Purgatory

Non so da quanto siamo qui, Cass ed io. Il tempo non passa mai, notte e giorno si mischiano e diventano un tutt'uno indefinibile.
Benny sa come uscire da qui, ci ha spiegato come fare quindi cerchiamo di soppravvivere.
Sam, so che sta cercando un modo per tirarci fuori di qui, ne sono certo.
Uccidiamo mostri, mostri, noi cosa siamo diventati qui, Cass? Uccidiamo solo per salvare la nostra pellaccia. Tempo fa non me ne sarebbe proprio fregato, questi sono mostri e basta, ma dopo tutto quello che abbiamo passato, Sammy, sento che non è così. Dopo aver conosciuto Benny so che tutti i mostri non sono mostri. E' strano, lo so.
Questo è diverso dall'inferno, ti cambia. E' come essere in una giungla e tu, per sopravvivere, devi cacciare, cacciare e cacciare. Tre semplici nozioni che appena arrivato qui ho imparato all'instante.
C'è qualcosa, un fastidio, che provo ogni volta che penso. Manca qualcosa, manca tutto.
Dalla morte della mamma la nostra vita ha fatto schifo, Sammy. Papà ci ha tirati su come meglio poteva, o credeva. E dopo che te ne sei andato a Stanford qualcosa è cambiato. Quando eri piccolo seguivi ogni mia mossa, ogni mio movimento e, quando sei diventato grande, ci hai abbandonato, mi hai abbandonato, Sammy. Poi papà è sparito, ti ho cercato e per una settimana tutto è tornato normale, come ai vecchi tempi. Io e te sull'Impala di John, due birre in mano e la strada da percorrere. Ma sei dovuto, anzi hai voluto tornare alla normalità, sei voluto tornare dalla tua ragazza.
Ed è successo tutto. Chi potrebbe mai dire di aver vissuto l'Apocalisse? Noi possiamo, Sammy.
E con tutto questo vissuto, con tutto quello che abbiamo passato da Ruby a Michele e Lucifero, da te che rimani senz'anima a Cass che si crede Dio, dalla morte di Bobby a me in mezzo a questa merda, noi siamo cambiati.
Da quando sono qui ho molto a cui pensare e tutto mi ritorna in mente ma sai una cosa? Tutte le cazzate fatte le rifarei, forse non tutte ma la maggior parte sì perché mi hanno portato a ciò che sono, a ciò che siamo.
A volte ripenso al suo viso, quei lunghi capelli neri, la pelle olivastra e quegl'occhi da cerbiatta; no, Sam, adesso non descrivo come facevamo sesso ma, oh, nel tempo è migliorata da quell'unica volta.
E Ben, mi manca anche lui. Sammy, stanno bene, vero? E tu, tu stai bene?
Non so perché mi sia convinto di poterti parlare da qui, forse sto impazzendo, l'isolamento è una brutta cosa, Sam. Sì, non sono solo ma è come se lo fossi, tra una battaglia e l'altra non parliamo molto per non attirare l'attenzione e quando lo facciamo è solo perché si deve cacciare.
So che anche tu sei solo senza me, Bobby o Cass ma fatti coraggio che non ti manca.
Fa male, non sopporto più tutto questo. Se dopo aver ucciso quel coglione di Dick Roman fossi morto, sarebbe stato tutto molto più semplice. Ma come sappiamo un'anima non muore, finiamo in uno di quei posti del cazzo: paradiso o inferno.


Note d'autrice:
Salve demoni,
Quanti di voi stanno aspettando l'inizio della decima stagione con ansia - troppa ansia - e felicià? Alza la mano ^^
Ho scritto questo solo perché ora che vedremo DemonDean, credo che il nostro "Son of a Bitch" non sarà più lo stesso.
So che non è niente di che, perché non lo è, però mi piacerebbe vedere se anche voi pensate che questi potrebbero essere i pensieri del nostro ammore Dean.
Ora mi dileguo, va. Ringrazio tutte le persone che recensiranno (Faccina da cucciolino), metteranno la storia tra preferite/seguite/ricordate o che semplicemente leggeranno la storia in silenzio.
Kisses, Sakkun