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Autore: Iria    11/10/2008    7 recensioni
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"E se questa notte dovrà essere l'ultima, lasciati stringere,
chiudi gli occhi e riposa.
Riposa nonostante sia ancora troppo presto.
Riposa nonostante non sia ancora calata l'oscurità.
E donamelo, tesoro,
donami quell'ultimo respiro
Quando saprai, amor mio, di star dicendo addio..."

[...]
Questa fanfics l'ho scritta per festaggiare il mio primo anno qui su EFP ^^! Spero vi piaccia; e mi auguro mi lascerete un commentino! Anche negativo x3! Un bacione!
Iria.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Hiwatari, Yuri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui ^^!
Ritorno perché… oggi è un anno che sono su EFP XD!
Un anno fa giungeva una disgrazia su questo sito XD! Ed eccomi dunque a ‘festeggiare’ con questo obbrobrio il mio primo anno su questo sito ^^!
La fic è penosa, spero comunque in qualche misero commento anche per farmi sapere che, dopo un anno, posso benissimo ritirarmi XD! Ci si sente a fine shot XD! Commentate!

Dedicata a tutti coloro che mi hanno seguito e sostenuta fino a questo momento ^^!

RIP Under a Rose

Per un istante i suoi occhi si posarono sulla mensola del camino, sorrise.
Quanto tempo era trascorso?
Un anno,
forse
Un anno che era valso la scoperta di un vita.
“Sei pronto?” La voce calda del suo compagno gli giunse all’orecchio con un nota che mai avrebbe assunto in presenza di altri.
“Dobbiamo andare di già?” Chiese, stiracchiandosi.
“Sì! Ci stanno aspettando! Avanti!” Lo rimbeccò il giovane, prendendolo per mano e trascinandolo all’esterno della meravigliosa villa.

Si lasciò trasportare…

“Quindi, lei ammette di essere gay?”
“Direi di sì, visto che l’unica donna con cui abbia mai fatto l’amore è la musica.”
“Le sue canzoni sono allora dedicate ad… un uomo?!”
“Sono dedicate alla persona che amo…”
Un’altra mano alzata, un sorriso gentile ed altri quesiti.

 “Amiamo…
Amiamo perché è il respiro di cui ogni uomo ha bisogno.”
Amiamo perché veniamo assuefatti dalle passioni.”
Amiamo finché la vita ce lo concede.”
Amiamo finché il sole non muore.”
Amiamo finché la luna veglia sui lumi notturni.”
Amo perché ne ho bisogno.”
Amo perché ho bisogno di te.”

“Un anno fa credevo di non sapere esprimere ciò che è fondamentale nell’animo di ogni essere umano…”
“Che cosa intende?”
“Una anno fa ero solo un cadavere che si trascinava per le strade.”

“…E risento i tuoi tocchi, rivedo i tuoi occhi, riassaporo i tuoi baci.”

“La solitudine è una grave malattia, la pazzia è solo una fase di stallo. Il logoramento del corpo e della mente è una conseguenza logica.”
“Non capisco…”
“Stavo morendo, me ne rendevo conto: non avevo mai  concluso nulla d’importante… e non me ne importava.”

“Cosa rivuoi indietro di ciò che hai avuto un anno fa?” Quella domanda suonò inaspettata.
Il ragazzo al volante guardava in avanti  sulla sua strada, senza proferire parola.
“…”
“Allora..?!” Si spazientì il giovane dai capelli rossi, incrociando le braccia al petto.
“La tua verginità.” Rispose, infine, con semplicità il compagno, prima che sulle sue labbra si disegnasse un mezzo sorriso.
“Stupido.” Fece esasperato l’altro, scuotendo il capo.

“Rivoglio ancora e solo te…”

Accostò ai confini del piccolo bosco…

“Non ripensare mai alle catene che laceravano le tue carni.
Pensa solo a noi.
A me e a te…
Ad un nostro abbraccio,
ad nostro un bacio,
ad un tocco sempre più profondo,
ai nostri corpi ed ai nostri gemiti…
Alla nostra passione ed al nostro unico e silenzioso amore.”

“Finalmente!” L’esclamazione gioiosa di una voce conosciuta li accolse.
Il volto sorridente di Boris Hustnezov apparve dal sottobosco.
“Boris!” Il ragazzo dai capelli ramati lo strinse in un abbraccio, felice.
“Cosa vi ha trattenuto?” Chiese Hustnezov malizioso, rivolto al giovane dalle gote tatuate che osservava la scena.
L’interpellato lo fissò a lungo.
“Questioni di coppia.” Rispose, poi,  noncurante, afferrando per la vita il rosso ancora di fianco all’amico e trascinandolo verso la vicina radura, sotto le risatine di Boris.

“Perché dopo un anno ha deciso di smettere?”
Calò il silenzio.

“E se questa notte dovrà essere l’ultima, lasciati stringere,
chiudi gli occhi e riposa.
Riposa nonostante sia ancora troppo presto.
Riposa nonostante non sia ancora calata l’oscurità.
E donamelo, tesoro,
donami quell’ultimo respiro
Quando saprai, amor mio, di star dicendo addio…”

“La mia situazione, un anno fa, era terribile… ero la tipica star sesso, droga e rock ‘n roll.”
Si levarono delle risate divertite.
“Ho poi incontrato la persona giusta al momento giusto.”
“Che genere di momento?”

Era stata posta con malizia quella domanda o si stava sbagliando..?
“Uno di quei momenti in cui l’uomo diviene bestia.”
Espressioni sorprese lo pregavano di continuare.
“Non voglio dilungarmi su quanto accadde, su ciò che stavo per fare…”
“Ma lei ha detto di non essere mai stato con una donna!”
Una giornalista dagli occhiali squadrati, gli occhi luminosi, un vestito scuro e gessato e le unghie smaltate impeccabilmente fu l’artefice di quell’intervento.
“Non era una donna, infatti.” Rispose l’altro cordiale.

Le ultime grida gioiose si spegnevano.
“Un anno fa conoscevi queste persone con cui stanotte hai riso.” Bisbigliò il ragazzo dai brillanti occhi azzurri, poggiando il capo sulla spalla del giovane dalle iridi rubino.
Kei Hiwatari gli baciò una tempia.
“Solo grazie a te.” Sussurrò il tatuato.
Yurij socchiuse gli occhi in un’espressione serena e felice.

“Gli avrei fatto del male…” Respirò profondamente.  
“L’eroina era in circolo da un po’e, Dio, che sensazioni…” Chiuse gli occhi, rievocando le immagini.
“Era uno squallido locale, frequentato da mafiosi di ogni specie; uno di quelli con stanze annesse dove richiedere una puttanella da sverginare e da usare per una notte non era un problema.”
I giornalisti seguivano rapiti il racconto del ragazzo, alcuni avevano persino smesso di prendere appunti, talmente erano stati catturati dalla voce del giovane artista.
“Era seduto, rannicchiato contro la testata del letto e tremava; cercando di trattenere gli spasmi e le lacrime: il volto livido, gli abiti strappati… e non potei fare di meno di avvicinarmi, scostargli quei meravigliosi capelli rossi dal volto umido di lacrime ed abbracciarlo, per rassicurarlo… non avrei avuto il coraggio di toccarlo…” Concluse, poi riprese.
“Lo avevo già condotto via da quel posto, quando mi sentii male… sarei morto; sarei morto se non ci fosse stato lui, se non ci fossero stati i suoi compagni che preoccupati lo cercavano da ore e sollevati lo avevano ritrovato in un  vicolo ferito ed impaurito che stringeva, chiedendo aiuto, il corpo di una famosa rock star in preda ad un attacco di overdose.”
“E com’ è finita?” Una giovane pronunciò quelle parole con espressione affascinata.
“Quella notte fu un incubo, la mia vita era appesa ad un filo… non so come riuscii a sopravvivere, ma al risveglio mi attendeva un sogno lungo un anno.” Rispose in un soffio.

“Ragazzi, andiamo via anche noi.” Boris, seguito ad altri due giovani, li aveva raggiunti ai piedi di un grande pino.
Il focolare che avevano accesso (a discapito dell’accendino in argento di Kei..!) si spegneva lentamente, crepitando con pigrizia.
“Va bene.” Rispose Yurij, mentre con un ultimo cenno della mano il platinato si allontanava con gli altri compagni.
Ritornò il silenzio.
Avevano scelto quella radura per il loro anniversario, perché era un luogo che era sempre piaciuto al giovane Ivanov.
“Hai qualche rimpianto?” Chiese a quel punto quest’ultimo.
“Il non averti potuto donare altro tempo.” Rispose tristemente Kei.

“Quando l’ora arriverà,non mascherare la tua stanchezza…
Abbandonati alle mie braccia e chiudi gli occhi.
Addormentati nella consapevolezza di amare.
E nel dormiveglia sogna ciò che avresti fatto domani.”

“Un anno?”
“Sì, solo un anno. Ciò che restava da vivere alla mia salvezza.”

“Non piangere,
Non piangere per il cuore imperfetto che mi hai donato..
Non piangere, sapendo che ogni battito sarebbe stato l’ultimo,
Non piangere, preoccupandoti di non riuscire ad offrirmi,fino alla fine, il tuo amore.
Non piangere…
Non piangere perché, piangendo, con te muoio io…”

“Il suo ultimo singolo è quindi dedicato ad una perdita. Ne ha subita qualcuna di recente? È per  questo che abbandona?”
Freddo ed apatico, l’uomo che aveva pronunciato quel quesito lo studiava con distaccato interesse, mascherando la noia che quei discorsi gli provocano.
“Sì, ho subito la perdita più grave di tutte… e, sì, abbandono per questo motivo.” Fu l’ultima risposta, prima di risollevarsi ed allontanarsi seguito dai flash, da ultime domande non udite, da due gorilla che tenevano a freno i giornalisti più insistenti.

“Se sei stanco, torniamo a casa.” Disse poco dopo Kei, fissando preoccupato il ragazzo dai capelli ramati.
“No ,voglio restare qui…” Soffiò Yurij, stancamente.
Chiudendo gli occhi…

Posò una rosa rossa su una tomba in marmo bianco molto semplice, stringendosi nel lungo cappotto nero.
Fissò per un lungo istante la fotografia che aveva preso dalla mensola del camino; quella fotografia che tanto piaceva a Yurij, quella foto che ritraeva lui ed il suo amore stretti in un abbraccio: la prima scattata dopo il ricovero, la prima che avesse mai avuto importanza.
Sospirò, aveva un’ultima cosa da dire:

“Amo perché mi è stata concessa una seconda possibilità,
amo, amo perché tu non hai avute altre.
Amiamo, amiamo finché ci viene concesso…
Il tempo che hai avuto su questa terra, angelo mio, l’hai donato alla mia salvezza.
Ed amo…
Perché ne ho bisogno,
perché ho bisogno di te.”

La sua voce si perse nel vento, come una sola lacrima silenziosa che, cadendo, bagnò i petali del delicato fiore portato in dono.

*Owari*

Che felicità -.-…
Volevo fare qualcosa di allegro, ma si vede che scrivere dopo una versione di latino che parla del sepolcro di Archimede non è il massimo  -.-
Yurij Ivanov non ha mai un destino felice in mano mia, a quanto sembra -sospira- .
Bhé almeno non è crepato di morte violenta, ma di malattia al cuore, come spero si sia capito da alcuni versi della ‘canzone’ che accompagna la shot (‘canzone’ scritta da me XD) e che sarebbe l’ultimo singolo di Kei, prima di abbandonare la musica XD.
Well, mi auguro che questa shot vi sia piaciuta!
Un bacione! Spero lascerete un commentino, anche negativo

   
 
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