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Autore: Smiry90    10/10/2008    1 recensioni
Cosa significa la solitudine? Cosa significa essere abbandonati? Madre, non me lo hai mai spiegato… Dedicata al personaggio di Kadaj
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo... nell'abisso...

Solo... nell'abisso...

 

 

 

 

Cosa significa la solitudine? Cosa significa essere abbandonati? Madre, non me lo hai mai spiegato…

Cosa significa sorridere? Cosa significa amare? Madre, non l’ho mai saputo…

Ti ho amata, madre mia, senza che tu mi ricambiassi, perché non potevi… Non ti ho mai conosciuta, eppure ti ho amata, ti ho cercata, ti ho desiderata accanto… Eppure sapevo che tu non saresti mai arrivata…

Non posso nemmeno immaginare che significhi essere abbandonato, perché non mi hai abbandonato… sono venuto al mondo senza sapere nemmeno come… so di non essere come gli altri, so di non esserlo mai stato…

Ti ho cercata, madre… Quando piangevo la notte, senza avere accanto la mano tua calda, mentre cercavo delle dita che in realtà sapevo non avrei trovato, io ti cercavo madre… Yazoo mi ripeteva sempre che dovevo essere forte, che tra noi tre io dovevo trovarti, io avevo il compito di trovarti… ma io non capivo… anche Loz mi diceva che solo io avrei potuto risvegliarti… ma perché dormivi, madre? Perché? Possibile che la gente tanto crudele aveva fatto si che tu dormissi e ti aveva allontanato dal tuo figlio? Tutta quella gente non lo sa… non lo sa che significa vivere senza una madre che ti ama, sapere di non avere nessuno accanto che sia il tuo punto di riferimento, sapere che non esiste nessuno al mondo che ti ama e ti amerà sempre…

Ti ho odiata, madre… Quando vedevo quei bambini correre incontro alle loro mamme, ed abbracciarle, ed io ero lì, solo, a guardarli, io ti odiavo madre, per avermi lasciato solo… Ma tu non mi hai lasciato, tu non mi hai mai avuto per te…

Ho sofferto per te, madre… ho sofferto, pensando al tuo dolore nel sapere che i tuoi figli erano lontani da te, anche se tu non sentivi nulla… eri in quella cella, senza vita, senza sentire o capire nulla… ed io ti ho lasciata andare ancora…

Sono impazzito, madre… sono impazzito senza averti… Ho pensato di doverti avere a tutti i costi, ho pensato che se il mondo era così crudele allora anche io dovevo esserlo con lui…

Ed ho ucciso… ed ho portato dolore… e ti ho cercata… E quando ti ritrovata, madre, cosa ho avuto? Sono diventato un essere malvagio, che provava odio per tutto, che non amava nemmeno te, madre mia…

Ho anelato da solo nell’abisso oscuro del mondo, ho visto da solo con i miei occhi da bambino le crudeltà della gente, e tu non eri con me… E quando cercavo la tua mano e mi attaccavo a quella di mio fratello, e quando piangevo e cercavo conforto nel petto dei miei fratelli, tu dove eri? In una cella… a dormire…

Ho faticato tanto, ho sudato giorno e notte, ho pianto, madre, solo per averti accanto, solo per capire anche io cosa significhi amare ed essere amato… Ma quando ti ho trovata non ero più io… Mi sono dimenticato di te… e poi…

Sono morto, madre… sono morto, ho lasciato questo mondo di crudele ingiustizia, ce ne siamo andati, io e i miei fratelli… ma… non ti ho raggiunta… non ti ho vista… non ti ho riconosciuta… ed ora sono qui, in un altro abisso, scuro, profondo, nero… Sento una voce dentro di me, vedo una mano che si tende davanti ai miei occhi… Sei tu madre?  Sei tu che mi chiami? No, non sei tu… non sarai mai tu… Perché ormai io sono fatto di odio, madre, ormai io sono solo, sono finito… Tu non mi hai mai insegnato nulla, cosa fosse un sorriso, cosa fosse la gioia… Ed io ho imparato solo cosa fosse l’odio… ed ora io navigo nell’abisso scuro dell’odio, anche dopo la morte… E la voce che mi chiama sa di aspro, echeggia come il sangue che gocciola dal mio cuore, ferito, trafitto, ucciso…

Ti ho dimenticata madre… ormai io ti ho dimenticata… ed anelo… solo… nell’abisso…

FINE

 

Nota d’autore: la fan che ho scritto mi è stata ispirata, come si sarà capito, dal personaggio di Kadaj, che tra tutti è il più dolce, a mio avviso… è solo un povero orfano che cerca l’amore di una madre che mai ha conosciuto… spero vi sia piaciuta…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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