Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Chiara_Malik69    07/10/2014    0 recensioni
"Era iniziato tutto per sbaglio, la mia testa e il mio corpo suggerivano di allontanarmi da lui. Ma col tempo, stare con lui, diventò l'unica ragione per la mia felicità."
Luke Hemmings, Sarah Hemilton. Danza. Amore. Passato.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi svegliai tardi, trovandomi in difficoltà ad aprire gli occhi, disturbata dalla luce.

Mia madre proprio non lo voleva capire di chiudere la tapparella alla sera, ed io ero troppo pigra. Erano le due del pomeriggio quando mi alzai dal letto e mi accorsi di essere in ritardo. Alle tre sarei dovuta essere in palestra, per provare il mio balletto. Così di corsa andai a cambiarmi.

Quando arrivai, Jane, la mia insegnante, era già lì. Mi guardò sbigottita quando vide che non mi ero nemmeno pettinata. Rise leggermente, e poi mi abbracciò, prima che io mi andassi a cambiare.

 Tornai in sala. Facemmo qualche esercizio alla sbarra, come riscaldamento. Poi incominciammo a provare il mio balletto. Sì volevo essere impeccabile il giorno del saggio, avrei ballato come solista, e questo per me era un grande passo avanti.

Per un primo momento mi accompagnò nel ballare, poi mi fece provare da sola, mentre lei se ne stava seduta con le spalle allo specchio a guardarmi mentre mi lasciavo andare.

Mi avevano sempre insegnato che non bisognava mai guardare per terra, ma sempre alzare lo sguardo, per riuscire a trasmettere meglio le proprie sensazioni al pubblico, ed io non lo avevo mai fatto. A volte tendevo però, a chiudere gli occhi, ma questo non mi aveva mai penalizzato.

Mi applaudì. “Cavolo, Sarah! Sei bravissima. Andrai benissimo non ti preoccupare. Adesso però sono le cinque e mezzo, devo chiudere la sala.”

“Oh, ehm... Che ne dici se rimango ancora un po’? Voglio essere perfetta quel giorno e vorrei provare… “

“Ma Sarah. Fai danza moderna da quando avevi 5 anni! Ormai sono 12 anni che balli e sai di essere bravissima! Non ce n’è bisogno.” Rise.

Le feci la faccia da cucciolo, quella a cui lei non sapeva resistere.

“Mmmh! Va bene. Alle sette passo, se tardo tu comincia ad uscire.” Mi sorrise ed uscì dalla sala, lasciandomi sola.

Quella stanza era troppo grande per me. Riuscivo davvero a sentirmi sola.

Presi un grande respiro e mi diressi verso lo stereo, facendo partire lo stereo. Mi misi in posizione di partenza e mi lasciai andare.

La musica copriva le voci dei ragazzi che si allenavano nella palestra, vicino alla mia sala.

Danzavo nella sala, muovendomi dolcemente, seguendo il ritmo della musica. Ero davvero rilassata, stavo benissimo lì dentro, e tutti i miei problemi, riuscivano a sparire, almeno per quelle poche ore di danza.

***

Arrivarono le sette e un quarto. Ero stanca. Avevo ballato per più di due ore senza fermarmi per più di 10 minuti. Però non c’era nemmeno l’ombra di Jane. Che fine aveva fatto?

Stavo per uscire dalla stanza, quando la porta si aprì. Una figura poco più alta di me mi sovrappose, coprendomi. Capii che non era Jane. Un odore di sudore si vece spazio nell’aria intorno a noi. I suoi occhi azzurri furono la prima cosa che notai.

“Oh, scusa! Stavo cercando il bagno, ma a quanto vedo ho sbagliato stanza.” Mi sorrise, mentre la sua dolce voce riecheggiava nella mia testa.

“B-beh, qua ce n’è uno, ma non è quello della palestra.” Dissi, impacciata.

“E tu che ci fai qua da sola? Io sono Luke, Luke Hemmings. Piacere.”

“I-io sono Sarah. Stavo provando il mio balletto, tra qualche giorno avrò il saggio e vorrei essere perfetta.”

Chiuse la porta dietro di lui. Si avvicinava lentamente a me ed io indietreggiavo. Avevo paura.

“Ehi, non avere paura!” sorrise.

Mi prese per un polso mentre io cercai di scappare. Mi avvicinò a lui, bloccandomi le due mani dietro la schiena, tenendole con una sua grande mano.

“C-che vuoi fare?” chiesi.

“Solamente voglio conoscerti meglio.” Prese il mio cellulare da una tasca del mio borsone e salvò il suo numero, subito dopo si chiamò col mio cellulare, in modo che anche lui avesse il mio. Ripose il cellulare da dove lo aveva preso. Mi mollò i polsi, che ormai erano doloranti.

“Ci sentiamo, e ci vediamo presto.” Mi fece l’occhiolino ed uscì.

Rimasi ferma nella stanza per qualche minuto.

Qualcun altro entrò nella stanza. Questa volta era Jane. Mi guardò, come se mi stesse incitando ad uscire.

“Si, stavo per uscire buonanotte.” Le diedi un bacino ed andai.

Passai velocemente per la palestra, quando sentii un urlo, di Luke. Mi girai e lo salutai, correndo poi fuori. Entrai in macchina di mamma.

“Che succede Sà?” chiese guardandomi dallo specchietto.

“Niente, mamma. Sono solo stanca. Andiamo a casa per favore.” Le sorrisi falsamente.

Così appoggiai la testa sul sedile, lasciandomi andare. Mi rilassai, nonostante non riuscivo a dimenticare quegli occhi azzurro cielo.

----

Ciao! Sono tornata con un altra ff di Luke! Molto meglio dell'altra.
Vorrei conoscervi meglio lettrici. (Così ogni capitolo vi farò una domanda diversa.)
Intanto io sono Chiara! Fatemi sapere come trovate questo capitolo e se vale la pena continuare :)
Domanda di oggi: CIAO! COME VI CHIAMATE?
Seguitela in tanteee! I capitoli sono corti per ora, ma andando avanti si allungheranno quindi non abbandonatemi già.
IO VI AMO GIA'! <3
Kiao babies! :33
-Chiara.
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Chiara_Malik69