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Autore: ofelsandfears    09/10/2014    0 recensioni
red velvet, come il cupcake che avevo mangiato davanti alla cattedrale.
liberamente tratto da una vero simil storia che era nella mia testa da un po'.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Giorno 1 
tra me e lei c'era una specie di accordo segreto.
Lei si sedeva in un posto in corriera, io mi sedevo esattamente un posto dopo. E la guardavo parlare. Ascoltare musica. Ridere. Dormire. 
Non era bella. No, non è l'aggettivo che avrei usato. Aveva un fascino che  era fuori dal mondo, sí. C'era quel qualcosa in lei che vedi solo se riesci a scrutare al di là del grigio dei suoi occhi.
 
Giorno 2 
 
Ci siamo guardati. Eravamo sulle mura ad osservare il panorama, mentre la guida blaterava qualcosa a cui io non prestavo la minima attenzione. Mi sono girato un attimo, quasi per sbaglio, e ho colto il suo sguardo su di me. Lei ha spostato subito il centro della sua attenzione sulle guglie accanto a sè, prima che qualcuno potesse accorgersene. 
 
Giorno 3
 
Non l'ho vista oggi a scuola. È stato noioso.
 
Giorno 4
 
Il suo gruppo preferito sono gli Arctic Monkeys. Li ascolta di continuo. Oggi in sala sono passato davanti a lei e ho guardato lo schermo del suo iPhone. Penso che se ne sia accorta, ma non importa. È una creatura mitologica.
 
Giorno 5
 
Oggi pioveva. Ha messo le doctor martens. Non quelle nere che sembrano stivali da militare. Le sue sono bianco panna con dei disegni sopra; lei li portava con dei jeans a fiori. Siamo stati al museo delle Brontë e lei si è fermata ad ogni stanza ad assaporare ogni divano, libro e manoscritto di ogni sorella, ed era adorabile. Adorabile. Avrei voluto prenderle la mano e farle appoggiare la testa sulla mia spalla per farle vedere più a lungo tutti gli oggetti di cui voleva assaporare l'essenza.
 
Giorno 6
 
Alla baia. 
Ha dovuto togliersi le scarpe perchè la marea era troppo alta e non riusciva a passare. Felpa, sigaretta in mano e occhiali da sole tondi.
 
Giorno 7
 
Si torna a casa. Volo passato a dormire. Ironia della sorte, ero seduto un sedile dietro di lei. Ha dormito con la bocca socchiusa; volevo baciargliela fino a restare senza fiato. 
 
Sempre giorno 7, sul pullman verso casa.
Sta cantando con Giacomo e Matteo.  Sono estasiato dalla sua voce e dalla sua risata che potrebbe rendere felice chiunque.
 
Mi ha salutato mentre scendevo. Sono innamorato.
  
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