Se siete omofobici evitate di leggere questo libro. Per tutti gli altri, benvenuti nel mio secondo libro e spero vi piaccia. c: (È una storia del tutto inventata.)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Era un giorno qualunque. Solita mattinata, solito pomeriggio e solita uscita con gli amici. Quando uscì la sera con i miei due amici Jack e Mattia vidi che ce n'era anche un terzo.
-Ehi.
-Ehi Aaron. Dissero quasi in coro -Lui è Gabriele.
Gli strinsi la mano. Sentivo le farfalle nello stomaco ma non capivo il perché. Poi capì: ero innamorato. Ero innamorato di un ragazzo.
La serata continuò finché Gabriele, disse qualcosa che mi fece tornare nella realtà:
-Ehi, vi devo chiedere una cosa.. I miei genitori partiranno stasera e volevo chiedervi se qualcuno può ospitarmi. Sarà fino alla fine delle vacanze estive.
Nessuno rispose, ma io mi ricordai di avere la casa vuota e un letto libero.
Così dissi:
-Ehm.. Io potrei ospitarti, se per te va bene. Ho casa libera. I miei non ci sono.
-Davvero posso venire?
-Certo che si.
Sorrise e mi abbracciò. Ero diventato tutto rosso ma per fortuna non si vedeva perchè era tardi ed era tutto buio.
-Avviso i miei e, se vuoi, vengo da te già stanotte.
-Okay.
I suoi erano felici di questa bellissima notizia. Entrai anch'io in casa perché i suoi volevano sapere chi lo doveva ospitare. Erano molto simpatici e gentili. Prese tutte le sue cose e le mise in una valigia, due, tre. Tre valigie. Già dalla casa avevo pensato che erano ricchi ma ora ne avevo avuto la conferma. Salutammo i suoi genitori che mi abbracciarono e suo fratello invidioso perché lui doveva tornare nel suo paese. Così da casa sua arrivammo alla mia.