTO STA ROBA*

Ok io mi taglio fuori! Non sono portata per scrivere roba romantica. Io scrivo solo roba comica (vedasi il confusosososo XD) però volevo provare a scrivere qualcosa sui miei adorati Den e Norge! Comunque se vi va di farmi sapere che ne pensate in una minuscola recensionina mi fareste sentire molto happy! ^^ Sono accettate anche le critiche così magari l’ultimo capitolo sarà migliore!
PRUSSIETTINO: ma non sono io il tuo personaggio preferito?
IO: certo piccolo Prussietto! Den è al secondo posto.
NORGE: e io?
IO: quarto/quinto :D
RUSSIA: e io? *sorriso spaventosamente sadico*
IO: Ehm… terzo… *panico papanico papanico paura!*
RUSSIA: solo? *sorriso maledettamente sadico cazzo!*
IO: ehm… oh guarda c’è Bielorussia!
RUSSIA: nuooo! *scappa via*
FRANCIA: e io cara.
IO: Francis come hai fatto ad uscire immune dalle camere di Saw?
FRANCIA: mi ci hai chiuso tu?
IO: si e Saw la considerava una giusta causa.
*Francia corre via piangendo da Iggy mentre io rido in modo sadico… mooolto sadico tanto che un gruppo di fan della FrUk che ho rapito mi stanno guardando impaurite muahahahah*
 

Vabbè dai vi lascio vivere la vostra vita in pace! Ci sentiamo nel prossimo e anche ultimo capitolo!
Baci da Mary, Fruf e Mini Alfred! <3

   
 
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