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Autore: BELIEBER_G    14/10/2014    0 recensioni
Ciao a tutti! Sono Giulia, e questa è la mia prima FF, buona lettura; spero vi piaccia.
La storia è a capitoli, che poi sono due parti, parla di una ragazza di nome Alessia, con le sue insicurezze ma che grazie ai suoi amici, la faranno distrarre. Come tante, ha un idolo che conosce attraverso la TV, fa la sua promessa: di essergli sempre fedele.
Poi succederanno degli eventi emozionanti, tristi, comici, e ovviamente romantici.
Con questa storia, vi farò sentire veramente le emozioni che ci sono dentro.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I nostri amici vennero subito, e passammo un pomeriggio insieme. Erano tutti felici per me ed Elena. 
Verso le 20:00, mia madre annunciò che la cena era quasi pronta, li diressi in sala da pranzo. 
Suonò il campanello, era mio padre che tornava dal lavoro; andai ad aprire. 
“Hey papà!” 
“Ciao, Alessia. Com'è andata la tua giornata?” 
“Benissimo. Non dimenticherò mai, quello che ho vissuto insieme ad Elena.”
Mi sorrise. Entrò e si diresse nel suo ufficio, vicino c'era la sala da pranzo, lui sentì delle chiacchiere fragorose, si affacciò e i miei amici lo salutarono raggianti. 
“Oh buonasera ragazzi! Tutti qui per una cena?”
“Sì! Alessia ci ha invitati.” Disse Marissa. 
“Buona cena, allora.” 
E andò in cucina insieme a me. 
“Allora, che cucinate di buono?” 
“Fuori di qui, vai dagli altri! Non ti sveleremo nulla, diciamo che è... Una cena a sorpresa! Vai, adesso!” Rispose Vanessa scherzando. 
“Okay, okay! Hey non mi spingere! Me ne vado, va bene!” 
Risi e lei esclamò:"Mi dispiace!" E rise. 
Che scema che era la mia migliore amica, pensai. 
Tornai in sala da pranzo ed esclamai abbattuta ma anche divertita:"Mi ha mandata via dalla cucina, pare proprio che sia una sorpresa la cena..." 
Risero. 
Mio padre intanto, domandò ancora in cucina:"Scusami cara, ma noi dove mangiamo?" 
“Qui in cucina. Non voglio dare fastidio ai ragazzi... Va bene per te?” 
“Sì. Così me ne vado a mangiare in ufficio, devo fare ancora qualche lavoretto.” 
“Ma no... Mangia con me. Vuoi lasciarmi proprio sola soletta? Non ci sei per tutta la giornata…”
“E va bene, resto. Hai ragione, scusami.”
Sorrise. 
“Scusatemi... Non vorrei interrompere le vostre coccole... Ma qui penso che sia pronto.” Disse Vanessa. 
“Oh sì certo. Bene, prepara i piatti, perché la pasta è pronta!” Annunciò mia madre. 
Lei annuì. Portò in sala da pranzo, i primi piatti. Si stava impiccando a portarli alla meta senza farli cadere per terra. 
Christian si alzò da tavola e volò da lei, l'aiutò con gentilezza. 
“Oh grazie, Christian.  Attenzione! Prima che iniziate a mangiare, c'è anche un po' della mia cucina, eh sì... Ho aiutato la mamma di Alessia! Buona cena.” 
“Sicura che possiamo stare tutti tranquilli? Non è che, ci hai messo del veleno o roba scaduta?” Disse sarcastica Marissa. 
“Hey! Grazie eh!” Disse Vanessa facendo la finta offesa. 
“Qualunque cosa succeda, dite da parte mia ed Elena, ancora una volta che amiamo Justin.“ Scherzai. 
Oh, però lo amavo sul serio. 
Risero.
“L'ho assaggiata e non è successo niente, è tutto a posto!” Disse Elena. 
“Allora siamo al sicuro...!” Esclamò sollevato Enrico. 
“Magari un po' di roba scaduta, dovevo metterla. Grazie per aver gradito la mia cucina. Ma lo sapete che così offendete anche la mamma di Alessia?” Disse Vanessa. 
“Noi scherziamo, Vanessa. Evidentemente non sai cogliere il sarcasmo.” La stuzzicò Marissa. 
“Okay! Vi perdono. Ma che non accada mai più. Quando cucinerò di nuovo, non dovrete fiatare, anche se farà schifo. Promesso?” 
Promisero con una risatina; lei ci ringraziò soddisfatta. 
Dopo la cena, alcuni si misero in salotto a parlare, scherzare... Eccetera. 
“Hey Marissa... Sai dov'è Elena?” Chiesi. 
“Non lo so. Un momento fa stava qui con noi…”
“Ah. Vado a cercarla.” Risposi. 
“Non sarà mica scappata, starà qui da qualche parte.” 
“Lo so, però mi sto preoccupando.” 
“Tranquilla... Ma se vuoi, vai pure.” 
Le sorrisi e annuii. Prima però, andai a buttare la spazzatura fuori. Uscii e avvistai Elena e Christian che stavano parlando, o almeno Elena si sforzava di dirgli qualcosa. Sembrava impacciata. 
Decisi di nascondermi dietro un albero del mio giardino, non un granché grande. 
Non capivo, ma perché erano usciti da casa? Cercai di ascoltare quello che dicevano, senza volerlo si intende. 
Elena balbettava un po', e faceva fatica a trovare le parole giuste. 
“Elena... Perché mi hai portato qui?” Disse Christian. 
“Io ehm... Come posso…”
“Stai bene?” 
“Credo di sì. Okay, fatti coraggio, Elena.”
Lui la guardò torvo e preoccupato. Credo che pensasse che lei fosse pazza, insomma se non c'era un motivo, per averlo trascinato in giardino con gentilezza... 
Cominciò a sussurrare qualcosa, mi sa che si stava preparando un discorso a mente. 
“Sì, sono pronta.” Disse decisa. 
“Eh?” 
Lei lo fissò. 
“Christian... Io so che siamo amici da moltissimo tempo…”
“E...?” 
“Non mi interrompere; fammi finire, per favore.” 
“Okay, fai pure.” 
“Siamo amici da molto, molto tempo, direi... E io... Ho cominciato a volerti bene in un modo un po' diverso, è da un po' che... Provo dei sentimenti per te, sì mi piaci. Oddio, ce l'ho fatta.” Esclamò sollevata. 
Era partita bene, e le era uscito quello che voleva dire con naturalezza. 
Io spalancai gli occhi e la bocca, aspettai la risposta di Christian. 
La fissò sorpreso, e dopo un minuto, esclamò:"Cosa?" Era piuttosto confuso. 
“Non dovevo dirtelo, scusami. Lo sapevo che era ancora presto!” 
Si voltò di scatto e corse verso casa. Christian però, la raggiunse e le prese un braccio. 
“Aspetta, aspetta... Fermati un attimo!” 
“Cosa c'è? Magari tu non... Ricambi.” 
Stava piangendo come una fontana. 
“Da quanto tempo... Ti piaccio?”
“Un mese fa... Oh, ma chi vogliamo prendere in giro? Da quando ci siamo conosciuti! O almeno quando siamo cresciuti un po'.”
“In che senso?”
“Mi sei piaciuto dall'ultimo anno delle medie.” 
“Oh. Be'... Ma tu... Elena non so cosa dire.” 
“Ho capito. Sai cosa? Sembra così strano e ridicolo adesso. Mi sento una perfetta idiota, io lo sapevo che tu non ricambiavi i miei sentimenti. Be' almeno ci ho provato.” 
Si girò e andò via. 
“E' solo che mi hai preso alla sprovvista, Elena! Che cosa posso fare io? Mi dispiace.” 
Non si girò, neanche voleva ascoltarlo. Solo ricominciarono a scorrere veloci le lacrime. 
Mi avvicinai a lei, facendo finta di aver appena buttato la spazzatura. Ero così affranta per lei. 
“Hey Elena. Che cos'hai fatto?” Chiesi. 
“Oh, niente.” 
“Niente? Sei sicura, tesoro?”
“Sì, al cento per cento. Sto bene, grazie.” 
“Okay, però fammi un sorriso, non essere cupa.”
“Certo. Solo che stasera il vento è un pochino forte…”
Le sorrisi. 
Entrammo e i miei amici stavano facendo un torneo a carte, stavano giocando a Uno. 
“Volete aggiungervi?” Chiese Vanessa. 
“Hey ma dove eravate finite?” Aggiunse Marissa. 
“Stavamo fuori... Sì, giochiamo anche noi.” Dissi. 
Accarezzai la spalla di Elena e le sussurrai:"Andrà tutto bene." 
Mi aveva capita e mi sorrise. 
Dopo le carte, decidemmo di vedere un film Horror: The Ring. 
Ci accomodammo tutti sul divano e alcuni per terra. 
Io mi stringevo a Vanessa, e mi coprii con il cuscino. Okay, magari mi metteva un po' di paura quel film. 
Dopo il film si erano fatte le 23:45. 
Christian e Elena si erano evitati per tutta la serata. 
Si prepararono per andare a casa, mio padre li accompagnò tutti. 
Ero tentata di parlare con Christian, ma forse non mi dovevo intromettere. Mi dispiaceva però, vedere Elena triste. Le continuai a ripetere che tutto si sarebbe sistemato, e che io ero con lei. 
“Lo spero. Grazie, Alessia.” 
Le sorrisi.  
Andai a dormire. 
  
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