Sull'Orlo

Lui è un Re. Il più grande dei Re.
Egli governa. Sconfigge. Conquista. E affascina.
Quasi tutti gli uomini e le donne che lo hanno incontrato lo amano. Lo adorano per il suo soprannaturale fascino e tenue bellezza.

E lui mi ama.

Io l'ho sconfitto nella pratica di wrestling. Io l'ho inchiodato a terra, torcendo il suo braccio destro, pressando il suo viso giù, costringendolo ad ingoiare lo sporco. Potevo sentirlo singhiozzare e farfugliare mentre lo costringevo a sottomettersi. Ma era un'esercitazione, non un reale duello. Non gli ho dato la chanche di ammeterlo; sapevo di averlo umiliato così da ammetere la sconfitta. Figlio del Re o no, volevo sentirgli dire "le parole". Non sapevo che avevo fatto un grande errore dicendo questo. Avevo scatenato i suoi più profondi sentimenti aprendomi a lui, mostrandogli il vero me, offrendogli protezione per le sue paure, tutte ancora sconosciute a me.
Cadde per me, si era arreso a me da allora.

Non posso fare a meno di amarlo, ricambiandolo.

Mai in tutta la mia vita mi sono pentito della mia decisione. So che lui non tradirebbe mai il mio amore, il nostro amore.
Non quando guardò gli altri uomini sotto il suo comando.
Non quando lui decise poi di sposarsi, non una, ma tre donne. So che lo fece per bisogno di eredi, non per mancanza di amore per me.
Il suo cuore mi appartiene - per certezza. Lui mi amerà finché vivrà, proprio come la leggenda che adora, Achille e Patroclo.
Lui è un tale imponente romantico, caro mio.
Spesso mi diceva di come sparire. Mi prometteva che avrebbe aspettato per me, giurando pure io per la mia promessa.


...Sembra così faticoso per lui lasciarmi andare, quando il momento è finalmente arrivato. 
Sto morendo per primo, come Patroclo.
Si, la morte sta arrivando; posso sentirla. Il mio petto si stringe e la mia gola punge, lottando con respiro affannoso. 
Ciascuna (lotta) è una piccola, inutile vittoria. 
Le mie secche labbra rendono tutti gli sforzi di dire qualche parola che sembravano di non voler mai uscire dalla mia bocca.
I miei occhi si sforzano di vedere il pianto scorrere giù sulle guance del mio amato mentre mi implora di restare, rifiutando di accettare l'inevitabile.
Sto combattendo, mio amato, tu non puoi vederlo?
Ma l'ondata di veleno nel mio sangue è oltre il mio potere. Posso sentire me stesso dissolvermi, ancora continui a rifiutarlo.


Ho bisogno che lui si sieda accanto a me, di mentirmi al mio fianco e di confortarmi con le sue parole e braccia.
Sono spaventato, e ferito così tanto. 
Invece si alza restando alla finestra, guardando fuori sulla città, più cara di tutte le terre che ha conquistato.
Lo ascolto mentre lui mi racconta i suoi piani per Babilonia, per la sua gente. Sei un grande sognatore, mio Alessandro.
Vuole ancora la gloria, sa che c'è poco che non è all'interno del suo controllo.
Povero mio Re.
E' ancora sotto la malvagità della madre, ombra manipolata e l'inquieto spirito di suo padre.
Loro gironzonzolano intorno a lui, facendolo andare così avanti.


Ma io lo voglio qui, nel presente, non perso in un futuro dove io non avrò posto. 
Voglio che il suo viso sia l'ultima cosa che vedrò nei miei ultimi momenti in questo mondo crudele. Voglio che ripeta la sua promessa di venire da me presto.

Vieni, Alessandro, non lasciarmi andare da solo.

Ancora la tua voce si diffonde nell'aria.
Non sei con me, non ora.
Ti stai nascondendo nel tuo mondo sognante, l'unico dove io non morirò, ma vivrò al tuo fianco.

La mia gola si sta chiudendo.
Io - non - posso - respirare.

Sono congelate, Alessandro, i freddi artigli della morte stanno stringendo il mio cuore.

Non dovrei indugiare più a lungo.
Non farti aspettare al cancello per sempre. Mantieni la promessa. 

 

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Testo tradotto da Iorhael 
Qui il testo originale in inglese se siete interessati a leggerlo
-> https://www.fanfiction.net/s/2192865/1/On-the-Brink

Ho fatto del mio meglio nella traduzione, sto ancora imparendo e questi testi mi servono per esercitazione perciò ho pensato bene di riproporli poi qui! Spero che l'idea vi piaccia e che soprattutto la storia vi piaccia.

Ho cercato di dare un senso alla sotira, perciò non ho tradotto tutto alla lettera.
Se avete letto grazie mille! :'D
Alla prossima,
Roberta