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Autore: Heidi Delafield    10/10/2014    0 recensioni
Era insolitamente una giornata calda e splendida e lei istintivamente guardò in sù per ammirare il sole e il cielo azzurro, ma abbassò subito lo sguardo visto che ciò le fece venire in mente le parole dette a lei in un giorno remoto dal suo amato ragazzo:
-Sei per me un piccolo raggio di questo meraviglioso sole, amore mio!
A questo ricordo le si mise un nodo in gola e una lacrima calda le scivolò sulla guancia. Fece per cancellarla via, ma ne scivolò un'altra e così via. All'improvviso sentì la voglia di gridare, di prendere a calci la terra dannata... Invece, cadde sulla stessa terra e iniziò a piangere in silenzio.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Crack Pairing | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non ho mai creduto nell'esistenza del vero amore. Infatti pensavo  che esso     potesse esistere soltanto nei film e nelle favole per i bambini. Pensavo di avere la piena ragione finché un giorno non lo provai di persona. Ovviamente, quando esso arrivò, mi lasciò disarmata e confusa. Nonostante ciò, però, lo accolsi a braccia aperte ed ora, sebbene l'abbia perso in breve tempo e all'improvviso, sono felice. Del resto  infine dei conti è stato veramente bello e me lo sono goduta appieno.
A queste amare parole gli occhi color acqua della ragazza si illuminarono di gioia pura e lei stessa, in questo istante,sarebbe potuta essere paragonata alla dea della bellezza. Ma c'era un non so cosa in lei che ne impediva un tale paragone. Forse la causa di ciò risiedeva nel suo volto che dichiarava apertamente una sofferenza struggente.
La dott.ssa Irvine in tutti questi mesi cercò invano di cancellarla dal suo dolce viso e, visto che non ci riuscì, ora si limitò semplicemente a guardarlo per l'ennesima volta. Le dava fastidio questa cosa, perciò decise di cambiare discorso.
-Prima mi hai detto di voler cambiare la scuola. Come mai questa decisione improvvisa?
La ragazza non rispose. Era davvero molto difficile cercare di aiutare questa ragazza che sembrava non volere essere aiutata. Se fosse per lei, avrebbe già da tanto tempo smesso di lavorare con questa giovane fanciulla. Ma sapeva non poterla lasciarla... Non se la sentiva di abbandonarla. Stranamente per lei con il trascorrere del tempo le si era affezionata. Del resto come si faceva a non affezionarsi a una ragazza simile. Era bellissima, molto intelligente e allo stesso tempo semplice e dolce.
Visto che la sua paziente non aveva l'intenzione di rispondere, le chiese di nuovo.
-Mi spieghi questa cosa? Ti prometto di non giudicarti. Del resto non penso nemmeno di averti mai giudicata.
La psicologa sapeva bene della paura di sua paziente di essere giudicata, perciò decise di rassicurarla.
Due occhi blu la fissarono e poco dopo la sua paziente rispose.
-Voglio cercare vendetta.
La dott.ssa Irvine rimase stupita dal sentire queste parole ed era una cosa normale.
Proprio in quel momento ella capì di aver sprecato tante forze, tanto lavoro. Infatti il suo obiettivo fin dall'inizio fu quello di persuadere la sua paziente da questo desiderio ed ora, dopo aver sentito la risposta della ragazza, ella capì di aver fallito come psicologa. La prima cosa che le venne in mente di fare fu quella di rimproverarla, ma per fortuna si riprese subito da questo suo pensiero. Poi, dopo aver ripensato un po' a cosa dire, le chiese.
-Perché?
La ragazza guardò risoluta la dott.ssa Irvine nei suoi occhi scuri e rispose.
-Perché nutro ancora tanto odio verso colui che tempo fa mi tolse la felicità di amare ed essere amata.
Le sue parole erano ferme, il suo sguardo era risoluto, mentre il suo cuore gridava dentro di lei per l'immensa sofferenza.
-Amasti così tanto lui da ritenere che ne valga la pena cercare vendetta?
Continuò la psicologa.
-Sì.
Rispose la ragazza subito senza pensarci.
-E pensi che vendicandoti troveresti la pace e la tranquillità tanto ambite?
-Sì.
Rispose un'altra volta la fanciulla dagli occhi color mare.
La psicologa stava proprio per dirle una cosa, quando si sentì bussare alla porta. Istintivamente ella guardò l'orologio e capì con amarezza che la sua seduta con la sua paziente giunse a termine. La giovane ragazza si alzò dalla sedia prontamente e le disse:
-Alla prossima dott.ssa!
"Che ragazza... Non vedeva l'ora che la nostra seduta fosse terminata."
Pensò la psicologa sorridendo e poi aggiunse a voce alta.
-Aspetta.
La bellissima fanciulla si fermò di colpo un po' confusa.
La dott.ssa Irvine si alzò pure dalla sedia e andò piano piano verso la ragazza. Quando le fu vicino, protese le mani verso di lei e l'abbracciò, aggiungendo.
-Ognuno è libero di fare ciò che desidera della sua vita, ma non deve violare la libertà degli altri. Pensaci bene prima di fare una cosa, valuta le conseguenze che dovresti ripagare... Sai bene quello che intendo dirti.
Poi fece un passo verso la porta e l'aprì. 
La ragazza vide di fronte a sé un uomo di circa cinquant'anni. Era vestito molto semplice ma i suoi modi di fare erano eleganti. Egli la salutò con un cenno di capo e poi strinse la mano alla dott.ssa Irvine. Era un paziente. Era un paziente forse in tutto e per tutto uguale a lei. Infatti anche egli forse si trovava in condizioni non molto piacevoli come si era trovata lei stessa tempo fa. Forse anche lui racconterà alla psicologa i suoi problemi e le sue preoccupazioni e poi tornerà a casa più tranquillo di prima.
Quando la ragazza uscì dallo studio era già sera, ma nonostante ciò ella non andò subito a casa come era solita fare. Ella decise di andare a fare una passeggiata. 
Era insolitamente una giornata calda e splendida e lei istintivamente guardò in su per ammirare il sole e il cielo azzurro, ma abbassò subito lo sguardo visto che ciò le fece venire in mente le parole dette a lei in un giorno remoto dal suo amato ragazzo:
-Sei per me un piccolo raggio di questo meraviglioso sole, amore mio!
A questo ricordo le si mise un nodo in gola e una lacrima calda le scivolò sulla guancia. Fece per cancellarla via, ma ne scivolò un'altra e così via. All'improvviso sentì la voglia di gridare, di prendere a calci la terra dannata... Invece, cadde sulla stessa terra e iniziò a piangere in silenzio. Intorno a lei la gente camminava normalmente, non accorgendosi di lei. Ciò la fece sentire abbandonata e sola. Nonostante facesse caldo, sentì un brivido pervaderle la schiena. Si sentì debole.
Improvvisamente sentì alle proprie spalle una voce un po' roca. Si girò spaventata e guardò subito lo sconosciuto direttamente negli occhi. Egli aveva gli occhi di un colore azzurro intenso ed era veramente molto preoccupato.
"Preoccupato per cosa? Per chi?"
Pensò.
Subito però si rese conto che il giovane ragazzo fosse preoccupato per lei e sentì che il gelo, che l'aveva avvolta poco prima, si stesse poco a poco sciogliendo.
-Si sente bene signorina?
Le chiese lo sconosciuto gentilmente.
Lei gli sorrise dolcemente, dicendogli di stare bene, sebbene ciò non fosse vero. 
Il ragazzo, a sua volta, pure le diede un sorriso e, assicuratosi che lei stesse bene, se ne andò.
Era veramente bello lui con  quei capelli biondi e quel sorriso abbagliante. E che labbra... Erano ben delineati e rosee.
Peccato che per lei lui fui e rimase uno sconosciuto.
Giunse a casa in tempo per la cena che sua madre preparò con tanto amore.
Ultimamente lo faceva spesso. La ragazza all'entrata appoggiò il proprio cappotto sul comodino di legno scuro, si levò le scarpe e le sistemò vicino alle altre. Poi, dopo aver preso un po' di aria nei polmoni ed averla poi liberata con calma, entrò in cucina da sua madre. Vedendola le sorrise dolcemente e si sedette al tavolo, che era già stato apparecchiato. Sua madre le si mise accanto un po' agitata perciò ella, accorgendosi di ciò, smise di mangiare e fissò sua madre che, a sua volta vedendosi stretta al muro, confessò.
-Ho chiamato tuo padre...
-Cosa?!
Chiese la ragazza stupita. Infatti, i suoi avevano divorziato tanto tempo fa e non si rivolsero la parola da quel momento.
-Gli ho chiesto di prenderti da lui visto egli abita vicino alla scuola in cui vuoi andare.  
Carissimi lettori <3
Vi ringrazio di cuore per aver letto questo primo mio capitolo :)
Spero che vi sia piaciuto :)
Mi farebbe enorme piacere ricevere le vostre recensioni così che io sappia se continuare o meno :3
   
 
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