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Autore: ToraStrife    14/10/2014    0 recensioni
Avete presente quelle storie per bambini, piene di animali parlanti, che insegnano una morale ad ogni episodio?
Ebbene, da oggi, per due settimane, un variegato gruppo di pazzi animali vivrà storie al limite del paradossale, e cercheranno di insegnarvi qualcosa da imparare... o da evitare!
Unitevi anche voi alle storie di Mamma Koala e i suoi amici!
Genere: Comico, Parodia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Episodio 2 - Il silenzio è d'oro


Impiccheranno Geordie con una corda d'oro, è un privilegio raro, rubò sei cervi nel parco del re, vendendoli per denaro....
L'I-Pad a tutto volume stara restituendo un frastuono ritmato al quale Mamma Koala si era unita ballando come una forsennata.
- Ma cos'è questo baccano? - Si avvicino True Max, la scimmia metallara, premendo i palmi delle mani sui padiglioni.
- E' musica da discoteca, ed è inutile che ti lamenti, caro il mio fracassaro! - Rispose la Koalessa.
Ballare le piaceva, e molto, anche perché le faceva da fitness involontario, e il movimento le faceva sempre bene, specie dopo i raid alle macchinette delle merendine durante la pausa.
- E questa la chiameresti musica? - Incalzò True Max. - Non vale un'unghia di Raining Blood degli Slayers.

Poco lontano, Rina, la donnola, era impegnata in un lavoro di conteggio.
- Millecinquecento, Milleseicento...Aaargh!

La potenza dell'I-Pad, unita alle due voci battibeccanti, finivano sempre per distrarla dal calcolo, col risultato di dover ricominciare ogni volta da capo.

Intanto, qualcun altro si era unito alla discussione.
Kenzo, l'Orsetto Karateka, ma con una sbandierata passione per Modugno, si intromise imitando la voce del suo idolo.
- Nel blu, dipinto di bluuu, felice di stare lassùùù. - Intonò, mettendoci più voce che potesse, proprio per sovrastare quei due rimbambiti che non capivano nulla di musica.
- Ci mancava il melodico. - Commentò con sprezzo True Max.
- Ma neanch'io sono così vecchia per ascoltare quella roba! - Si lamentò Mamma Koala.
- Ed è meglio ascoltare quello stupro a De André? - Ribatté Kenzo.


Rina stava cominciando a sanguinare dagli occhi, tale la frustrazione.
- La volete finire? Sto cercando di fare un calcolo, qui! - Urlò in direzione dei litiganti.
Nessuno di loro, tuttavia, l'ascoltò. Anzi.

Una quarta figura si unì alla combriccola.
Cleo, la gatta siamese dalle movenze e i gusti raffinati, completa di paio di occhiali che le conferivano un aspetto altezzoso e austero.
- Cosa sentono mai le mie delicate orecchie. - Commentò gelidamente. - Non so se sia peggio questo tamburellare impazzito, la rozzezza dei gusti dello scimmiotto, o la voce da cornacchia della vecchio plantigrado!
 - E' inutile che vanti questa puzza sotto il naso, eh. - Sibilò True Max.
- Che hai da dire sulla mia voce, sentiamo! - Intimò Kenzo, offeso nell'orgoglio.
- ... Che poi chissà che musica vanterai tu! - Canzonò Mamma Koala.
Cleo si passò una zampa sulla testa, in perfetto stile da diva, e proferì la sua preferenza.
- Kim Wilde, You Keep Me Hangin On, remix del D.J. Goldie.
- E che palle, tu e la tua sofisticazione della musica anni '80. La musica è roba grezza, una bistecca al sangue! - Sbottò True Max
- Ah, beh, un'altra diavoleria modernista tutta effetti e tecnologia. - Sbuffò Kenzo.
- Vuoi mettere quella mosceria con Gabry Ponte? - Aggiunse Mamma Koala, riprendendo la sua fitness dance.

- Ottocento, Novecent..  Raah! Cent... Duecent...

Era inutile, ce la faceva più. Il pelo rossiccio della donnola era ormai completamente arruffato dalle ondate di scariche nevrastatiche che le partivano dalla testa fino ad attraversare tutto il sistema nervoso, anzi, nervosissimo.
Le zampe di Rina stavano ormai tremando come se affette da Parkinson, e ogni urlo da parte di quella bolgia era un'ulteriore scarica di adrenalina che rimbalzavano da capo a piedi.
La canzone dell'I-Pad, ormai in loop continuo da cinque o sei passaggi, stava ormai ripetendo quell'odioso ritornello.
Nell'ascoltarlo ancora una volta, però, Rina trasformò la smorfia di dolore in un sorriso.
L'ennesimo schiamazzo da parte della combriccola, infine, la convinse ad agire.


Il silenzio era finalmente tornato sulla scena. Quasi canticchiando, Rina finì finalmente di contare.
- Quattromilaeottocento, quattromilaenovecento... Cinquemila!

Annotò in fretta la cifra su un foglio di carta per non dimenticarselo, e poi osservò soddisfatta il fascio di foglietti. Poi guardò sul luogo dove ancora vi era l'I-pad spento.

Senza alzar lo sguardo vide, penzolanti, le gambe di un Koala, di una scimmia, di un orsetto e di una gatta.
Rina si sorprese a canticchiare il ritornello della canzone.

- Impiccheranno Geordie con una corda d'oro, è un privilegio raro...

Il Gufo di passaggio guardò meravigliato la scena, ed esclamò - Fatality!

Poi incrociò gli occhi della donnola, e si pentì di non aver tenuto il becco chiuso.

Mentre le zampe di un quinto animale penzolavano insieme alle altre, Rina canticchiò distrattamente il resto del ritornello.

- .... Rubò sei cervi nel parco del Re, vendendoli per denaro...

Da lì a poco passo King Tony, il mandrillo, con aria sconvolta.

- Rina, non riesco più a trovare i miei cervi! Tu ne sai qualcosa?

- No. - Disse semplicemente la donnola, nascondendo in tasca il mazzo di foglietti di filigrana.

Il pad, intanto, si riaccese, sintonizzandosi su una canzone dei Depeche Mode.

... Enjoy the silence...

  
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