Dicono che il tempo cura tutte le ferite. E allora perché, dopo più di un anno, il mio cuore stilla ancora lacrime invisibili? Il dolore si ripresenta a ondate, mutevole, ogni volta trasformato.
Prima era semplice rimpianto. La nostalgia di te, il rimorso del tempo sprecato mentre i giorni scivolavano via, sempre più veloci. Poi è venuta la solitudine.
“Non è possibile.” Risento il tono infervorato di Peter. “Non mangia, quasi non parla, è sempre triste... Sta scivolando via. Il suo sguardo è sempre più lontano...”
“E' lontana.” Il tono di Lucy è maturo. Sta crescendo, la mia piccola, e io sono troppo distratta per accorgermene. “Il suo cuore batte in un altro universo... Accanto al ragazzo che ama.”
Peter sospira.Le voci giungono attutite dall'altra stanza, ma nonostante questo riesco quasi a vederlo mentre si sforza di assumere un tono ragionevole.
“Lucy... Lui- non- tornerà.”
Lei sospira.
“Vado a parlarle.” sbotta lui.
“No!”
“Perché?”
“Faresti solo riaffiorare il suo dolore.”
“Non può vivere nel passato!”
“Ma neanche può dimenticarlo...”
Alla fine Peter aveva ceduto, a patto che io non peggiorassi. E così avevo iniziato a fingere. Era bello, vedere il sollievo nei suoi occhi, sentire l'aria di casa finalmente più leggera. Ma, ovviamente, non potevo ingannare Lucy.
“Non sei una buona attrice, sai.” sorride nei miei ricordi. Io fisso quello sguardo sempre così sincero, puro... Non posso nasconderle l'agonia che mi si agita dentro... Il terrore di dimenticare.
Era doloroso, ma era dolce. Svegliarsi rivedendo il suo volto, addormentarsi sussurrando il suo nome... La tristezza germogliava assieme alla gioia di saperlo mio.
Ma è stato mesi fa. Prima che la verità mi precipitasse addosso.
Rivedo l'ultima volta che ho parlato a Lucy, appena tornata dall'America. Lei mi corre incontro, mi prende in disparte per raccontarmi tutta la sua incredibile avventura. Ricordo ogni parola, ogni singolo movimento delle labbra... Rivedo le sue lacrime mentre continuo a urlarle addosso nonostante Edmund mi trascini via. Risento la voce dura di Peter: “Lei non ha colpa, Susan. Ti ha solo portato la notizia. Te la stai prendendo con la persona sbagliata.” Ma io non capisco. Non c'è più nulla. Solo tenebre di questa notte senza luna. Nulla.... Tranne la consapevolezza che mi hai eclissato per una stella.
Come si sente, la luna, quando una luce più splendente la annulla? Inerme? Inutile? O forse...tradita. Senza più speranza. Esattamente come mi sento io.
Avevi ragione, Aslan, come al solito. L'avevi previsto.
Ora lo so, con assoluta certezza. Non tornerò mai più Narnia.
E' una mia scelta, e nessuno me la farà cambiare.






Nota dell'autore:
Questa fic è stata ispirata da una canzone, "Listen to your heart". E' la mia prima fic, quindi...recensiteeeeee!!
grazie!!