-Spiegami un'ultima volta perché devo vestirmi così?- ti domanda Alec perfettamente abbigliato in quello che sembra l'ennesima trovata di un pazzo o più logicamente la tua.
Sospiri, alzando gli occhi al cielo.
-Perché oggi é Halloween e devi travestirti- cerchi di spiegarli, ormai esasperato.
Cerchi, poiché già sicuro che non abbia mai visto una maschera in vita sua.
-E... Perché proprio con questo coso?- continua il cacciatore.
Ti porti una mano sulla fronte, indignato della sua poca conoscenza in fatto di moda e glitter: come si poteva definire "coso" un vestito azzurro, ricoperto di stelline glitterate. "Glitter", ma aveva capito, "Glitter", chi é che non ama i glitter?!
-Senti zuccherino mettiti quello che vuoi e andiamo.-sbotti alla fine.
Alec sorride, avvicinandosi a te e dandoti un leggerissimo bacio sulla guancia. -Certo amore...- dice, non riuscendo a nascondere l'imbarazzo che gli provoca dire quella semplice parola.
Amore, che c'è di più semplice, amore, manco fosse stato un demone.
Lo stacchi dolcemente da te, non vuoi perderti in queste cose oggi, no, neanche per migliaia di glitter, figurarsi per lui. -Sbrigati però.- gli sussurri nell'orecchio.
Bastano quelle poche parole per far precipitare il ragazzo in camera e uscirne quasi subito, la divisa da cacciatore addosso.
-Andiamo Occhiblu?- domandi, aprendo la porta della loft alle tue spalle.
-Ehmm..- balbetta lui- perché il sacchetto?-
No, no, no!
Come può non sapere delle caramelle.
Caramelle.
Chi é che non conosce quelle cosine zuccherose causatrici di milioni di carie.
Caramelle, capite, non sa cosa sono le caramelle.
-Servono per...- cominci, per poi agitare una mano per aria, come a dover scacciar via un brutto pensiero -Lascia stare.-
Il ragazzo sorride, un sorriso che ti penetra il cuore, facendo crescere quella sete di desiderio che ti cova dentro.
Chiudi la porta, sbattendotela alle spalle, che vada pure al diavolo Halloween, oggi tu hai altro da fare.
-Non... Non andiamo?- ti domanda, cercando di mostrarsi preoccupato.
Cercando, perché in realtà lui odia le feste.
-Credo che dopo ottocento anni mi possa bastare.- rispondi, avvicinandoti dolcemente al ragazzo. -Che ne dici? Andiamo a letto?-
Bastano quelle tre semplici parole per fare impietrire Alec di colpo, la bocca aperta, le guance in fiamme.
Il sorriso ti muore sulle labbra, hai sbagliato, non era pronto, non c'é ancora il tuo nome sul suo cuore.
No, non c'é ancora il tuo, c'è il suo, quello del biondo ossigenato, quello del cacciatore con gli occhi d'oro e la pelle ambrata, quello di Jace...
-Alec... Io... Scusa.- balbetti.
Da quanto é che non balbettavi.
Gli occhi che bruciano, la gola secca, il respiro irregolare.
Piangi.
Da quanto é che non piangevi per un ragazzo, tu, il sommo stregone di Brooklyn, piangi, e per amore.
Perché l'amore e una malattia rara,una forma di amnesia che ti fa scordare che nel mondo esistono altri sette miliardi di individui.. Una malattia che causa dolore; dolore, lacrime e rumore di cuori infranti.
-Ti amo Alec...- sussurri e, certo di non ricevere risposta, ti allontani.
"Ti amo Alec..." pensi, continui a pensare, continui a ripeterti mentalmente,fino a impazzire.
Lo guardi di sottocchio, cercando di cogliere tutte le sfumature del suo imbarazzo, ma non trovi nient'altro oltre che un luccicante sorriso e due labbra delicate e rosate, premute con desiderio sulle tue...




Angolino dell'autrice:
Eccomi di nuovo qui a tempestare il fandom sui Malec ❤
Sinceramente non mi convince molto.
Tutti: A te non te ne convince mai una!
Io: -_-"
Ma questa tra tutte non mi convince proprio, io sono più sul drammatico che altro.
Tutti: Infatti c'è anche qui -_-"
Io: 😒
Comunque adesso il danno e fatto.
Spero di ricevere vostri pareri.
Marty