Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Klaineinlove    14/10/2014    2 recensioni
Dopo la morte di sua moglie, Burt decide di tenere Kurt al sicuro. Diventa molto protettivo nei suoi confronti facendolo studiare a casa e permettendogli raramente di uscire. Con il tempo Kurt cresce restando all'oscuro della realtà che lo circonda.
Le cose cominceranno a cambiare quando Blaine Anderson entrerà lentamente nella sua vita.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Kurt era stato letteralmente trascinato via da casa Berry e ficcato nell'auto di Santana, la nuova arrivata nel gruppo.

Una volta in macchina, Kurt aveva cominciato ad andare in panico.

“Il mio papà mi telefonerà e forse telefonerà anche ai tuoi papà, Rachel! Non posso. Io non posso uscire”

“Kurt devi vivere un po' insomma. Sta tranquillo, chiamalo tu e dagli la buona notte, ho detto ai miei papà di coprirci”

Kurt compose il numero di suo padre con mani tremanti. Oh si stava per cacciare in guai grossi.

“Papà? Oh ciao, si tutto bene. Volevo dirti che sto andando a dormire”

Kurt guardò i segnali che Rachel gli stava mandando “uhm sì, Rachel ha mal di testa e noi..sì adesso dormiamo. Notte” Kurt staccò il telefono e sospirò

“Finirò nei guai”

“Mio dio è peggio di come me lo avete descritto!” urlò Santana dal posto di guida.

“Che ne dite di ubriacarlo?”

“Santana lascialo in pace!” urlò Tina.

Quando arrivano fuori dal locale, ci vollero venti minuti per far uscire Kurt dalla macchina e il ragazzo quasi si mise a piangere quando gli dissero che avrebbe finto di essere maggiorenne con un documento falso.

“Ho bisogno di vomitare!” urlò prima di entrare. L'ansia era veramente tanta e lui non era capace di reggerla. Non aveva mai mentito a suo padre e tanto meno non si era mai allontanato così tanto da casa. Voleva tornare indietro e infilarsi sotto le coperte della sua cameretta, protetto da quelle mura che per anni lo avevano tenuto al sicuro. Queste novità lo spaventavano.

Alla fine Mercedes lo convinse ad entrare tenendosi per mano, ma una volta dentro fu peggio.

C'erano coppie che ballavano, si strusciavano e baciavano ovunque.

“Troviamo un posto più tranquillo” propose Tina

“Tranquille ragazze, seguite zia snix che ha prenotato un tavolo solo per noi”

Le ragazze camminavano passando in mezzo alle altre persone che ballavano.

“Uno mi ha toccato il sedere!” urlò Rachel con uno sguardo arrabbiato rivolto alle persone cercando di capire chi le aveva dato un pizzicotto.

“Vi prego, andiamo via!” mormorò Kurt sperando che le amiche lo ascoltassero. Invece si sedettero tutte sui divanetti e ordinarono da bere

“Rilassati Kurt, goditi la serata” cercò di consolarlo Mercedes

“Godermi? Sono stato trascinato qui e mio padre non lo sa. Non so cos'è questo posto e non mi piace. C'è troppa gente!”

Tieni” si intromise Santana “Assaggia” disse passandogli un drink

“Non mi piace il colore. Non è acqua e nemmeno Coca-Cola”

la ragazza roteò gli occhi. “Sei una noia! Andiamo a ballare!”

Tutte si alzarono, tranne Kurt e nemmeno ci provarono ad insistere, sapevano che sarebbe rimasto seduto sul divano per tutta la serata.

Kurt guardò il suo orologio, era già mezzanotte e lui non stava dormendo. Era stanco e aveva mal di testa a causa della musica alta.

Rimase nell'angolo del divano aspettando le amiche che ritornassero dalla pista. Le ragazze erano troppo prese a ballare e Kurt aveva intenzione di andare via.

Si alzò dal suo posto e uscì fuori.

“Mi scusi signore, può chiamarmi un taxi?” chiese Kurt al bodyguard del locale. Quest'ultimo lo guardò senza rispondergli e Kurt pensò che non fosse un tipo a cui piaceva chiacchierare. Si guardò intorno fino a quando due ragazzi non si accostarono a lui.

“Vuoi divertirti ragazzino?” disse uno dei due ridendo e spalleggiando con l'amico.

“Non rispondi? Dai mostrami quella bella lingua”

Kurt abbassò la testa “Scusatemi, non parlo con gli sconosciuti”

L'altro ragazzo rise “Ma quanti anni hai? Sei un bambino? Dai che hai un bel sedere”

“Lasciatelo andare” disse una terza voce poco lontana da loro.

“Volevamo solo divertirci ma questo moccioso sembra che abbia qualche problema mentale”

I due ragazzi si allontanarono e l'altro invece si avvicinò a Kurt.

“Hai bisogno di un taxi?”

Kurt non alzò la testa e non vide il volto del ragazzo che lo stava aiutando “Sì grazie”

Dopo una telefonata, un taxi arrivò che riportò Kurt a casa.

**

 

Alle due di notte, Kurt sentì Rachel piangere in cucina con i suoi papà.

Per Kurt fu strano vedere che Rachel viveva con due uomini e senza una mamma ma lei gli aveva spiegato che se gli uomini si piacevano tra di loro, potevano formare anche loro una famiglia.

Kurt uscì dal suo letto per raggiungere la cucina, dove la voce di Rachel era sempre più forte.

”Tu non capisci papà! Era con noi, era seduto lì. Dove possiamo cercarlo? Abbiamo chiesto informazioni a chiunque. Papà aiutami ti prego”

Kurt si coprì gli occhi con un braccio a causa della luce

“Rachel, stai male?”

I due uomini e la ragazza si voltarono urlando il nome di Kurt

“Ma sei impazzito? Come hai fatto ad arrivare qui?” urlò l'amica in lacrime stringendo il suo amico.

“Ho preso un taxi. Te l'ho detto che non potevo stare sveglio troppo tempo. Perché piangi?”

“Perché sei un idiota! Con chi sei andato? Ti abbiamo cercato ovunque, stavamo per chiamare la polizia. Sei un irresponsabile Kurt!”

“Non chiamarmi idiota!” urlò Kurt

“Invece lo sei. Sei andato via senza avvisarmi e hai fatto preoccupare le tue amiche. Non ci si comporta così. Tuo padre fa bene a tenerti chiuso in camera”

Il labbro di Kurt cominciò a tremare cercò di trattenere le lacrime ma non ci riuscì

“Voglio tornare a casa” disse con decisione

“Ragazzo, è tardi. Dormi e domani mattina ti riportiamo a casa” disse uno dei due papà

“No. Voglio andare a casa. Adesso. Posso telefonare a mio padre?”

 

Fu inutile cercare di convincere Kurt. Alla fine dovettero svegliare Burt facendolo spaventare e l'uomo corse a riprendersi il figlio. Kurt non gli disse che erano andati in un locale, aveva solo accennato ad un litigio.

Il ragazzo tornò in camera sua e si nascose sotto le coperte. Non gli interessava fare pace con lei, perché lo aveva trattato male.

Il giorno successivo fu inutile cercare di storcere qualche parola dalla bocca di Kurt, sapeva che, se solo avesse iniziato a parlare, avrebbe detto tutta la verità e così si sarebbe giocato anche i suoi miseri pigiama party.

 

Dopo aver fatto le sue lezioni, Kurt stava per andare a sistemare la sua camera quando sentì la porta suonare.

Rachel era venuta per delle scuse e i due si chiusero in camera per parlare.

“Mi dispiace per come mi sono comportata ieri. Mi sono spaventata tantissimo non vedendoti e tu sei andato via poteva succederti di tutto. Kurt questo non si fa!”

“Mi dispiace. Era tardi. Ora ho capito, scusami”

Per fortuna la ragazza subito sorrise e i due iniziarono a chiacchierare come sempre.

“Vorrei chiedere a Finn di uscire” disse Rachel mostrando la foto di Finn dal profilo Facebook. Stavano usando il cellulare di Rachel, il computer di Kurt era solo per studiare.

“E' molto carino” disse Kurt guardando la foto.

“Stai arrossendo?” chiese Rachel, fissano l'amico. “Non ci credo, stai arrossendo”

Kurt saltò per nascondere la testa sotto al cuscino “Lasciami in pace” borbottò

La ragazza rise “Dai Kurt, magari chissà un giorno troviamo un ragazzo carino anche per te”

Kurt scosse le spalle“Non lo so. Non so nemmeno dare un bacio. Ho visto nei film, sembra difficile. E poi papà non mi fa uscire...”

Rachel non rispose perché non sapeva cosa dire, così si limitò ad abbracciare l'amico.

**

 

Blaine Anderson era uno studente del Mckinley, era all'ultimo anno. Non aveva molti amici e sapeva come farsi dei nemici. Questo perché era un tipo molto schietto, diceva sempre la verità anche se a volte questa faceva male. Non ricordava le volte che aveva offeso gli orribili vestiti di Rachel Berry o rispondere a tono alle stranezze di Brittany.

Ma Blaine non era un ragazzo cattivo, ma a volte era come se odiasse il mondo.

“Blaine Anderson, potresti aiutarmi con i compiti di biologia?”

Il ragazzo non alzò gli occhi dal suo libro “Perché?”

“Ho delle carenze e non posso permettermi di prendere un voto al di sotto di una A+”

“Ho altro da fare” disse voltando pagina.

“Ti pagherò”

Blaine alzò lo sguardo “quando ci vediamo?”

 

 

 

**

Rachel aveva chiesto a Blaine di andare a casa sua per le ripetizioni dopo cena.

Inoltre Rachel aveva chiesto a Burt se lei e Kurt potevano avere un altro dei loro pigiama Party. Burt era piuttosto contrariato visto l'accaduto dell'ultima sera, ma poi Kurt era così speranzoso che lo lasciò andare.

Quando Blaine arrivò a casa Berry, Kurt era già lì in pigiama ignaro di tutto. Dopo aver messo a posto i suoi abiti, stava scegliendo un film da Disney per la serata. Di certo non negava che aveva già sonno, di solito il padre lo lasciava andare a dormire davvero presto, quindi non era ancora abituato agli orari dei pigiama party.

“Vieni Blaine, andiamo in camera” Quando la porta si aprì Rachel e Blaine entrarono e Kurt li fissò.

“Oh dimenticavo!” canticchiò Rachel in modo teatrale “Kurt lui è Blaine. Blaine lui è il mio amico Kurt”

Kurt si alzò dal suo posto lisciandosi i pantaloni del pigiama “Buonasera” borbottò con le guance arrossate.

“Blaine resta qui, prendo i libri e qualche stuzzichino” Con un veloce saluto la ragazza uscì dalla stanza lasciando i due da soli.

Blaine girò intorno alla stanza fissando i tremendi colori di quelle pareti

“Vai al Mckinley?” chiese Blaine per rompere quel silenzio imbarazzante. Kurt lo stava fissando con occhi spalancati manco avesse visto un assassino.

“Come?”

“La scuola. Il Mckinley vieni anche tu lì? Non ti ho mai visto”

“Oh no no. Io non vado a scuola. Studio a casa. Mio papà preferisce così”

Blaine alzò un sopracciglio “Da quanto sei amico di quella pazza?” Blaine indicò la porta dove Rachel era uscita.

“Lei non è pazza!” la difese subito Kurt “E' la mia migliore amica”

Blaine alzò le mani in segno di resta “Non volevo offenderla, stavo scherzando”

Kurt mise il broncio e tornò a scegliere i DVD

“Cosa cerchi?” Blaine provò un secondo approccio.

“Sto scegliendo un film da vedere questa sera. E' il nostro pigiama party”

“Scegli Mulan. E' una tipa cazzuta, mi piace” suggerì Blaine.

“A me piace La Bella e la Bestia. E' una fantastica storia d'amore”

“Cosa c'è di bello di innamorarsi della bestia?” domandò curioso Blaine sedendosi accanto a Kurt.

“A Belle non interessa come è fatto la bestia. Non gli importa del suo aspetto fisico. Sa che quell'animale ha un gran cuore.”

Blaine annuì al ragionamento del ragazzo “Hai ragione, non bisogna giudicare dall'apparenza. Chiedo scusa”

Kurt alzò un sopracciglio non comprendendo le scuse, ma non ci pensò molto. Fece una scrollata di spalle e sistemò il cd accanto al lettore dvd.

“Allora...come conosci Rachel?”

“Me l'ha presentata il mio papà quando ha scoperto che vivevamo vicini. Lei mi ha fatto conoscere Brittany, Mercedes e Tina. Sono altre sue amiche, le voglio bene”

Blaine continuava a fissare in modo strano Kurt. Era un ragazzo insolito.

“E cosa fai nel tempo libero? Dove vai di bello?”

A queste domande Kurt arrossì e Blaine lo notò

“Io non esco quasi mai. Cioè proprio mai. A mio padre non piace. Ha paura che possa succedermi qualcosa, quindi o vado con lui al mercato o resto a casa a leggere. Oh ma leggo tanti libri però! E..Aspetta! Una volta sono stato al Centro Commerciale, lo conosci? E' un posto grandissimo ed ero con Rachel e le altre amiche, ci siamo divertiti tantissimo. Ma poi un ragazzo mi ha detto una cosa e papà si è arrabbiato”

“Cosa ti ha detto?”

“Mi dispiace. Non posso ripeterla”

Fu in quel momento che Blaine lo guardò bene in viso rendendosi conto di aver già visto quel ragazzo.

“Ma aspetta. Io ti conosco! Eri in quel locale fuori da Lima! Ti ho chiamato un taxi!”

Kurt cercò di metabolizzare la frase “Mi dispiace, ma non ho guardato nessuno in faccia. Ma ricordo che qualcuno ha chiamato un taxi per me. Ti ringrazio tanto.”

La porta si aprì e Rachel tornò sorridente “Scusatemi, ma papà aveva bisogno di me. Kurt mi faccio aiutare da Blaine e poi guardiamo il film, va bene? Oh Blaine vuoi restare anche tu?”

Blaine batté le palpebre “I tuoi papà ti lasciano stare con due uomini in camera?”

“Sono in camera con due gay, di cosa si dovrebbero lamentare?”

 

Dopo aver studiato i ragazzi misero il film ma Blaine non faceva altro che pensare alle parole di Rachel, al fatto che quel ragazzo accanto a lui, che adesso gli stava sbavando su una spalla perché si era addormentato, era anch'egli gay.

Blaine difficilmente a Lima incontrava ragazzi che erano dichiarati, a meno che non andava allo Scaldals, lì era tutt'altra cosa.

 

“Rachel io dovrei andare e il tuo amico mi sta sbavando sul maglione”

La ragazza si alzò dal letto “Aiutami a sistemarlo, si addormenta sempre prima della fine del film”

Approfittando che Kurt stesse dormendo, Blaine pensò di fare qualche domanda a Rachel.

“Mi sembra... mi sembra un po' strano” Blaine cercò di essere discreto

Rachel alzò le spalle dopo aver rimboccato le coperte al suo amico.

“Non esce mai di casa, praticamente non conosce nulla del mondo esterno, ha solo me come sua amica.”

“E perché?”

“I miei papà mi hanno detto che suo padre, Burt, ha perso la moglie anni fa, e lui è diventato iperprotettivo nei confronti del figlio. Kurt ci sta rimettendo perché ovviamente non sa nemmeno come collegare una connessione internet!”

Blaine si allontanò un po' dalla ragazza, quando cominciava a innervosirsi Blaine teneva il timore che potesse esplodere.

“Capito. Ma rilassati, sembra che ti esca del fumo dalle orecchie”

La ragazza mise il broncio “Sono preoccupata per il mio amico”

“Come vuoi. Ma non atteggiarti così con Finn Hudson o non lo conquisterai mai”

Rachel arrossì Che ne sai tu di-è stata Santana vero?”

Il ragazzo sbuffò “Rach...si vede a metri di distanza. Ora vado via. Salutami il tuo amichetto strambo”

Blaine non ascoltò il saluto di Rachel, uscì via camminando per la strada buia illuminata solo in parte dalla luce del portico di casa Berry.

Diede un ultimo sguardo alla finestra della camera di Rachel, dove Kurt stava dormendo e poi andò via.

Per tutta la notte, Blaine rimase a pensare a quel ragazzo e che forse, avrebbe trovato una scusa per rivederlo.


Continua....

Nel prossimo capitolo avremo una scena dove i nostri Klaine saranno da soli e inizierà questa sorta di "amicizia" 
Grazie a Zurry per aver betato!  

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Klaineinlove