08/10/2014
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I will survive
Mai come in quel momento aveva pensato con tanta insistenza a lui. A Killian!
Essere lì, impotente e congelata, non le permetteva di fare niente. Non poteva muoversi perché gli arti erano come pietrificati ed anche il tentativo di sciogliere, con la sua magia, quell’immenso muro di ghiaccio era miseramente fallito.
Stava per morire e l’unica cosa che riusciva a fare era pensare. Ai suoi genitori, David e Mary Margaret, con i quali non aveva recuperato neanche una minima parte del tempo perduto a causa della maledizione; ad Henry, il suo “ragazzino”, che con il suo coraggio e la sua testardaggine era riuscito a ritrovarla ed a farle credere nella magia. E poi, in modo del tutto inaspettato, i suoi pensieri andarono ad Uncino.
A quel pirata tanto insolente che aveva il merito, però, di averla fatta ritornare a credere nell’amore, perché in fin dei conti loro due non erano poi così diversi.
Avevano rinunciato a quel sentimento perché lo avevano provato e lo avevano vissuto a 360° e questo aveva portato nelle loro vite solo sofferenze. Killian aveva perso Milah mentre lei credeva di essere stata abbandonata e presa in giro da Neal.
Nello stesso momento in cui si erano incontrati ed avevano scalato insieme la pianta gigante di fagioli, avevano capito subito che c’era una forte alchimia ed attrazione tra di loro.
Proprio questo era quello che spaventava Emma, per questa ragione era sempre aggressiva nei confronti di Uncino.
La sua aggressività era stata messa da parte, però, non appena le aveva rivelato di aver ceduto la Jolly Roger in cambio del fagiolo che gli permetteva di raggiungerla a New York. Ma nonostante tutto lei continuava ad avere bisogno dei suoi tempi per ponderare bene la situazione, perché non era da lei buttarsi in una storia cavalcando l’onda delle emozioni.
Eppure nella condizione in cui si trovava non riusciva a pensare a tutti i suoi dubbi ed ai suoi timori, voleva solo sopravvivere per poterlo rivedere e per tornare a perdersi in quegli occhi azzurro cielo.