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Autore: flatwhat    06/10/2014    2 recensioni
A sua discolpa, Quasimodo vorrebbe davvero tanto poter scendere a messa, a prendere la comunione come un buon Cristiano dovrebbe fare, davanti a Dio, ma bastano i primi sguardi che gli lanciano dalle ultime file mentre esce dall'ombra per avvicinarsi alle panche per farlo ritornare di filato nel campanile.
[Quasimodo, Claude Frollo; scritta per la Notte Bianca #16 di maridichallenge]
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Claude Frollo, Quasimodo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Scritta per la sedicesima notte bianca @ maridichallenge, il prompt era "Un bacio sulle mani"


Suo padre socchiude la porta e gli fa un cenno con una mano.
Quasimodo sa cosa vuol dire quel cenno: “Posso entrare?”.
Annuisce e Claude Frollo entra. Ha in mano il Corpo e il Sangue di Cristo.
Quasimodo sospira e evita il suo sguardo: si sente terribilmente in colpa.
Ogni volta è la stessa storia.
A sua discolpa, Quasimodo vorrebbe davvero tanto poter scendere a messa, a prendere la comunione come un buon Cristiano dovrebbe fare, davanti a Dio, ma bastano i primi sguardi che gli lanciano dalle ultime file mentre esce dall’ombra per avvicinarsi alle panche per farlo ritornare di filato nel campanile.
E suo padre magari ammonisce ogni volta gli altri fedeli per questo comportamento, e ogni volta è costretto a salire le scale per raggiungere Quasimodo e dargli la comunione a messa conclusa. E Quasimodo detesta che debba prendersi questo disturbo per lui.
In ogni caso, suo padre gli sta facendo cenno di avvicinarsi, e non è giusto fargli perdere altro tempo, né di fare aspettare ancora Dio. Così Quasimodo congiunge le mani, biascica un “Amen” del quale non sa nemmeno se ha detto la giusta pronuncia, e prende la comunione.
Dopo un breve momento di raccoglimento, nel quale Quasimodo pensa ai suoi due padri, uno sulla terra e Uno lassù, entrambi che accettano da lui più di quanto lui sia meritevole, Claude Frollo gli si avvicina.
Con la mano libera, gli fa un altro gesto, di scusa.
Perché si deve scusare lui per ciò che Quasimodo non riesce a fare? Questo pensiero gli fa abbassare lo sguardo di fronte a lui.
Ma suo padre si inginocchia, mettendosi al suo livello.
Con la mano libera, non fa alcun gesto, ma la mette semplicemente sulla spalla di Quasimodo.
“Vuole consolarmi”, pensa lui.
Povero padre. Non è così facile. Ma Quasimodo è grato. Lo è e lo sarà sempre.
Prende la sua mano in una delle sue, grassocce e grottesche e la porta alle labbra.
Il bacio è rapido perché non vuole correre il rischio di ripugnarlo, per quanto finora non sia mai successo. 
Non rischierà di perdere anche lui, il suo unico punto di riferimento su quella Terra.
  
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