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Autore: theOldEnnui    20/10/2014    8 recensioni
Otto modi in cui John e Sherlock sono riusciti a circumnavigare il gargantuesco grumo di terrore e dubbi e costipazione emotiva che ostruisce il cammino verso la loro felicità e a dichiararsi amore a vicenda.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Giravo su tumblr alla ricerca di un po' di ispirazione, quando sono inciampata nel link a questo post: x. Ho intenzione di scrivere una flash ispirata ad ognuno degli otto punti. Saranno (super-probabilmente) tutte johnlock, ma anche nel caso in cui l'ispirazione dovesse portarmi verso altri pairing ci sono circa 0% probabilità che in essi appaiano John o Sherlock accoppiati con qualcun altro. Sono fatta così, che ci posso fare u_ù Il rating potrebbe variare in futuro, ma anche nel caso, non penso supererà l'arancione, però comunque boh. Cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana, spero di farcela, però sono super-lenta e frequentemente soggetta a blocchiblocchissimi, quindi pregate per me.
E poi niente.
Grazie a chiunque deciderà di leggere e tanti biscotti per tutti <333

 

 

 

 

8 WAYS TO SAY I LOVE YOU

 

1.
(Dannato idiota)

 

È un regalo di Mycroft, lo scotch che ti brucia la gola-- il coraggio che ti trema nelle vene, che scioglie tutti i nodi nel tuo cervello: all'improvviso sembra tutto così semplice.

E ridicolo.

Ti accigli e scandagli le profondità ambrate che si agitano nel tuo bicchiere alla ricerca di una risposta: che cosa diavolo c'è di così buffo? Non sei un sommozzatore esperto e comunque sai che esperienza orribile, tuffarsi in una piscina piena di scotch. Ah, lo scotch. Ne prendi un sorso.

Ci riprovi.

No, quella non è la tua bocca. Un po' più a sinistra, appena più in basso--

Qualcosa non funziona.

Lo scotch.

È lo scotch che ti fa ridere, ma non proprio lo scotch in sé-- più che altro è Mycroft.

Oh. Mycroft.

Il fatto che sia stato lui a regalarti lo scotch è insopportabilmente comico, perché ora te ne stai servendo per temperare la tua audacia e quando quella avrà raggiunto un rispettabile livello di acuminazione, la scaglierai come una lancia contro Sherlock.

Gli dirai: Shercock-- Sherpock-- Shhhhrr-- cch-- gli dirai: ehi, idiota (Sherlock sorride sempre in quel modo segreto, quando lo chiami idiota), poi cercherai di vomitargli addosso i tuoi sentimenti e nient'altro.

Probabilmente vi bacerete. Le labbra di Sherlock sulle tue labbra: il pensiero ti fa girare la testa, agita qualcosa nelle tue viscere-- meglio smettere di pensarci. Senti la tua dichiarazione d'amore correrti su per l'esofago. Forse non è amore--

E accadrà tutto grazie a Mycroft. Il contrasto farebbe sganasciare chiunque.

Mycroft è freddo e austero e distante e disgustato da queste cose. I sentimenti. Grinze fastidiose sul suo vestito elegante, eliminabili con uno sfarfallio di dita precise. Tira qui, aggiusta là. Tutto come se niente fosse successo.

Mycroft assomiglia allo Sherlock dei tuoi incubi, quello che rimane impassibile, solo una scintilla di scherno che gioca educatamente a nascondersi fra le sue ciglia. Quello che dice: John, sono lusingato dal tuo interesse, ma--

Meglio non pensarci.

Sei un soldato, ti piace il pericolo.

Sei un codardo, stai già progettando la tua ritirata. E se lui non provasse lo stesso? E se tutto andasse in frantumi?

Che ne sarebbe di John Watson?

Questo è un diverso tipo di pericolo, che non ha niente di godibile, è gonfio nel tuo petto e avvelena anche l'adrenalina. È un pericolo che morde e lacera non la carne, ma l'orgoglio e qualcos'altro, da qualche parte, più in fondo--

Sei un dottore, sai come ricucire la carne.

Come si rimette insieme un cuore spezzato? Ancora non hai imparato, dopo tutte queste volte?

 

Sherlock è in casa, lo hai sentito rientrare. Dovresti scendere adesso, che ancora ti ricordi come usare le gambe e farlo come si strappa un cerotto: Sherlock, io ti amo.

 

Pffft! Non potresti mai. Non vuoi guardarlo negli occhi ed essere ridicolo proprio di fronte a lui, senza scampo. Come sopravviveresti? E le parole si perderebbero nei suoi occhi e tu per riacciuffarle finiresti muto e più perso di loro e non concluderesti nulla e tutta quest'agonia sarebbe stata vana.

 

Per fortuna, hai un telefono.

Le tue dita sono goffe e lente, ma alla fine sullo schermo lampeggia un grande bottone verde e il nome di Sherlock. Suona. Lo stai chiamando.

È una sensazione molto strana, come se fossi in piedi sull'orlo di un precipizio. La gravità ti tira per i piedi, affonda i denti alla bocca del tuo stomaco.

I muri del vostro appartamento sono di carta pesta. Inizi a precipitare quando senti lo squillo.

A ogni azione corrisponde una reazione. Lo stai facendo davvero. Sherlock è al piano di sotto. Il suo cellulare sta squillando con orrendo fracasso.

 

E poi:

 

«Avete raggiunto Sherlock Holmes, al momento non posso rispondere. Lasciate un messaggio dopo il segnale acustico. Non siate noiosi.»

 

Questo ti coglie impreparato.

Ti accigli. Dici: «Cristo. Sher-- Shhrrr-- Sh'lock. Cristo. Io... io-- Che cosa diavolo stai facendo alle» guardi la sveglia sul tuo comodino «alle due e diciassette di mattina? Dannato idiota. Ti amo così tanto. Io-- Cristo. Io--» e poi, saggiamente, riagganci.

 

 

 

 

 

La mattina dopo ti fa male la testa e non vuoi scendere per colazione.

Quando ti arrendi e lo fai incontri Sherlock, seduto al tavolo della cucina. Sembra nervoso. Capisci subito che ha ascoltato il messaggio.

Ti lascia il tempo di riempirti una tazza di caffè e poi attacca: «Eri ubriaco, ieri sera.»

«Un vero genio delle deduzioni.»

«Mi hai lasciato un messaggio.»

«Mi ricordo.»

«Stavo dormendo.»

«Va bene.»

«Spesso le persone dicono cose che non pensano davvero, da ubriache.»

«Io pensavo ogni cosa. La penso ancora.»

Sherlock tace per un po' e ti studia mentre sorseggi il tuo caffè e combatti la paura, fingi che sia una conversazione come un'altra.

«Anche quando mi hai chiamato dannato idiota?» chiede.

«Soprattutto, quando ti ho chiamato dannato idiota.»

 

E poi:

 

Sherlock Holmes ti sta baciando.   

  
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