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Autore: merty_chan11    12/10/2014    0 recensioni
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-Qual’è l’utilità di guardare sempre la stessa cosa?! Le stelle sono tutte uguali, e tu perd-
-Uguali? Credo che qui ti debba ricredere mia signora-
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-Vedi, nessuna stella è uguale all’altra, ognuna ha una sua storia, un suo nome…come le persone. Nessuno in questo mondo è uguale- [...]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '~A complicated love'
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Minerva uscì dalla sua stanza correndo. Era finalmente riuscita ad addormentarsi, quando un incubo l’aveva scossa. Continuò a correre, fino a quando non ebbe più fiato nei polmoni e fu costretta a fermarsi. Si guardò intorno, come se si aspettasse che qualcuno la stesse seguendo.
“Era solo un sogno…smettila di fare la sciocca” si disse, ma non riuscì a calmarsi. Decise di prendere una boccata d’aria, e si diresse verso la terrazza. L’aria fresca le pungeva il viso, ma non le importava. Continuò a camminare, e vide un’ombra appoggiata alla ringhiera. Il cuore iniziò a battere con più ritmo. L’unica persona che le faceva questo effetto era niente di meno che…
-Mia signora, non pensavo fosse ancora sveglia-
Sting si girò e le sorrise. Minerva distolse lo sguardo e si mise accanto a lui.
-Sei di poche parole stasera- disse il Drago Bianco continuando a sorridere.
-Perchè sei qui?- chiese lei cambiando argomento. Desiderava tanto essere sola, eppure sapeva di aver bisogno di parlare con qualcuno.
-Perchè ci vengo sempre- fu la sua risposta.
-Come sarebbe a dire sempre?-
-Ogni volta. Tutte le notti vengo qui e rimango a guardare il cielo. Mi rilassa. Lo faccio sempre-
Minerva trovò la cosa alquanto stupida. Stava cominciando a stufarsi.
-Qual’è l’utilità di guardare sempre la stessa cosa?! Le stelle sono tutte uguali, e tu perd-
-Uguali? Credo che qui ti debba ricredere mia signora-
Sting ora la stava fissando con uno sguardo serio. “Non è possibile…è pazzo”
-Vedi, nessuna stella è uguale all’altra, ognuna ha una sua storia, un suo nome…come le persone. Nessuno in questo mondo è uguale- e tornò a sorriderle.
Minerva lo fissò per qualche secondo, meditando su quelle parole. Poi sorrise.
-Chi ti ha inculcato queste cose?-
-Il drago che mi ha allevato. Ora posso farti io una domanda?-
-Ti direi di no…ma sentiamo la tua stupidaggine-
-Perchè sei qui?- Sting tornò a guardarla seria. E in quello sguardo c’era un misto di preoccupazione.
-Niente di importante…- rispose Minerva -Ma…-
-Ma?-
-Avrei bisogno di un aiuto- disse lei alla fine arrossendo.
Sting scoppiò a ridere. Minerva, arrossendo fino alla punta delle orecchie gli diede uno schiaffo, ma lui continuò imperterrito.
-Si può sapere che hai da ridere?!- chiese Minerva alzando la voce.
-Mia signora, questa si che è una cosa assurda. Lei che chiede aiuto? Sta per finire il mondo o cosa?!- alla fine Sting si calmò. -Beh, se hai bisogno di aiuto, in fondo basta chiedere. Per che cosa, piuttosto?-
Minerva lo fissò di nuovo. Quel ragazzo era strano. Aveva delle esplosioni di emozioni assurde, eppure riusciva a essere gentile e premuroso nonostante tutto. Minerva si perse nei suoi occhi, azzurri come il cielo, dove avrebbe voluto passarci il resto della sua stupida vita. Arrossì di nuovo, e stavolta Sting si accorse di ciò.
-Che ti prende ora?-
-Ecco io…- cosa le sarebbe costato raccontarglielo? In fondo lui le aveva offerto il suo aiuto. Eppure Minerva si vergognava di questo momento di debolezza.
-Ho avuto un incubo. Di nuovo. Ultimamente sono frequenti. Ma niente di che-
E si girò dall’altra parte per evitare di incrociare i suoi occhi. Sting le mise un braccio intorno alle spalle.
-Niente che non si possa risolvere no? Ultimamente anche io ne faccio. Ma alla fine sono solo sogni. Ci sarà un modo per combatterli. Quindi proponga, su-
Minerva si appoggiò a lui, senza farsi troppi problemi.
Passarono alcuni attimi, poi Minerva ruppe il silenzio.
-Sting?-
-Si?-
-Un giorno mi insegnerai a riconoscere le stelle?-
-Se questo le fa passare gli incubi… ne sarei onorato mia signora- rispose lui mostrandole uno dei suoi migliori sorrisi.
Minerva scoppiò a ridere, poi si girò e l’abbracciò. Sting rispose subito all’abbraccio, e i due rimasero così per un po’ di tempo. La ragazza prese coraggio, e fece poi la sua richiesta
-Mi faresti compagnia? Solo per stanotte, intendo…-
Ecco, glielo aveva chiesto. Chissà come avrebbe risposto, come l’avrebbe guardata…Minerva voleva sparire per aver fatto una simile richiesta.
-Beh…S-se per l-lei va bene…ci sto- 
Minerva sollevò lo sguardo, come se quella risposta fosse stata un sogno. Notò che Sting stava arrossendo e gli sorrise.
“Forse non è così assurdo” pensò mentre si incamminavano nella stanza.






Minerva si svegliò poco prima dell’alba. Era tranquilla, e sentiva di aver dormito abbastanza bene. Si ritrovò nell’abbraccio che li aveva fatti addormentare la sera prima, e sorrise. Iniziò ad accarezzare i capelli del Drago Bianco, per poi dargli un piccolo bacio sulle labbra.
Che fosse sveglio o no, a lei questo non importava. L’unica cosa che voleva era che lui le stesse accanto. Si riaddormentò nuovamente, sperando che quel momento non finisse mai.











N.d.A.
Salve minna! Sono nuova in questo fandom e volevo esordire con questa fic su una delle mie OTP
Che dire, spero vi piaccia <3 E che la Stinerva vi faccia fare tanti sogni dolciosi (?)
Alla prossima
Merty
  
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