That night in Paris
“Nostra madre ci ha reso vampiri, non mostri. Quello lo abbiamo fatto noi.”
[Elijah]
Seduto sul sofà ascolto i passi che animano la mia casa: una musica rara per te, Nicklaus.
Sono passi rapidi, eleganti ma insicuri. Rebekah.
Sono passi lenti, fluidi ma tesi. Kol.
La casa non è vuota e questo mi rassicura, ma è fredda, sempre senza di lui.
Passi che non odo da troppo tempo, passi che riconoscerei nel sonno come in una sala da ballo.
Passi misurati e discreti, decisi e mai affrettati. Elijah.
Ricordo una serata d’autunno, a Parigi, in quel piccolo appartamento in Rue de L’Abét Frére*, quando sotto la nostra finestra degli zingari suonavano fisarmonica, violino e sonagli: una ballata ipnotica.
Te ne stavi al balcone osservando quei piccoli ignari con sguardo indulgente, regalando sorrisi alla giovinetta con i sonagli così come al giovanotto violinista dagli occhi scuri. I lampioni a gas appena accesi rubavano calore agli ultimi raggi di sole con le loro luci crude, ma Parigi ancora innalzava il suo canto di voci, scalpitare di zoccoli e procedere di carrozze.
Hanno un loro spirito le capitali d’Europa e un fascino nostalgico.
Ricordo che dovevamo andare a teatro, che Rebekah aveva un abito blu zaffiro e avevo scelto dei “non ti scordar di me” da appuntare al nostro all’occhiello.
La sera era scesa e tu eri rimasto sul balcone a raccogliere la tua serenata –nemmeno si erano resi conto di stare suonando per te. Solo per te.
Ricordo di aver riso quando ti sei congedato con un semplice :- Si è fatto tardi.-
Che uomo indulgente, li invitasti a fuggire dal buio e da te.
Ricordo che ridesti con me.
Angolo dell’autrice(?)
Bonjour a tout le monde!
Era una vita che non scrivevo per questo fandom, soprattutto perché credevo di esserne uscita…e invece come la sifilide demoniaca non si può sfuggirgli (50 punti a Grifondoro per chi ha capito la citazione sulla sifilide: oggi mi sento Nerd)
Questa è una vecchia ff che ho rivisto nel dare una pulita ai miei folders e onestamente non so perché non l’avessi pubblicata a suo tempo.
Io sono chiaramente ossessionata dai Mikealson (se non credete a me, crederete alle ff che ho pubblicato qui sul sito) e in particolare Elijah-Niklaus dinamics.
Più riesco a rendere quanto profondo, contorto e a tratti morboso sia il loro affetto reciproco, quanto pericoloso per loro stessi e chiunque entri nella loro orbita, più mi sento realizzata.
Fatemi sapere se la Flashfic vi è piaciuta (con una recensione, il mio sistema di ricezione dei complimenti inviati via “pensiero” è temporaneamente fuori uso, stiamo cercando di risolvere il problema ma mi dicono potrebbe essere che io non sono un Tomorrow People e non posso leggere nel pensiero. Bullshit.)
Vi mando tanto affetto e concludo con una nota (*) Rue de L’Abét Frére esiste davvero a Parigi, infatti per un periodo ci ho vissuto. Chiaramente non so se nel momento in cui la ff è ambientata (nella mia mente primi dell’800) già avesse quel nome ma passatemi la licenza storica, ok?
Baci
boby