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Autore: hell is just a sauna    14/10/2014    4 recensioni
Gli tirai uno schiaffo sulla guancia e lui mi guardò spalancando gli occhi.
"Questo è perchè me l'hai tenuto nascosto"-dissi con decisione.
"Ma che cazz.."-e senza farlo finire di parlare lo tirai per la maglia, avvicinandolo a me e dandogli un bacio, che lui ricambiò soltanto dopo qualche secondo, mordendomi il labbro.
Mi mise una mano fra i capelli cercando di avvicinarmi di più a lui per approfondire il bacio, che durò fino a quando non restammo senza fiato.
"Questo invece"-gli dissi soffiandogli sulle labbra-"è perchè sono orgogliosa di te".
Lui mi guardò sorridendo. "Lo sai che mi piace questo tuo modo di dire le cose?"-disse-"soprattutto il secondo punto"-aggiunse poi con un'occhiatina maliziosa, mordendosi il labbro 'innocentemente'.
La sua finta innocenza era la cosa più erotica che avessi mai visto.
"Dio Tony, così mi farai morire"-pensai.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tony Perry, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Black Holes and Revelations.





San Diego, 2006
 
 
Stavo fissando lo schermo del computer, tentando per la centesima volta di fare il punto della situazione visto che avevo scelto,finalmente,l'Università che avrei frequentato appena finito l'ultimo fatidico anno di scuole superiori.
Proprio in quel momento,sentii il suono del campanello della mia porta.
Aggrottai le sopracciglia, in quel momento non stavo aspettando nessuno; i miei genitori non erano in casa ed Ellen, la mia migliore amica, era partita per l'Inghilterra per andare a trovare i suoi nonni.
Appoggiai il mio portatile sul tavolino in vetro davanti a me per poi alzarmi di controvoglia dal divano, senza nemmeno mettere le ciabatte che,probabilmente, erano finite proprio sotto di esso.
Camminai verso l'entrata rabbrividendo per colpa del pavimento freddo e, arrivata alla porta, guardai chi aveva suonato attraverso lo spioncino.
Persi due battiti quando vidi che era Tony.
Girai la chiave aprendo la porta e me lo ritrovai davanti; l'aria era leggermente fredda fuori,essendo quasi ottobre.
Stava aspettando davanti alla porta,con le mani nelle tasche,mentre stava fissando il tappetino, mordicchiandosi le labbra.
Sembrava leggermente nervoso e distratto, come se avesse qualcosa in testa che lo tormentava.
Quando si accorse che gli avevo aperto, alzò la testa passandosi una mano fra i capelli, facendo spazio ad un bellissimo sorriso sul suo volto.
Avrei passato la mia vita a vederlo sorridere, quando lo vedevo era come se il mondo introno si fermasse: qualsiasi cosa era priva d'interesse vicino a lui.
"Ciao Tony"-dissi poi guardandolo negli occhi, con un piccolo sorriso.
Lui annullò la distanza fra di noi abbracciandomi, stringendomi forte  fra le sue braccia come se fossi qualcosa di prezioso.
In quel modo mi sarei sciolta nel giro di un minuto.
"Sono felice di vederti,Evan"-disse  poi dandomi un bacio sulla guancia.
Mi staccai di controvoglia dall'abbraccio,spostandomi da un lato della porta,invitandolo così ad entrare in casa.
Quando chiusi la porta, me lo ritrovai davanti dopo che ebbe posato la giacca. 
Era alto una decina buona di centimetri in più di me.
"Avresti potuto avvisarmi che saresti passato.."-dissi abbassando lo sguardo, finendo a guardare il pavimento.
Sembravo letteralmente una barbona; la treccia che tenevo su una spalla era totalmente disfatta e indossavo una vecchia tuta di mio padre che usavo per stare in casa. Non ero sicuramente il ritratto della bellezza.
Tony comunque sembrava non preoccuparsi di come fossi vestita.
Si avvicinò a me, con due dita mi obbligò ad alzare lo sguardo e mi diede un bacio sulla punta del naso.
"Non era in programma,infatti.."-disse poi,accarezzandomi lentamente una guancia con il pollice-"le prove con la band sono finite decisamente prima e mi sono ricordato che eri sola a casa, quindi ho pensato di venire qui..."-mi cinse un fianco con una mano.
Passai le miei mani dietro il suo collo attirandolo a me, alzandomi sulle punte.
 "Però se vuoi me ne vado.."
Mi guardò negli occhi. "Non provarci nemmeno"- gli sussurai sulle labbra.
Lo guardai mentre mi dava un piccolo bacio a stampo sulle labbra, e poi un altro e poi un altro ancora.
Alcune volte arrivavo a pensare che la dolcezza di Tony non avesse limiti..già, ma ormai io lo conoscevo.
Ovviamente era un bravissimo ragazzo: solare, comprensivo dolce e tutto quello che vuoi se aveva confindenza, ma a causa della corazza che si era costruito addosso agli sconosciuti risultava freddo e delle volte addirittura maleducato.
L'avevo conosciuto grazie ad Jaime,il mio migliore amico, visto che suonavano nella stessa band. L'avevo notato subito proprio per il suo carattere e quando Jaime me lo presentò, lo odiai per il suo modo arrogante di rispondere...ma poi lo conobbi meglio e mi innamorai di lui.
 



 
Ero seduta sul divano con la sua testa appoggiata sul mio seno e le sue braccia attorno alla mia vita quando iniziai a parlare per dargli la notizia.
 "Sai..credo di aver finalmente deciso...voglio fare medicina il prossimo anno..!"-dissi tutto d'un fiato.
Lui non rispose,come se non mi avesse sentito.
Gli diedi un piccolo pizzicotto sul fianco e lui girò il viso verso di me,guardandomi con aria persa.
 Lì mi accorsi che c'era qualcosa che non andava e che forse non mi aveva sentito sul serio.
"Sei sicuro che sia tutto a posto,Turtle?"-gli chiesi mentre gli accarezzavo dolcemente  i capelli.
"Si, certo"-disse frettolosamente girando la testa verso il televisore acceso,come se stesse cercando di sviare il discorso.
Assottigliai gli occhi, guardandolo e togliendo la mano dai suoi capelli per dargli uno schiaffetto sul braccio pieno di tatuaggi,che era lasciato scoperto dalla maglia a maniche corte.
Lui continuava a scrutarmi con quei suoi grandi occhioni color cioccolato, arricciando di tanto in tanto la bocca, mettendo i evidenza i due piercing che aveva sotto il labbro inferiore.
"Cesar Antonio Perry Soto, sei un pessimo bugiardo"-lo 'sgridai',ma poi addolcii subito il tono della mia voce vedendo gli occhi da cucciolo che mi aveva fatto-"Tony, lo sai che se c'è qualche problema con me puoi parlarne.."
Lui mi guardò e poi sospirò. "Prometti di non arrabbiarti con me?"
"Prometto solennemente che non mi arrabbierò con te"-dissi mettendomi la mano destra sul cuore, in modo teatrale.
Lui prese coraggio e parlò.
"Beh..è qualche mese che ho cambiato band.."-disse lui.
"Cosa?Hai lasciato i Trigger My Nightmare?!"-sbottai io all'improvviso. Tutto d'un tratto aveva cambiato band e non mi aveva detto  nulla?
Mandai letteralmente a puttane la mia promessa in..2 secondi: ero incazzata nera.
Cercai di allontanarmi leggermente da lui, ma mi prese per un braccio costringendomi a stare ferma. Mi ritrovai sotto di lui.
"Ascoltami"-mi disse-"avrei tanto voluto parlartene ma Mike e Victor mi hanno detto di non dirlo a nessuno e.."-"Mike e Victor?!"-urlai poi-"Malezione Evan, fammi finire di parlare!"-disse lui e poi sfoggiando un luminoso sorriso,continuò a parlare-"hanno fondato una nuova band ed io ed Jaime ci siamo aggiunti, ora siamo i Pierce The Veil. E' una cosa seria questa: potremmo viaggiare,farci conoscere e  diventare famosi sul serio!E oltretutto fra qualche settimana suoneremo insieme ai Bring Me The Horizon!"
Restai a guardarlo per tutto il suo discorso senza battere ciglio,cercando di calmare la mia rabbia che si era trasformata in terrore da una parte ero felice che lui potesse realizzare il suo sogno, ma dall'altra avevo paura. Mi avrebbe lasciato?Avrebbe conosciuto altre ragazze più interessanti di me?Si sarebbe innamorato di qualcun'altra?
Non avevo dubbi che sarebbero diventati  famosi; Tony era davvero molto bravo a suonare la chitarra,era una passione che portava avanti da molto tempo, che lo aveva aiutato nei momenti difficili...e poi anche gli altri erano molto bravi.
Sentii una morsa dal cuore, come se qualcosa lo trattenesse dal continuare a battere.
Gli tirai uno schiaffo sulla guancia e lui mi guardò spalancando gli occhi.
"Questo è perchè me l'hai tenuto nascosto"-dissi con decisione.
"Ma che cazz.."-e senza farlo finire di parlare lo tirai per la maglia, avvicinandolo a me e dandogli un bacio, che lui ricambiò soltanto dopo qualche secondo, mordendomi il labbro.
Mi mise una mano fra i capelli cercando di avvicinarmi di più a lui per approfondire il bacio, che durò fino a quando non restammo senza fiato.
"Questo invece"-gli dissi soffiandogli sulle labbra-"è perchè sono orgogliosa di te".
Lui mi guardò sorridendo. "Lo sai che mi piace questo tuo modo di dire le cose?"-disse-"soprattutto il secondo punto"-aggiunse poi con un'occhiatina maliziosa, mordendosi il labbro 'innocentemente'.
La sua finta innocenza  era la cosa più erotica che avessi mai visto.
"Dio Tony, così mi farai morire"-pensai.



Ciao a tutti!
Questa è la mia prima storia sui Pierce The Veil che parlerà della storia fra Evan e Tony:3
Evan,ovviamente, è una ragazza..più avanti spiegherò il perchè del nome maschile!
Un bacio,Martina!
   
 
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