- C’era una volta una bellissima principessa di nome Helen che viveva in un castello nel mezzo di un bosco. Era una ragazza bellissima, con lunghi boccoli biondi e occhi color nocciola, la pelle morbida e vellutata e le labbra rosee. Era però arrogante e saccente, pretendeva sempre di avere ragione e trattava tutti con inferiorità, come se non fossero neppure degni di respirare la sua stessa aria.
- Nello stesso castello viveva Matilda,
un’umile cameriera che lavorava per la principessa.
- Matilda era una ragazza molto semplice e
anonima. Nessuno si ricordava mai di lei,tanto che perfino la principessa
che l’aveva intorno tutto il giorno non ne ricordava mai il nome.
- La sua bellezza non era neppure lontanamente
paragonabile a quella di Helen, ma era graziosa,con grandi occhi azzurri e
lunghi capelli castani. Aveva un carattere molto dolce, era una ragazza
tranquilla e lavoratrice, sempre gentile e con un sorriso per tutti.
- Molto spesso però a Matilda sembrava di
essere invisibile. Non solo nessuno si ricordava il suo nome, ma nessuno la
notava.
- Quando andava a fare compere doveva sempre
chiamare più volte i mercanti perché la servissero . Quando camminava
capitava spesso che qualcuno le sbattesse contro senza averla vista.
- E mai attirava le occhiate dei giovanotti
della sua età che sempre erano rivolte verso altre.
- Tutto ciò la rendeva molto triste e la
faceva sentire molto sola.
- Tutto quello che sognava era trovare anche
lei un principe azzurro come quello delle favole che la portasse via da li.
- Le sue preghiere sembrarono esaudite quando
un giorno, mentre passeggiava nel bosco al tramonto, sentì una voce
provenire da dietro gli alberi.
- Si avvicinò cauta e sbirciò tra le foglie
per vedere chi fosse.
- Era un ragazzo. Un ragazzo bellissimo. Il più
bello che Matilda avesse mai visto.
- Aveva grandi occhi scuri e i capelli castano
chiaro, che gli cadevano scompostamente sugli occhi . Sembrava ferito e
affamato,era pallido e non si reggeva quasi in piedi, tanto che presto si
accasciò a terra. Ormai non poteva camminare così si arrese e si sistemò
per quel che poteva. Accese un fuocherello e si sedette con la schiena
appoggiata ad un tronco e la
gamba ferita lunga distesa davanti a s’è.
- Matilda avrebbe voluto aiutarlo, ma non
voleva uscire allo scoperto, così tornò al castello.
- Fece ritorno all’accampamento del giovane
poche ore dopo.
- Il fuoco ancora ardeva, come la passione che
si era accesa nel suo cuore.
- Posò li vicino un cesto con del cibo,e
alcune coperte.
- Aveva portato anche fasce e altri
medicamenti. Li avrebbe lasciati li,così il ragazzo sarebbe riuscito a
medicarsi la gamba.
- Rimase un po’ nascosta tra gli alberi ad
osservarlo mentre dormiva.
- Guardare il suo viso illuminato dalla flebile
luce del falò le sembrava la cosa più bella che le fosse mai successa e
sperò ardentemente che lui rimanesse lì anche il giorno seguente.
- La mattina dopo Matilda si recò di nuovo
all’accampamento del giovane. Lo trovò intento a mangiare una delle mele
che lei aveva lasciato nel cesto.
- Sembrava stare meglio, aveva riacquistato un
po’ di colore, ma la gamba ancora doveva fargli molto male perché sedeva
immobile facendo di tanto in tanto una piccola smorfia di dolore.
- La scatola con i medicamenti era lì vicino a
lui. La bottiglia di disinfettante era vuota per un quarto e li vicino
c’erano alcune fasce. La gamba era fasciata maldestramente .
- Matilda di nuovo sentì l’impulso di uscire
alla scoperto per aiutarlo, ma riuscì a stare ferma in silenzio.
- Anche solo osservarlo dava al suo cuore una
gioia immensa.
- Con fatica si costrinse a tornare al castello
a lavorare.
- Ora tutto le sembrava più piacevole.
- Lavorava con il sorriso sulle
labbra,pregustando il momento in cui avrebbe finito e sarebbe stata libera
di tornare dal suo ragazzo misterioso nella foresta.
- Quella notte andò di nuovo
all’accampamento improvvisato del giovane.
- Gli portò altro cibo e acqua e anche qualche
dolcetto che aveva rubato dalla cucina e posò la cesta lì vicino.
- Poi si assicurò che il ragazzo dormisse
della grossa e si avvicinò in silenzio.
- Con dolcezza e facendo attenzione a non fare
movimenti bruschi poggiò le mani sulla ferita e tolse le bende malamente
messe dall’ infermo.
- Era una brutta ferita, doveva aver perso
molto sangue.
- Iniziò a medicarlo pregando che non si
svegliasse.
- Mentre le sue mani sfioravano timorose la
pelle del ragazzo , Matilda provò sensazioni che mai aveva provato. Avrebbe
voluto poterlo abbracciare e baciare,come vedeva sempre fare alle altre
ragazze.
- Invece si limitò a bendarlo e poi sparì
nell’oscurità del bosco diretta verso il castello.
- La cosa si ripetè per molti giorni. La notte
Matilda portava al ragazzo il cibo, stava un po’ a guardarlo mentre
dormiva e poi tornava a metà mattinata.
- Lui sembrava molto sorpreso dalle ceste
misteriose che apparivano ogni notte, ma pareva che ormai avesse deciso di
credere all’esistenza di qualche fata che vegliava su di lui.
- La gamba piano piano stava guarendo e Matilda
iniziò ad avere paura del giorno in cui lui se ne sarebbe potuto andare.
Aveva paura di non rivederlo mai più. Aveva paura di perdere l’unica cosa
che sembrava avere senso in tutta la sua vita.
- Da quando era arrivato lui tutto era
cambiato.
- Matilda aveva ormai capito di essersi
innamorata e non poteva più lasciarlo andare via senza rivelare al ragazzo
i suoi sentimenti.
- Ma una mattina mentre ancora dormiva fu
svegliata di soprassalto dalla voce squillante e cristallina della
principessa che passava nel corridoio davanti alla sua stanza.
- Matilda ne fu molto sorpresa. Dalla luce che
arrivava dalla finestra dedusse doveva essere molto presto e di solito Helen
dormiva fino a tardi.
- La cosa che però la lasciò ancora più
stupita fu la presenza di una seconda voce che rideva e scherzava con la sua
padrona.
- Aguzzò le orecchie e ben presto la
riconobbe.
- Era la Sua voce. La voce di Lui.
- La voce del bel giovane nella foresta che lei
aveva aiutato e di cui si era innamorata.
- Il suo cuore iniziò a battere fortissimo.
- Forse l’aveva seguita e aveva scoperto dove
abitasse,per ringraziarla dell’aiuto e magari chiederle di sposarlo.
- Si vestì in tutta fretta,mettendosi il
vestitino più bello che aveva, si pettinò i capelli e si infilò delle
scarpette che di solito metteva solo nei giorni di festa.
- Si specchiò nervosamente e poi decise di
uscire.
- Aprì la porta e percorse a passo insicuro
tutto il corridoio,mentre il suo cuore batteva così forte da darle la
preoccupazione che potesse uscirle dal petto.
- Arrivò alle scale e affacciandosi alla
balaustra vide finalmente il bel giovane.
- Sembrava essersi ripreso perfettamente,anche
se zoppicava ancora un poco, e il suo sorriso era così solare che avrebbe
potuto illuminare tutto il castello.
- Rideva e scherzava con la principessa,che si
pavoneggiava come sempre.
- Quando vide la cameriera immobile in cima
alle scale Helen sbuffò
- “Era ora che tu ti svegliassi..su prepara
la colazione mentre io faccio conoscere il castello al mio futuro sposo..”
- Matilda all’udire quelle parole quasi
svenne
- “Futuro sposo?” chiese con voce spezzata
- “Certo..Lui è il principe Matthew II ed è
arrivato qui dopo un lungo viaggio per chiedere la mia mano..Pensa che è
rimasto ferito nella foresta poco distante da qui per quasi un mese..se lo
avessi saputo avrei mandato qualcuno a prenderlo secoli fa!”rispose la
principessa prendendo il giovane sottobraccio
- “Capisco” bisbigliò Matilda
- Il suo cuore non batteva più. Si era
spezzato in mille pezzi.
- Il ragazzo di cui era innamorata avrebbe
sposato un’altra.
- E non una qualsiasi, ma la sua padrona. Così
che lei li avrebbe visti vivere insieme quella vita che invece lei non
avrebbe vissuto mai.
- Li avrebbe visti abbracciati scambiarsi
teneri baci, avrebbe sentito le loro risate innamorate echeggiare in tutto
il castello, avrebbe visto i loro figli correre e saltare ovunque e avrebbe
dovuto occuparsi di loro, avrebbe dovuto vedere un'altra vivere la vita che
avrebbe voluto fosse la sua.
- “Che fai ancora lì impalata?” le urlò
la principessa notando che ancora non si muoveva
- “Mi scusi ..vado..” rispose Matilda con
voce spezzata
- Lanciò un ultima occhiata a Matthew.
- I loro sguardi si incrociarono per un istante
mentre lui le rivolgeva un sorriso.
- Matilda rimase a fissarlo mentre la sua
futura consorte lo trascinava in giardino.
- Niente avrebbe avuto senso così. Non sarebbe
stata forte abbastanza per vedere l’uomo di cui era innamorata tra le
braccia di un'altra.
- Scavalcò la balaustra delle scale. Sotto di
lei rampe e rampe di grandini e il salone che splendeva illuminato dalla
luce del primo mattino.
- Lanciò un ultimo sguardo al suo principe, a
colui che le aveva rubato il cuore, colui che lo avrebbe custodito per
sempre,senza saperlo.
- E poi lasciò la presa, volando giù,
precipitando in quell’abisso senza fondo, lasciando quel mondo in cui
aveva lasciato per sempre cuore e anima..