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Autore: ruscitovalentina    15/10/2014    1 recensioni
E' estate, tempo d'amore. Rory e la sua migliore amica Katy, in vacanza in un hotel non molto distante dalla loro città, ben presto fanno nuove conoscenze. Conoscono infatti un gruppo di ragazzi ragazze della loro età e il divertimento sembra assicurato, Rory crede di aver inquadrato la situazione con il ragazzo perfetto, ma niente è come sembra, e ben presto si accorgerà di qualcun'altro: misterioso, scazzato nonché tremendamente attraente...e niente sarà più come prima.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Capitolo Primo
 
 
 
 
 
 
La luce del primo mattino s’insinuò lentamente nella mia stanza d’hotel, impedendomi di riprendere sonno. Stetti qualche altro minuto a fissare il soffitto, ascoltando il respiro pesante di Katy, che dormiva ancora profondamente dall’altra parte del letto, in seguito allontanai il lenzuolo e mi misi seduta. Quando alzai lo sguardo incontrai i miei occhi assonnati nel riflesso dello specchio, e osservai i capelli lunghi, scuri e spettinati ricadermi scompostamente sulle spalle e sulla schiena. Mi alzai lentamente trascinandomi in bagno, dove mi lavai i denti e la faccia, per poi ritornare al letto. Il mio peso fece muovere impercettibilmente Katy, ma sembrò non accorgersene e riprese a ronfare. Afferrai il cellulare sul comodino, staccandolo dalla carica, e quando lo schermo si illuminò l’orario segnava appena le sette, e un messaggio. Entrai su whatsapp e risposi velocemente a Riley, continuando la stessa conversazione della notte prima, che avevo interrotto io stessa addormentandomi. Sapevo che non avrei presto ricevuto una risposta, conoscendo Riley sarebbe arrivata intorno alle dieci passate, così chiusi l’applicazione e scorsi qualche foto.
Ero partita da solo un giorno e già sentivo la mancanza della mia comitiva, e riguardare quelle foto dell’ultima sera in cui li avevo visti aumentò la nostalgia. Fortunatamente avevo Katy, la mia migliore amica, a rallegrarmi la giornata.
Mi soffermai su di una foto in cui ritraeva me e Riley in primo piano, lei che cercava di prendermi in braccio ma il troppo ridere le toglieva la forza, e in sostanza io mi aggrappavo a lei e stavamo entrambe rischiando di schiantarci al suolo. Osservando bene la foto mi accorsi che dietro di noi c’erano Tony e Gian. Entrambi tenevano in mano una Nastro Azzurro e guardavano la scena divertiti accanto alle loro moto.
Tony…
Io e quel ragazzo avevamo avuto una storia travagliata, fra le mille sfuriate e altre ragioni che mi avevano fatto capire che io e lui eravamo incompatibili. C’era stata male perché lo amavo, ma ovviamente stare con lui sarebbe stata la mia rovina, così avevo tagliato tutti i ponti…
-Rory…-, gemette Katy voltandosi. La guardai e lei mi restituì lo sguardo. –Che diavolo di ora è?
Lanciai uno sguardo allo schermo del mio cellulare. –Le sette e venticinque.
-Che ci fai sveglia a quest’ora?
Feci spallucce e posai l’Iphone sul comodino prima di alzarmi e afferrare un costume blu.
-Non è un po’ presto?-, mugolò. Come Riley, anche lei amava dormire fino a tardi.
-Non credo. La piscina apre alle otto e un quarto, siamo in tempo per fare colazione…alzati.
Manifestò tutto il suo disappunto in un grugnito che, francamente, associato ai suoi capelli biondi e occhioni verdi da bambola stonava esageratamente.
Quando finalmente sparì nel bagno, mi cambiai in fretta indossando anche dei pantaloncini e una maglietta. Spazzolai velocemente i capelli e infilai le infradito grigie.
-Dannazione Katy, vuoi muovere il culo?- gridai aprendo la porta. Sfortunatamente la donna delle pulizie mi sentì e quindi abbassai la testa imprecando.
Pochi minuti dopo, ancora imbronciata, Katy mi raggiunse.
 
 
 
La piscina aveva aperto da appena dieci minuti quando arrivammo munite di abbronzante e asciugamani. A quell’ora eravamo le uniche già sdraiate sui lettini, ma poco importava.
-Prometti che domani mattina non sarà così-, borbottò Katy sbadigliando.
Frugai nella borsa da mare, pescandone qualche secondo dopo la protezione solare. –Che gusto c’è a dormire fino a mezzogiorno?
-Molto più di alzarsi alle sette, fidati!
Scossi la testa ridacchiando quando entrò un gruppo di ragazzi e ragazze nella piscina. Erano sei o sette persone, e la prima cosa che notai furono i fisici perfetti di ognuno di loro, sia le ragazze che i ragazzi sfoggiavano corpi all’altezza delle sfilate di Armani.
Katy li notò e subito le partì un fischio di approvazione.
-Oh mio Dio. Li hai visti? Da dove escono questi? Saranno appena arrivati…li avrei notati altrimenti.
Ridacchiai osservando il gruppo muoversi verso dei lettini posti sul lato opposto al nostro, le ragazze si tolsero i prendisole mostrando gambe lunghissime e snelle per poi spalmarsi dell’olio.
-Beh...entriamo?-, Katy interruppe il filo dei miei pensieri scuotendomi il braccio.
La seguii verso la scaletta, che ovviamente lei evitò per entrare con un salto. Io invece allungai un piede immergendolo nell’acqua, e data la temperatura decisi di immergermi lentamente. Mi sedetti sulla scaletta bagnandomi solo fino ai fianchi e osservai Katy sguazzare tranquillamente, immergendosi e riemergendo qualche metro dopo, con un po’ d’invidia. Avevo perso confidenza con l’acqua quando, una decina di anni prima, durante una gita in barca mia madre era rimasta vittima del mare e io, avendo soli sette anni, mi ero ingenuamente tuffata per salvarla, ma il suo peso per poco non uccise anche me.
-Restiamo così tutto il giorno?-, esordì una voce alle mie spalle. Mi voltai di scatto, guardando una ragazza bionda attorcigliarsi una ciocca di capelli intorno all’indice. Mi guardava con aria di superiorità e strafottenza, ma qualcosa mi diceva che già l’avevo vista da qualche parte…
Mi alzai dalla scaletta e mi feci da parte per far passare lei e il resto del suo gruppo, poi raggiunsi Katy nuotando velocemente verso il bordo.
-Chi è quella stronza?-, chiese lanciandole un’occhiataccia. Feci spallucce. –Beh, io esco. Vado a prendere un po’ di sole, vieni?
Scossi la testa scostando i capelli bagnati dalla faccia, e mentre lei risaliva la scaletta provai a immergermi ma con scarsi risultati, così risalii in superficie riprendendo fiato e boccheggiando, quando trovai un paio d’occhi verdi lì fermi a guardarmi.
-Ciao-, disse il ragazzo sorridendo.
‘Ma che diavolo…’ –Ciao.
-Mi dispiace per Diana. Sì beh...la ragazza di prima prima. E’ fatta così.
Cioè, lui mi stava chiedendo scusa per il comportamento di quella stronza? Wow.
-Oh-, riuscii a dire, -non fa niente.
-Se lo dici tu-, sorrise. Era bello. Troppo bello per poter dire qualcosa di sensato, quindi meglio chiudere la bocca. –Da quanto sei qui?
-Sono arrivata ieri sera.
-Anche per noi è il primo giorno. Siete solo tu e la tua amica?
Annuii, sorpresa dalla tanta audacia. – Sì, voi siete un bel gruppo invece-, risposi accennando con la testa alle sue spalle.
-Potreste unirvi a noi, stasera-, propose.
E lì andai nel panico. –Io…non so…non conosco nessuno di loro..
-Conosci me, ora.
Risi guardandolo per la prima volta, ma mi sentii arrossire, purtroppo.
-Io sono Stefano-, aggiunse allungando una mano.
-Rory-, balbettai stringendogliela, mi sentivo così impacciata e all’improvviso mi venne voglia di una sigaretta. –Io ora…esco…
-Okay, ci vediamo stasera-, e mi dedicò un grande sorriso mentre si voltava per raggiungere gli altri. Rimasi impalata come un imbecille per qualche secondo di troppo, poi raggiunsi Katy. Mi sentivo ancora la faccia in fiamme.
-Tu sei troppo fortunata!-, esultò Katy non appena mi sdraiai sul lettino.
-Sono un idiota. Dannazione-, imprecai a bassa voce.
-Che cosa ti ha detto? Come si chiama?
La bloccai con lo sguardo. –Respira, Kat. Si chiama Stefano e…mi ha chiesto di unirsi a lui, stasera-, borbottai pescando una Marlboro dal pacchetto che avevo nella borsa.
Katy dimostrò il suo entusiasmo come una bambina, muovendosi sul posto. –Ci andiamo, vero?
-Ma non conosciamo nessuno di loro!
-Senti, non cominciare con queste storie. Se ti ha invitato è anche maleducazione non andare-, aggiunse con un sorrisetto malefico.
Sospirai, e Katy lo prese per un sì. 

 

   
 
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