Nella stanza si creò un silenzio deprimente, non ricordo molto bene quel momento. Ero troppo sconvolta per memorizzare, fatto sta che Percy mi prese e mi portò in mensa. Oramai era ora di cena, ma io non mossi bocca, né per parlare, né per mangiare. Fino a quando Percy, preoccupato, disse:
-Ok basta, Annabeth, dimmi, parlami cosa c’è?-
Io ero riluttante, ma alla fine risposi:
-Perché? Perché Percy? Perché qualsiasi persona che incontriamo alla fine ci tradisce?- I miei occhi erano in lacrime, lucidi. La mia anima era a pezzi, distrutta dal tradimento del secondo Luke, ma continuai a parlare:
-Prima Luke Castellan, uno dei miei migliori amici. Adesso Lui, ci mancherebbe soltanto che ci tradisca Grover, o  Rachel- Come si dice, quando parli del diavolo spuntano le corna.
In lontananza, vidi Rachel arrivare e lo comunicai a Percy. Quando si avvicinò di più, vedendo il mio volto, si avvicino a me, abbracciandomi:
-Hei piccola, che succede?- Chiese la veggente.
Io non ebbi il coraggio di rispondere, ma al mio posto lo fece Percy.
-Tranquilla, non devi temere Anne, Noi saremo amici per sempre, noi quattro, io, te , Percy e Grover!- Commentò lei.
-Qualcuno mi ha chiamato?- Urlò Grover, che ci veniva incontro, sulla sedia rotelle di Chirone.
Una volta arrivato, si sedette al tavolo, e allora dissi, col morale un po’ più sicuro:
-Amici per sempre?-
-Amici per sempre!- Urlammo dopo tutti insieme.
[Annabeth nel presente]: Figlioli, questa è l’avventura che ci ha portato ad amarci follemente, fino ad oggi.