#2: Central City.

Gwen aveva sentito parlare di strani fenomeni accaduti nella città di Central City, strani perché, attraverso le dichiarazioni dei testimoni, sembravano essere eventi paranormali la causa della morte di Nora Allen. Era riuscita a procurarsi alcuni fascicoli – rischiando anche di venire arrestata ancora prima di esercitare la sua professione che guarda caso era proprio il poliziotto – e si era rintanata nell’ufficio di suo padre, rinomato detective privato i quali metodi potevano talvolta essere decisamente poco carini. Un paio di giorni dopo si era recata nella città per fare delle indagini sul posto, magari vedere i testimoni e risentire le loro deposizioni (lasciare Gotham per un po’ di tempo si era rivelato terapeutico già appena aveva imboccato l’autostrada). Chiedendo in giro di un certo Bartholomew Allen, era arrivata alla Central City High School, e dopo aver chiesto in giro, aveva notato un gruppetto di idioti vestiti di nero prendersela con un ragazzino alto e smilzo.

“Ehi piantatela, andate a cercare rogna altrove.” Aveva detto, usando un tono abbastanza convincente e dopo attimi di esitazione i bulli avevano lanciato lo zaino contro il ragazzo e se ne erano andati via. Gwen lo aveva raccolto e glielo aveva reso, un sorriso leggero sulle labbra.

“Tu sei…” una pausa in cui aveva pensato a come Henry Allen aveva chiamato il figlio. “Barry. Allen. Giusto?”

Il ragazzo aveva annuito. “Non credo di conoscerla, signora.”

“Detective Darling.” Aveva risposto tutto d’un fiato, prendendo i fascicoli dalla sua borsa. “Non userò mezzi termini, ho letto del caso riguardante sua madre e ho trovato alcune parti… bizzarre.”

Barry aveva alzato gli occhi al cielo, come se avesse già sentito prima la suddetta frase, o semplicemente l’aggettivo bizzarro vicino a caso di sua madre.

“Non ho inventato nulla, detective. Non sto coprendo nessuno. Non è stato mio padre ad uccidere la mamma, ma l’uomo nel fulmine!”

“Ti credo, Barry.” Aveva detto Gwen, sinceramente triste per come quel povero ragazzo si era ridotto per tutte le volte che qualcuno gli dava del bugiardo. “E voglio aiutarti.”

“Sì, davvero.” Un sorriso sincero era nato sul volto di Gwen. Lei credeva davvero a quell’evento soprannaturale ed era abbastanza sicura che se avesse trovato il vero assassino di Nora Allen, la polizia di Gotham non se la sarebbe lasciata scappare.

ANGOLO AUTRICE: salve! Credo sia abbastanza chiaro cosa Gwen ha in mente, ma successivamente vedremo come si svolgerà questo strambo 'rapporto' con il giovane Barry Allen, sedicenne in questa shot. Questao pairing (che non è un pairing ma vabbè lol) mi preme molto perchè scrivendo mi ha ricordato il sentimento di stima che Bruce ha per Jim in Gotham, e beh, più avanti vedremo che Gwen farebbe tutto ciò che è in suo potere per aiutare le future generazioni a vivere in un mondo migliore, aldilà delle sue intenzioni riguardanti l'ascesa al dipartimento di Gotham. Beh niente, per ora è tutto. Ho diverse drabble e shot già scritte quindi ci sta anche che posti altre cose nel corso della serata (lo so che vi interessa molto saperlo lol). Un bacione!