- Sei fredda. -
- Oh, lo so. - rispose facendo spallucce.
- Vieni che ti scaldo. - la trascinò verso sé e la strinse in un abbraccio; lei inserì le mani nella felpa, sul suo petto e lo sentì rabbrividire.
- Va meglio? - le chiese guardandola dall'alto, era pallida e fredda, come sempre.
- Sei come la neve. - disse semplicemente, metre la osservava scaldarsi e riprendere un colore rosato sulle gote, lei non proferiva parola e stava con gli occhi chiusi.
Si sentì libero di continuare: - Sei bianca mozzarella - sogghignò - e stronza. -
Risero insieme.
- Le neve non è stronza. - disse lei finalmente.
- La neve è bella. - Concluse lui.
Sentì le sue labbra calde sfiorarle la fronte e in risposta lo strinse più forte.
Se lei era la neve, lui era la sua intera estate.
Nata da una giornata a scuola, di fianco alla finestra mentre fuori diluviava, avevo freddo ed è uscito questo.
Spero vi piaccia.
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