Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Ambros    16/10/2014    3 recensioni
- Kurt osserva la città dalla cima del palazzo, le ali che ondeggiano pigramente nel vento, e gli sembra di poter sentire dentro di sé tutta la solitudine e il freddo che ha risparmiato a tutti coloro che ha colpito con le proprie frecce.
Spalanca un po' le braccia e lascia che il vento gli passi sul viso.
Una lacrima gli scivola lungo la guancia, chiude gli occhi e quasi si lascia cadere nel vuoto.
Ma i demoni non muoiono.
I demoni non possono trovare pace.
Genere: Angst, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia è per Je, Paola, Fra, Elena e Mary (moglie :*).
 
Note:
La storia è vagamente ispirata al video di Give me love, di Ed Sheeran (da lì anche il titolo e il testo della canzone tra un paragrafo e l'altro), ma credo si possa capire anche senza averlo visto.


 

Give me love

(Play me)

Give me love like her,
Cause lately I've been waking up alone,
The pain splatter tear drops on my shirt
I told you I’d let them go.

Kurt si passa le mani sulla schiena finché i suoi polpastrelli non incontrano la consistenza setosa delle piume, i muscoli che le tengono insieme, e si affonda le dita nella pelle bianca e delicata fino a lasciarvi l'impronta delle mezzelune delle sue unghie.
Flette le ali sulla propria schiena e sente le piume che gli sfiorano la pelle, e ha l'impulso di strapparsele con le mani, dalla radice, farle sparire per sempre dalla sua vita.
Non ne ha la forza.
Si lascia cadere sul letto, le ali candide che ricadono dietro di lui adagiandosi sul materasso, e Kurt studia quelle piume bianche e pensa che non ha nemmeno la forza di piangere. Si sente gli occhi vuoti, esattamente com'è vuoto il suo petto.
A volte gli sembra che il suo cuore nemmeno batta più.
Si lascia scivolare addosso una maglia troppo larga e continua a sentire freddo dentro.
Guarda l'arco e le frecce poggiati in un angolo, si sente sempre più vuoto, passa un dito su una delle piume e pensa, dovrebbero essere nere.
A volte gli sembra che il nero stia divorando i suoi occhi e la sua anima.
Si stringe le braccia attorno al busto per tenere insieme tutti i pezzi.
La notte lo chiama.
Si alza e prende l'arco e le frecce, e gli sembra di morire un po' di più ad ogni passo.




*



And that I'll find my corner,
Maybe tonight I’ll call you,
After my blood turns into alcohol
No, I just wanna hold you--

Le piume sfiorano le sue dita e la freccia attraversa l'aria con un fruscio, si conficca silenziosamente nella schiena della ragazza scomparendo in una soffice nebbia bianca. Kurt la guarda con gli occhi spenti mentre lei sussulta appena, guarda il ragazzo di fronte a lei come se avesse appena realizzato qualcosa di vitale importanza e gli sorride ampiamente.
Kurt chiude gli occhi  quando il suo cuore si ferma per qualche secondo - qualcuno deve pur pagare il prezzo di quell'amore, qualcuno deve pur rinunciarvi perché qualcun altro lo abbia in modo così semplice.
Lui deve pagarne il prezzo.
Lui deve rinunciarvi.
Si allontana con gli occhi ancora chiusi per non dover vedere quello che lui non avrà mai, le gambe che tremano e le dita che scivolano attorno all'arco.
Deve solo uscire da lì.
Deve solo --




*




 
Give a little time to me,
We’ll burn this out,
We’ll play hide and seek
To turn this around,
All I want is the taste
That your lips allow --

Kurt osserva la città dalla cima del palazzo, le ali che ondeggiano pigramente nel vento, e gli sembra di poter sentire dentro di sé tutta la solitudine e il freddo che ha risparmiato a tutti coloro che ha colpito con le proprie frecce.
Spalanca un po' le braccia e lascia che il vento gli passi sul viso.
Una lacrima gli scivola lungo la guancia, chiude gli occhi e quasi si lascia cadere nel vuoto.
Ma i demoni non muoiono.
I demoni non possono trovare pace.



*



My, my, my, my, give me love
My, my, my, my, give me love --


A volte si chiede se il suo cuore smetterà mai definitivamente di battere.
A volte si chiede se diventerà abbastanza freddo da fermare persino il proprio battito cardiaco.
A volte si chiede se è quella la prova che si muore per mancanza d'amore.
Osserva la punta della freccia, se la fa scivolare sulla gola e ha quasi la tentazione di premere.
Socchiude gli occhi e avverte la sensazione pungente del metallo che gli graffia la pelle.
Forse dovrebbe farlo.
Ma non ancora.
Non ancora.



*

 
My, my, my, my, give me love
My, my, my, my, give me love --
 
Il locale è pieno, la musica è alta.
Le sue ali sono bianche e si illuminano sotto le luci psichedeliche.
Stringe debolmente le frecce tra le dita, le punte di metallo che sfiorano il pavimento mentre cammina, l'arco pende dalla sua spalla.
Vuole solo che il suo cuore si fermi.
Incocca le frecce velocemente, a volte nemmeno usa l'arco.
Vuole solo che smetta, vi prego, vi prego, basta, per favore --
Non riesce nemmeno più a distinguere i momenti in cui il suo cuore è fermo da quelli in cui batte.
Chiude gli occhi e si lascia andare.
Ma due braccia forti lo riprendono.



*



Sbatte lentamente le palpebre solo per ritrovarsi a fissare gli occhi dorati più belli che abbia mai visto.
Per un attimo bruciano nei suoi, che sono grigi e freddi, ma dura solo un secondo.
A volte Kurt pensa di avere il ghiaccio un po' troppo sepolto nell'anima, il vuoto che gli riempie un po' troppo le pupille.
Si sente il petto troppo leggero, come se il suo cuore nemmeno ci fosse, e si porta una mano all'altezza di quell'organo patetico perché fa male.
"Fai piano", gli dice lo sconosciuto lanciandogli un'occhiata cauta da sotto delle ciglia impossibilmente lunghe, le labbra rosate e piene che si muovono attorno alle parole come se le stessero accarezzando appena. "Dovresti riposare", continua, con quella sua voce bellissima e vellutata, "Ti sei stancato troppo.", gli poggia una mano sulla spalla con un po' di esitazione, preme delicatamente verso il basso come se stesse maneggiando la cosa più fragile e preziosa del mondo, e Kurt si rende conto di essere disteso su un materasso; non riesce nemmeno a ricordarsi l'ultima volta che si è addormentato su un letto e non sul divano scomodo che ha nell'atrio, che è l'unica cosa che riesca a raggiungere dopo essere andato in giro tutta la notte.
"C-Chi --?"
Ha la gola secca e non riesce a finire la domanda, si sente le membra pesanti e il petto ancora così dolorosamente vuoto --
Lo sconosciuto sembra capire, si scosta dei ricci mori dalla fronte e lo guarda negli occhi - e Kurt ha quasi voglia di distogliere lo sguardo per quanto si sente indegno di guardare degli occhi così, lui che è talmente vuoto da non sentire più il proprio cuore che batte, ma non lo fa, non ci riesce -, e gli dice: "Mi chiamo Blaine. Non ti farò del male."
Kurt lo guarda negli occhi e pensa che il dolore è l'unica cosa che abbia mai conosciuto.
Forse è il prezzo che deve pagare.
Chiude gli occhi e si abbandona al sonno.



*



Si sveglia con un profumo dolce nell'aria.
Si sente meno stanco, ma il suo petto è sempre vuoto. Vi poggia istintivamente una mano e avverte un battito flebile, così flebile --
"Oh. Ti sei svegliato."
Alza lo sguardo e vede Blaine fermo appena oltre la porta, un vassoio tra le mani e qualcosa sul viso che va oltre la bellezza; è bellezza mista a sonno e caffè.
Lo guarda senza riuscire a parlare, prova a deglutire e si sente le labbra e la gola troppo secche.
"Ho pensato che volessi mangiare qualcosa --", dice allora Blaine, quasi come se potesse sentire la paura che lo sta riempiendo, gli si avvicina lentamente e poggia il vassoio sul comodino di fianco al letto su cui è steso Kurt, "E magari bere. Ho preparato del caffè, lì c'è lo zucchero --", indica ogni cosa e si tortura nervosamente le dita.
Kurt fa scivolare lo sguardo su di lui, su quello che gli ha preparato, sulla camera da letto in cui ha dormito: è nella camera di Blaine.
Cerca di alzarsi, di scostarsi le coperte dal corpo, di andare via e tornare dove potrà sentire freddo, solo freddo, perché ha paura --
"Ehi, ehi", Blaine gli poggia una mano sulla spalla e Kurt può sentire il suo respiro caldo sulla propria pelle e forse qualcosa si sposta dentro al suo petto.
"Fai piano, tu -- uhm -- Sei molto debole.", lo aiuta senza chiedere niente, e Kurt può metterti seduto con gli occhi spalancati e il respiro leggermente affannato.
Blaine si allontana solo quando è sicuro che Kurt sia in grado di rimanere seduto da solo. "Come ti chiami?", gli chiede con voce soffice, lo sguardo dolce.
Kurt piega istintivamente le ali contro la schiena e deve abbassare lo sguardo, "Kurt", risponde sottovoce, appena in un sussurro.
"Kurt", ripete Blaine con aria pensierosa, come se stesse sentendo il sapore di quel nome sulle proprie labbra. Poi lo guarda e dice: "Mia madre era come te", guarda le ali e abbassa lo sguardo come se gli facesse male. "È morta in un incidente."
Kurt si sente mancare il respiro, vorrebbe dirgli a volte penso ancora che mia madre sia morta perché non sono in grado di amare, ma non lo fa.
Stringe ancora di più le ali contro la propria schiena, allunga un braccio e lo sfiora con la punta delle dita.
Gli rivolge uno sguardo triste che è quasi di scuse.
Se sapessi come amare --



*



Give me love like never before,
'Cause lately I’ve been craving more --



Blaine non lo lascia andare via.
Insiste e lo tiene con sé per qualche giorno, gli dice che è troppo debole per andare in giro da solo, e rimane con lui nonostante Kurt parli poco e abbia il petto vuoto -- forse sente qualcosa che si muove all'altezza del suo cuore quando Blaine entra in camera sua la mattina e gli porta la colazione, quando lo aiuta ad alzarsi e gli parla senza aspettare nessuna risposta, e forse Kurt è solo terrorizzato all'idea di ammetterlo.
Blaine lo tiene con sé, e lo guarda in un modo che Kurt non sa descrivere.
Non capisce.
Così un giorno lo guarda mentre sta rimettendo a posto i piatti che hanno usato per cenare e gli dice: "Vuoi che ti faccia innamorare di qualcuno, Blaine? È per questo che mi tieni qui?"
Gli occhi di Blaine si spalancano, le posate gli scivolano dalle mani e finiscono rumorosamente nel lavandino, il suo respiro si blocca e Kurt gli legge un dolore nello sguardo che è così profondo che ci si perde.
"No, Kurt, io -- No. Non è per questo -- Mai per questo."
Kurt lo guarda e gli deve credere, annuisce lentamente, "Allora ... Perché?"
Blaine non sa cosa rispondere. Non sa come rispondere.
Perché penso che tu sia bellissimo.
Per i tuoi occhi.
Per l'espressione che hai quando pensi che non ti stia guardando.

"Perché le creature come te dovrebbero essere amate sempre."
Kurt lo guarda e il respiro gli si impiglia nella gola.
Il suo cuore batte un po' più forte.



*



And It’s been a while but I still feel the same,
Maybe I should let you go --

Blaine lo sente piangere.
La notte, succede spesso.
Quella notte è peggio.
Quella notte sente le urla.
Entra in quella che era la sua camera e si precipita verso il letto, si siede sul materasso e prende Kurt tra le braccia, lo stringe forte al proprio petto e lo sente tremare, "Va tutto bene, era solo un sogno -- solo un sogno --"
Ma Kurt scuote la testa, le lacrime gli scorrono sulle guance come se non dovessero fermarsi mai più, "Non è solo un sogno", sussurra, "È -- La mia vita, sarà sempre -- così, senza niente, io -- Ho freddo, Blaine --"
Blaine lo stringe ancora più forte, gli accarezza la schiena e i capelli, le sue labbra gli sfiorano la fronte, "Non sarà sempre così", mormora, "Te lo prometto", non è così, guardami, sono qui.
Kurt si limita a tremare contro di lui, si sente trascinare via, si aggrappa a lui ancora più forte.
"Sono qui, sono qui, non vado via --"
Non è vero, andrai via quando scoprirai cosa sono, cosa ho dentro --
"Smettila", Blaine lo mormora sulla sua pelle, e Kurt si accorge di averlo detto ad alta voce. "Smettila. Non andrò mai via da te."
Kurt sussurra: "Io non ho un cuore", e non sa nemmeno bene perché lo faccia, ma sente che è importante che Blaine lo sappia, che lo aggiusti.
Può sentire il tremito che attraversa il corpo di Blaine sotto la sua guancia, le sua dita che si spostano con fare goffo finché non si posano esattamente sul suo cuore.
E sono calde attraverso la stoffa.
"Non è vero", sussurra, "È proprio qui."
Come in risposta a quella frase, il cuore di Kurt comincia a battere freneticamente contro la sua cassa toracica, come se avesse ricevuto una scossa elettrica, e sembra che batta solo per quelle dita che lo sfiorano anche attraverso la pelle e i muscoli.



*



Kurt va via la mattina dopo.
Scivola via dall'abbraccio di Blaine, e quando lo guarda può solo pensare, meriti di più.
Ha il cuore pesante per la prima volta nella sua vita.
Vuole piangere.



*

 
And you know I’ll find my corner,
Maybe tonight I’ll call you,
After my blood is drowning in alcohol,
I just wanna hold you --



Blaine lo trova in un vicolo con le ali abbandonate sull'asfalto e l'arco appeso ad una spalla, una freccia puntata contro la sua gola.
"NO!"
Kurt si gira verso di lui e ha gli occhi così pieni di emozioni che Blaine non le sa neanche decifrare tutte; ha le guance bagnate.
"Va' via."
Blaine si lascia cadere in ginocchio accanto a lui, gli sfila la freccia di mano e la lancia lontano, "Non vado da nessuna parte."
"Non farti amare ancora di più, Blaine. Io non posso farlo", quello di Kurt è appena un sussurro, i suoi occhi sono così luminosi che Blaine quasi deve distogliere lo sguardo.
"Certo che puoi", gli risponde con aria confusa, cercando di avvicinarglisi ancora.
"No", quello di Kurt è quasi un lamento, "Io non so amare, Blaine, non so come si faccia -- Non puoi amare un demone."
Blaine lo guarda per un lungo istante e gli dice: "Infatti amo te."
E il cuore di Kurt esplode.



*



 
And all I want is the taste
That your lips allow --

Blaine lo bacia in quel vicolo, con i vestiti bagnati per la pioggia e le labbra che tremano.
Possiamo imparare insieme.



*

 
My, my, my, my, give me love
My, my, my, my, give me love --


Kurt scaglia la freccia.
Pensa agli occhi di Blaine quando si posano su di lui.
Il suo cuore non si ferma.



*



My, my, my, my, give me love
My, my, my, my, give me love.











 
***
Note:
Ecco qui **
Fatemi sapere che ne pensate!
Un bacione!

 
 



 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Ambros