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Autore: Cameron90    15/10/2008    1 recensioni
C’era una volta una bellissima principessa di nome Helen che viveva in un castello nel mezzo di un bosco. Era una ragazza bellissima, con lunghi boccoli biondi e occhi color nocciola, la pelle morbida e vellutata e le labbra rosee. Era però arrogante e saccente, pretendeva sempre di avere ragione e trattava tutti con inferiorità, come se non fossero neppure degni di respirare la sua stessa aria. Nello stesso castello viveva Matilda...
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta una bellissima principessa di nome Helen che viveva in un castello nel mezzo di un bosco. Era una ragazza bellissima, con lunghi boccoli biondi e occhi color nocciola, la pelle morbida e vellutata e le labbra rosee. Era però arrogante e saccente, pretendeva sempre di avere ragione e trattava tutti con inferiorità, come se non fossero neppure degni di respirare la sua stessa aria.
Nello stesso castello viveva Matilda, un’umile cameriera che lavorava per la principessa.
Matilda era una ragazza molto semplice e anonima. Nessuno si ricordava mai di lei,tanto che perfino la principessa che l’aveva intorno tutto il giorno non ne ricordava mai il nome.
La sua bellezza non era neppure lontanamente paragonabile a quella di Helen, ma era graziosa,con grandi occhi azzurri e lunghi capelli castani. Aveva un carattere molto dolce, era una ragazza tranquilla e lavoratrice, sempre gentile e con un sorriso per tutti.
Molto spesso però a Matilda sembrava di essere invisibile. Non solo nessuno si ricordava il suo nome, ma nessuno la notava.
Quando andava a fare compere doveva sempre chiamare più volte i mercanti perché la servissero . Quando camminava capitava spesso che qualcuno le sbattesse contro senza averla vista.
E mai attirava le occhiate dei giovanotti della sua età che sempre erano rivolte verso altre.
Tutto ciò la rendeva molto triste e la faceva sentire molto sola.
Tutto quello che sognava era trovare anche lei un principe azzurro come quello delle favole che la portasse via da li.
Le sue preghiere sembrarono esaudite quando un giorno, mentre passeggiava nel bosco al tramonto, sentì una voce provenire da dietro gli alberi.
Si avvicinò cauta e sbirciò tra le foglie per vedere chi fosse.
Era un ragazzo. Un ragazzo bellissimo. Il più bello che Matilda avesse mai visto.
Aveva grandi occhi scuri e i capelli castano chiaro, che gli cadevano scompostamente sugli occhi . Sembrava ferito e affamato,era pallido e non si reggeva quasi in piedi, tanto che presto si accasciò a terra. Ormai non poteva camminare così si arrese e si sistemò per quel che poteva. Accese un fuocherello e si sedette con la schiena appoggiata ad un tronco e  la gamba ferita lunga distesa davanti a s’è.
Matilda avrebbe voluto aiutarlo, ma non voleva uscire allo scoperto, così tornò al castello.
Fece ritorno all’accampamento del giovane poche ore dopo.
Il fuoco ancora ardeva, come la passione che si era accesa nel suo cuore.
Posò li vicino un cesto con del cibo,e alcune coperte.
Aveva portato anche fasce e altri medicamenti. Li avrebbe lasciati li,così il ragazzo sarebbe riuscito a medicarsi la gamba.
Rimase un po’ nascosta tra gli alberi ad osservarlo mentre dormiva.
Guardare il suo viso illuminato dalla flebile luce del falò le sembrava la cosa più bella che le fosse mai successa e sperò ardentemente che lui rimanesse lì anche il giorno seguente.
La mattina dopo Matilda si recò di nuovo all’accampamento del giovane. Lo trovò intento a mangiare una delle mele che lei aveva lasciato nel cesto.
Sembrava stare meglio, aveva riacquistato un po’ di colore, ma la gamba ancora doveva fargli molto male perché sedeva immobile facendo di tanto in tanto una piccola smorfia di dolore.
La scatola con i medicamenti era lì vicino a lui. La bottiglia di disinfettante era vuota per un quarto e li vicino c’erano alcune fasce. La gamba era fasciata maldestramente .
Matilda di nuovo sentì l’impulso di uscire alla scoperto per aiutarlo, ma riuscì a stare ferma in silenzio.
Anche solo osservarlo dava al suo cuore una gioia immensa.
Con fatica si costrinse a tornare al castello a lavorare.
Ora tutto le sembrava più piacevole.
Lavorava con il sorriso sulle labbra,pregustando il momento in cui avrebbe finito e sarebbe stata libera di tornare dal suo ragazzo misterioso nella foresta.
Quella notte andò di nuovo all’accampamento improvvisato del giovane.
Gli portò altro cibo e acqua e anche qualche dolcetto che aveva rubato dalla cucina e posò la cesta lì vicino.
Poi si assicurò che il ragazzo dormisse della grossa e si avvicinò in silenzio.
Con dolcezza e facendo attenzione a non fare movimenti bruschi poggiò le mani sulla ferita e tolse le bende malamente messe dall’ infermo.
Era una brutta ferita, doveva aver perso molto sangue.
Iniziò a medicarlo pregando che non si svegliasse.
Mentre le sue mani sfioravano timorose la pelle del ragazzo , Matilda provò sensazioni che mai aveva provato. Avrebbe voluto poterlo abbracciare e baciare,come vedeva sempre fare alle altre ragazze.
Invece si limitò a bendarlo e poi sparì nell’oscurità del bosco diretta verso il castello.
La cosa si ripetè per molti giorni. La notte Matilda portava al ragazzo il cibo, stava un po’ a guardarlo mentre dormiva e poi tornava a metà mattinata.
Lui sembrava molto sorpreso dalle ceste misteriose che apparivano ogni notte, ma pareva che ormai avesse deciso di credere all’esistenza di qualche fata che vegliava su di lui.
La gamba piano piano stava guarendo e Matilda iniziò ad avere paura del giorno in cui lui se ne sarebbe potuto andare. Aveva paura di non rivederlo mai più. Aveva paura di perdere l’unica cosa che sembrava avere senso in tutta la sua vita.
Da quando era arrivato lui tutto era cambiato.
Matilda aveva ormai capito di essersi innamorata e non poteva più lasciarlo andare via senza rivelare al ragazzo i suoi sentimenti.
Ma una mattina mentre ancora dormiva fu svegliata di soprassalto dalla voce squillante e cristallina della principessa che passava nel corridoio davanti alla sua stanza.
Matilda ne fu molto sorpresa. Dalla luce che arrivava dalla finestra dedusse doveva essere molto presto e di solito Helen dormiva fino a tardi.
La cosa che però la lasciò ancora più stupita fu la presenza di una seconda voce che rideva e scherzava con la sua padrona.
Aguzzò le orecchie e ben presto la riconobbe.
Era la Sua voce. La voce di Lui.
La voce del bel giovane nella foresta che lei aveva aiutato e di cui si era innamorata.
Il suo cuore iniziò a battere fortissimo.
Forse l’aveva seguita e aveva scoperto dove abitasse,per ringraziarla dell’aiuto e magari chiederle di sposarlo.
Si vestì in tutta fretta,mettendosi il vestitino più bello che aveva, si pettinò i capelli e si infilò delle scarpette che di solito metteva solo nei giorni di festa.
Si specchiò nervosamente e poi decise di uscire.
Aprì la porta e percorse a passo insicuro tutto il corridoio,mentre il suo cuore batteva così forte da darle la preoccupazione che potesse uscirle dal petto.
Arrivò alle scale e affacciandosi alla balaustra vide finalmente il bel giovane.
Sembrava essersi ripreso perfettamente,anche se zoppicava ancora un poco, e il suo sorriso era così solare che avrebbe potuto illuminare tutto il castello.
Rideva e scherzava con la principessa,che si pavoneggiava come sempre.
Quando vide la cameriera immobile in cima alle scale Helen sbuffò
“Era ora che tu ti svegliassi..su prepara la colazione mentre io faccio conoscere il castello al mio futuro sposo..”
Matilda all’udire quelle parole quasi svenne
“Futuro sposo?” chiese con voce spezzata
“Certo..Lui è il principe Matthew II ed è arrivato qui dopo un lungo viaggio per chiedere la mia mano..Pensa che è rimasto ferito nella foresta poco distante da qui per quasi un mese..se lo avessi saputo avrei mandato qualcuno a prenderlo secoli fa!”rispose la principessa prendendo il giovane sottobraccio
“Capisco” bisbigliò Matilda
Il suo cuore non batteva più. Si era spezzato in mille pezzi.
Il ragazzo di cui era innamorata avrebbe sposato un’altra.
E non una qualsiasi, ma la sua padrona. Così che lei li avrebbe visti vivere insieme quella vita che invece lei non avrebbe vissuto mai.
Li avrebbe visti abbracciati scambiarsi teneri baci, avrebbe sentito le loro risate innamorate echeggiare in tutto il castello, avrebbe visto i loro figli correre e saltare ovunque e avrebbe dovuto occuparsi di loro, avrebbe dovuto vedere un'altra vivere la vita che avrebbe voluto fosse la sua.
“Che fai ancora lì impalata?” le urlò la principessa notando che ancora non si muoveva
“Mi scusi ..vado..” rispose Matilda con voce spezzata
Lanciò un ultima occhiata a Matthew.
I loro sguardi si incrociarono per un istante mentre lui le rivolgeva un sorriso.
Matilda rimase a fissarlo mentre la sua futura consorte lo trascinava in giardino.
Niente avrebbe avuto senso così. Non sarebbe stata forte abbastanza per vedere l’uomo di cui era innamorata tra le braccia di un'altra.
Scavalcò la balaustra delle scale. Sotto di lei rampe e rampe di grandini e il salone che splendeva illuminato dalla luce del primo mattino.
Lanciò un ultimo sguardo al suo principe, a colui che le aveva rubato il cuore, colui che lo avrebbe custodito per sempre,senza saperlo.
E poi lasciò la presa, volando giù, precipitando in quell’abisso senza fondo, lasciando quel mondo in cui aveva lasciato per sempre cuore e anima..
 
  
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