Kiss Of Night


 

Un rumore svegliò Emma nel bel mezzo della notte, si alzò di soprassalto e si diresse verso la finestra. Sorrise. C’era Hook che la guardava con un bellissimo sorriso stampato in faccia.
Aprì la finestra « Cosa ci fai qui? » disse Emma sorridendo.
«Volevo vederti. Su esci, facciamo quattro passi.»
« Ma lo sai che ore sono? »
« No e tu? » disse Hook sarcastico. Emma non aveva proprio idea di che ora fosse. Forse l’una di notte? Si voltò a guardare l’orologio sul comodino accanto al suo letto e lesse che erano le 3.45 di mattina.  « Sono  le quattro meno un quarto Hook! Dovresti dormire a quest’ora! » Ma sapeva benissimo che nemmeno lui era riuscito a prendere sonno quella notte. Non dopo ciò che si erano detti quella sera. Quando lei gli aveva detto di non voler perderlo e la sua rassicurazione che non l’avrebbe mai perso perché è bravo a sopravvivere. E il bacio. Quel bacio. Lo stomaco di Emma si contrasse al solo pensiero. Tutto quello che voleva fare ora, era uscire di casa e baciarlo! « Non riesco a dormire Swan. Esci o no? » disse sorridendo.
« Il tempo che mi cambio ed esco Captain Hook. » ed entrambi sorrisero.
Emma si cambiò velocemente e uscì di casa senza far molto rumore, preoccupata appena i suoi genitori si svegliassero.  Hook andò in contro ad Emma e la baciò…  un bacio profondo e pieno d’amore. Sentì Hook sorridere a contatto delle sue labbra.
« Perché sorridi? » disse Emma quando si lasciarono ma continuando a tenersi per mano.
« Sono solo felice, Swan. » sorrise.
« Benvenuto nel club. » non era felice, ma super felice.  Provava per Hook qualcosa che mai prima d’allora aveva mai provato. Quando era insieme a Neal lo aveva amato e profondamente anche, ma nulla in confronto a ciò che provava per Hook. E voleva dirglielo, voleva digli quando lo amasse ma aveva paura – non paura di non essere ricambiata, perché sapeva che anche lui provava amore per lei – ma paura che nell’esatto istante in cui lo avrebbe detto  qualcosa lo porterebbe via da lei… in fin dei conti aveva ancora paura di perderlo. Ma doveva dirglielo, lui doveva saperlo. « Ti devo dire una cosa. » abbassò lo sguardo.
« Perché quello sguardo? » disse Hook preoccupato.            
« So che per tanto tempo ti ho respinto, ma… non perché a te non ci tenessi, perché ci tengo tantissimo ma per paura e lo sai. Il fatto è che se non ti dico questa cosa arriverò a chiudermi di nuovo e a non dirtela più ed io ho bisogno di dirtela, tu devi saperlo. – fece per interromperla ma lei gli posò un dito sulle labbra. –  Hook… io ti amo! » lacrime iniziarono a rigare il volto di Emma, gli occhi di Hook diventarono lucidi come dei cristalli di ghiaccio. Non aprì bocca, rimase li a guardarla con gli occhi spalancati.
« Ti prego, dimmi qualco…» non riuscì a terminare la frase che la baciò, un bacio diverso da quello di prima, questo era pieno di amore, un amore forte, un amore  che significava tutto. E lui per Emma era il suo Tutto! «Swan… - con le labbra ancora appoggiate alle sue – Io vi amo più di quanto possiate immaginare. » Emma sorrise e lo abbracciò. Lui ricambiò e le accarezzò la guancia con la mano.
« Andiamo nel mio appartamento, Swan? Dovrei fare una cosa. –  Il cuore di Emma iniziò a battere all’impazzata. – mi si è scaricato questo congegno e dovrei metterlo sottocarica. » Uscì dalla tasca il suo cellulare ed Emma rise di gusto, senza fermarsi, Hook la guardava divertito.
« Si chiama cellulare – lo baciò – su andiamo! » e insieme si diressero da Granny.