19/10/2014
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Foreign - Capitolo 1
“Meetings and assholes”Guardai il mio riflesso nello specchio, liberando i miei capelli biondi dalla crocchia e lasciandoli cadere sulle mie spalle. Passai le mani attraverso le ciocche leggermente aggrovigliate, cercando di renderle il più ordinate possibile. I miei occhi verdi vagavano per la stanza mentre pensavo a quanto spaventoso, ma allo stesso tempo emozionante, fosse essere via da casa, tutta sola. La mia stanza per i seguenti due mesi, il grande letto nel mezzo che sembrava così confortevole, i nudi muri blu acceso e i raggi di sole che entravano dalla finestra riscaldando il legno del pavimento su cui camminavo.
Dicendo a me stessa di crescere un po’, tirai verso di me la porta per aprirla e scesi le scale. In cucina trovai la donna che mi aveva ospitato durante la mia permanenza negli Stati Uniti. Si chiamava Marian, era alta, dalla pelle abbronzata e la figura snella.
“Hai bisogno di aiuto?” le chiesi, le parole si indurirono con il mio accento.
“Oh, ehi tesoro!” lei mi sorrise e si voltò “Arriveranno tutti a casa fra poco, quindi mi farebbe piacere un aiuto per apparecchiare la tavola, okay?”
Annuii, cercando di mantenere la calma anche se mi sentivo estremamente nervosa. Marian mi porse i piatti ed andai a posizionarli sulla tavola. A minuti avrei incontrato le persone con cui avrei vissuto durante tutta la mia permanenza: la famiglia Hale. Marian e George erano i genitori di Chloe, una ragazza della mia stessa età.
Mentre stavo sistemando l’ultimo piatto, persa nei miei pensieri, udii la porta aprirsi. Restai senza fiato, non sentendomi pronta a questo e incominciai a stirare con le mani i vestiti che indossavo, era una mia abitudine quando mi sentivo nervosa. Dopotutto, le prime impressioni erano cruciali.
All’entrata della sala da pranzo, apparvero Marian ed un uomo. Lui dev’essere George, pensai. Feci un sorriso e camminai verso la loro direzione, pronta per presentarmi. Nel mentre, sentivo altre voci sovrastare quelle della coppia e presto vidi due adolescenti che parlavano e ridevano.
“Ragazzi, venite a conoscere Dalia” li chiamò Marian, indicandomi. “Dalia, come già sai, questo è mio marito George e questi sono Chloe, nostra figlia, e Dan, il nostro vicino di casa”
“E’ un piacere incontrarti, Dalia, benvenuta nella nostra casa” disse George, il mio nome sembrava strano pronunciato dalle sue labbra. Era alto, i suoi capelli erano brizzolati e un grande sorriso copriva il suo viso.
Lo ringraziai, sentendomi leggermente a disagio sotto gli sguardi degli adolescenti. La ragazza mi sorrise e presto mi ritrovai tra le sue braccia.
“Oh mio Dio, amo il tuo accento, non posso credere che tu sia già qui” mi strinse più forte, mentre io la accarezzai leggermente, non sapendo davvero cosa fare. “Saremo buone amiche, vedrai”
“Non vedo l’ora” le sorrisi mentre la guardai, ammirando la sua bellezza, i suoi capelli castani che si diramavano in tante bellissime onde.
“Farei meglio ad andarmene” disse quel ragazzo che sembrava carino, Dan, attirando la mia attenzione verso di lui “E’ stato bello conoscerti, Dalia. Ci vediamo a scuola!” mi fece l’occhiolino e schioccò un bacio sulla guancia di Chloe prima di andare.
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“Allora, che mi dici di Dan?” domandai, tirando fuori dalla valigia un paio dei miei capi d’abbigliamento, così avrei potuto metterli nel nuovo cassetto.
“Dan?” chiese Chloe, senza distogliere lo sguardo dalla finestra e dai ragazzi che giocavano a basket nel cortile dei vicini.
Era il giorno seguente e, per fortuna, il disagio fra noi due era svanito. La sera prima, per conoscerci, avevamo parlato riguardo qualsiasi cosa dalla sera tardi al mattino presto, senza neanche accorgercene. Era stata molto simpatica e pure brillante. Il nome di Dan era uscito dalle sue labbra svariate volte.
“Siete una coppia o qualcosa del genere?” chiesi.
“Cosa? No! Siamo solo amici” rispose Chloe, i suoi grandi occhi spalancati dalla sorpresa.
“Ma lui ti piace” iniziai a dire, guardando la ragazza arrossita di fronte alla finestra.
“Beh, sì. Ma lui non è interessato a me o chissà che” ribattè Chloe, togliendosi dalla finestra per poi sdraiarsi sul mio letto “Tutti lo sanno, ma lui non ha mai voluto provare niente”
“Dai, forse l’ha fatto…” feci spallucce.
“E tu hai un ragazzo in Spagna?” mi chiese, era curiosa di saperlo.
“No e non sono molta interessata ad averne uno, sai?” lei annuì ed io continuai a parlare “Ma tornando a Dan, è carino, dovresti fare la prima mossa” le consigliai.
“Non penso, imbarazzerei solo me stessa e Justin non smetterebbe più di prendermi in giro” disse scuotendo la testa.
“Chi è Justin?” aggrottai le sopracciglia confusa.
“Il migliore amico di Dan, è un vero stronzo” lo derise Chloe, indicandolo alla finestra.
Camminai verso la finestra e guardai al di fuori di essa. La verdeggiante erba copriva il cortile della grande casa bianca accanto. Un Dan sudato correva inseguendo un ragazzo senza maglietta che faceva rimbalzare la palla da basket su e giù. Avevo intenzione di voltarmi dall’altre parte prima che i miei occhi notarono colui che doveva essere lo stronzo. Egli rise andando dall’altra parte del cortile. I suoi capelli castani chiari, quasi biondi, i suoi muscoli accentuati che si flettevano sopra la sua pelle.
“Sarà anche stronzo, ma è sicuramente figo”.
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Ehilà! Ciao a tutti, sono Alessia.
Inizio subito col dire che questa storia non è stata scritta da me, io l’ho semplicemente tradotta (e continuerò a farlo, ovviamente).
Il merito va ad Alba (alba san su jbffplus), una ragazza spagnola che mi ha dato il permesso di tradurre la sua storia.
Nel caso vogliate leggere la fiction anche in lingua originale (la ragazza è spagnola, ma scrive in inglese), questo è il link:
http://www.justinbieberfanfictionplus.com/viewstory.php?sid=56270&warning=3 .
Inoltre, potete rintracciarla su twitter, il suo account è: https://twitter.com/foreignjbff oppure tramite e-mail foreignJBFF@gmail.com .
Nel caso vogliate, invece, rintracciare me, potete cercarmi su twitter: https://twitter.com/cabynch o su facebook: https://www.facebook.com/alessia.cabiddu.5 , per e-mail: alessia.cabi.444@gmail.com oppure su ask: http://ask.fm/BeAbff .
Questo capitolo, devo ammetterlo, è un po’ corto, ma man mano che andrà avanti aumenteranno sempre di più le parole.
Contate che in questo capitolo ci sono circa 800 parole e nell’undicesimo circa 5000, quindi fate voi ahahaha.
Vi prego, lasciate qualche recensione, almeno riusciremo sia io che Alba a migliorarci, lei nello scrivere e io nel tradurre.
Vi auguro un buon proseguimento. Baci, Ale. :*