Osservai il panorama attorno a noi e sorrisi. Sorrisi guardando l'oceano, il cielo. Sorrisi perchè in quel momento decisi che mi meritavo un istante di serenità dopo tutto ciò che era successo. Ancora non mi sembrava vero di esssere lì, di sapere che quello che noi tutti avevamo passato, alla fine, era servito a qualcosa.
''Torniamo dagli altri?'' proposi a Brenda, comodamente sistemata tra le mie braccia. Poco prima ci eravamo baciati e mille emozioni erano esplose dentro di me. Lei era d'accordo: voleva dare un'occhiata in giro.
''Hey Minho'' salutai il mio amico, ma qualcosa nel suo sguardo mi fece preoccupare. Oh no, forse non è ancora finita, pensai. ''Minho? Stai bene?''
Come un flash comparse nella mia testa l'idea che, in qualche modo, avesse saputo che avevo ucciso Newt. Non lo avrei sopportato. Era già abbastanza dura convivere con quel ricordo e Minho era il mio migliore amico e se lo avesse saputo avrei rischiato di perderlo.
L'immagine nella mia mente di Newt con la pistola puntata alla testa, lentamente si venne a sostituire con quella di Teresa, morta per salvarmi la vita. Sentii le gambe cedere. ''Brenda, puoi lasciarci da soli per favore?'' Lei annuì e se ne andò. ''Vieni, camminiamo un po''' disse Minho allontanandosi dalle altre persone. ''Sappiamo tutti e due che a me Teresa non andava proprio a genio'' Ecco, aveva pronunciato ad alta voce il suo nome e fu come una pugnalata. Odiavo ammetterlo a me stesso, ma anche dopo tutto quello che mi aveva fatto, Teresa rimaneva una persona importante per me. L'avrei ricordata fino alla fine dei miei giorni. In fondo eravamo stati migliori amici e, anche se ci avevano cancellato la memoria, il legame forte che ci univa non se n'era mai andato veramente e lo sapevo dalla prima volta che l'avevo vista nella Radura. ''Mi ha dato una cosa per te facendomi promettere di consegnartela se le fosse succcesso qualcosa e credo che tu debba averla ora'' Minho mise una mano in tasca ed estrasse un foglio ripiegato più volte. No, non un altro foglio. Mi sforzai di prenderlo in mano e aprirlo. Era una lettera ed era, senza dubbio, la sua calligrafia. ''Ti lascio solo. Se ti serve qualcosa sai dove trovarmi'' Io annuii appena, senza mai staccare gli occhi da quel pezzo di carta. Respirai a fondo e mi obbligai a leggere.

Thomas, 
se stai leggendo questa lettere vuol dire che non ci rivedremo mai più. Mi dispiace tantissimo, ho provato a dirtelo non so quante volte, ma non mi hai mai creduto e questa lettera è la mia ultima speranza.
Tutto quello che ho fatto è stato solo per il tuo bene. M'importa solo di te in questo mondo distrutto, invaso dagli Spaccati. Eravamo una bella squadra io e te. Avevamo un legame forte, fortissimo che, ci avrei giurato, non si sarebbe mai infranto, ma ho capito che la vita ti sorprende e a noi, tutti noi, ha sospreso in negativo.
Sono una tipa tosta io, sicura di sè, forte, ma con te proprio non ce la faccio: ti sto implorando di perdonarmi e non l'ho mai fatto in vita mia.
Spero tu sia felice con Brenda, è una ragazza in gamba. Il futuro dell'umanità è nelle vostre mani: tue, di Minho, di tutti gli altri che ce l'hanno fatta.
Abbi cura di te, Tom.
Ti amerò per sempre.
-Teresa

Deglutii lentamente e ripiegai il foglio. ''Teresa'' dissi, mentre la mia vista si offuscava per le lacrime. ''Ti perdono, certo. Come potrei non farlo?'' Alzai gli occhi verso il cielo. Ero stufo di sperare invano, ma la speranza era la sola cosa a cui potevo aggrapparmi in quel momento: speravo che lei mi vedesse, che lei sapesse. ''Non chiedermi come lo so, ma ti amavo anch'io, Teresa''