La nostra storia d’amore è come quelle inventate, quelle dei libri, quelle che tutte le ragazze sognano. Io facevo parte del trio di ragazze più belle e popolari, di quelle che se la tirano, che non gli interessa niente dei ragazzi e che sarebbe stato impossibile provarci con me. Questo dal tuo punto di vista. Dal mio punto di vista ero solo una ragazza in una scuola prettamente maschile appena arrivata al terzo anno di scuola, alla ricerca del principe azzurro.

E poi sei arrivato tu, il mio principe dagli occhi azzurri/grigi.
Con quegli occhi mi hai rapita, con quell’aria da ragazzo figo e strafottente (che se fossimo stati in una commedia americana faresti parte della squadra di football), il solito ragazzo che si è fatto bocciare perché si era seccato dei professori e della scuola.
Sei capitato giusto giusto nella mia classe e dopo un paio di giorni hai iniziato a guardarmi in continuazione, letteralmente. Non c’era un minuto, un secondo dove i nostri occhi non si fissavano, passavamo tutte le ore scolastiche a guardarci e durante i cambi d’ora o la ricreazione neanche uno sguardo, un saluto o una parola, troppo timidi tutti e due per fare il primo passo. Parlavamo soltanto su Facebook e parlavamo di tutte le cose più stupide possibili. Parlavamo della musica (completamente diversa tra noi due) e dei nostri hobby.
Finché dopo neanche un mese di scuola hai colto la tua prima possibilità: il corteo.
Ricordo che il tuo obbiettivo era di baciarmi subito appena mi avresti visto ma sfortunatamente non è stato possibile e così hai perso la tua scommessa.

Sei stato tutto il tempo sconvolto a chiedermi se era vero che non avevo avuto un fidanzato prima di te e per rimediare siamo sati tutto il giorno a baciarci fino a logorarci le labbra, a farle diventare rosse per i morsi e a far arrabbiare i vecchietti per i nostri lunghi baci appassionati, proprio come lo siamo noi.
Ricordo anche che il giorno dopo, a scuola, per salutarti ti ho dato un bacio sulla guancia per l’abitudine e un po’ per l’imbarazzo e tu mi hai guardato malissimo, tipo stranizzato e io ero imbarazzatissima.


Dopo un po’ di tempo mi sono innamorata di te come quando si dorme, prima piano piano e poi tutto d’un colpo (anche se è la frase di un film, è vero). Mi sono innamorata dei tuoi meravigliosi occhi, delle tue labbra gommose, della forma del tuo viso da patato, di quella lunghezza di barba perfetta, delle tue ciglia lunghe, della strana forma dei tuoi stupendi capelli, delle tue guance bellissime e questo solo per il viso…del tuo bellissimo corpo che secondo te non è poi così bello (stupido) invece è fantastico, delle tue gambe che sono perfette, delle tue braccia, mani…TUTTO! Sono innamorata di ogni tua piccola parte del corpo e anche del tuo comportamento meraviglioso che riservi solo a me, così affettuoso, coccoloso, dolce e romantico.

Amo il fatto che ti prendi cura di me, amo il sorriso che fai solo a me, amo quando io sono arrabbiata con te, tu rimani e cerchi in tutti i modi di attirare l’attenzione dandomi tanto fastidio ma invece sai che così mi fai solo arrabbiare ancora di più, amo il fatto che mi ami come io amo te.
Sei bellissimo e perfetto e voglio che te ne ricorderai per sempre. Ho raccontato la nostra storia perché io mi dimentico sempre di tutto, ma io di te non voglio dimenticarmi e se te lo dimenticherai tu sarò io a ricordartelo perché io da qui non me ne vado più. In un solo anno hai cambiato tutta la mia vita monotona, noiosa e piena di solitudine. Adesso ci sei tu ed è così asdfghjkl* solo grazie a te.
*Non esiste un aggettivo nella lingua italiana per descrivere tanta bellezza.

Ti amo cucciolo mio.
Tua Annabelle