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Autore: Queila    20/10/2014    1 recensioni
Piccolo scorcio nella vita dei nostri protagonisti. Adoro questa coppia e ho voluto scrivere una piccola storia su di loro. Lo scritto si basa sull'anime. Fatemi sapere che ne pensate ^^
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Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Risa Koizumi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nelle tue mani
 
- Solo chi ha necessità di un tocco delicato sa toccare con delicatezza (Hermann Hesse)  -
 
Le nostre teste si sfiorano e le tue labbra toccano le mie. I tuoi baci sono sempre delicati e teneri, a dispetto di tutto ciò che mi dici, e a me basta questo, perché so che anche se mi definisci spilungona o gigantessa, tu sei fragile. Esattamente come me.
Ci stacchiamo e mi sfiori la mano.
“Koizumi, hai una faccia strana”.
“Che faccia, scusa? Questa è la mia solita faccia, forse sei tu che hai la visione distorta da quell’altezza”. Lo sapevo, cominciamo a punzecchiarci.
“Come? Magari è colpa tua e dei tuoi spropositati centimetri, zuccona!” il tuo tono è divertito ed io non posso che ridere.
Ti afferro la mano e ti aiuto ad alzarti senza aggiungere altro.
In silenzio andiamo a casa, con le  mani strette l’una in quella dell’altra, e a me va bene così: i tuoi occhi gentili che mi guardano persi sono la testimonianza che ho insistito e ho vinto. Ho visto te. Ho vinto noi.
“Stai rifacendo la faccia strana, sappilo!”
“Ma quanto rompi, nanetto! Non posso neanche ammirare il mio fidanzato?”
Ti fai rosso e taci.
“Koizumi?”
“Sì, Otani?”
“La tua mano è calda…”
Lo dici con un tono così dolce e serio che gli occhi mi si fanno lucidi.
“E con questo? Non va bene?”
“Va benissimo, ho proprio bisogno di un tocco caldo e accogliente come questo.”
Mi fermo in mezzo alla strada, senza curarmi dei passanti che si lamentano per il mio improvviso arresto.
Ti guardo fisso negli occhi.
Vorrei dirtelo, vorrei urlartelo, ma non è il momento, non sei pronto.
Ti rubo un timido bacio e tu sposti lo sguardo altrove mentre ti gratti la testa, imbarazzato.
“Anche le tue labbra sono calde e non desidero altro al mondo”.
“Smettila di fare la scema e andiamo a casa”.
Rido leggermente e mi rimpossesso della tua mano, facendola mia, in questo momento, davvero, non chiedo altro se non rimanere così per sempre: incatenata alle tue mani.
“Forse ci metterò della colla…” dico con un ghigno spaventoso.
“Che vuol dire?” mi guardi interrogativo.
“No, nulla… pensavo a voce alta…”
“Sei strana, Koizumi, davvero”.
Non ribatto, faccio spallucce e ti sorrido, pregando che il percorso per arrivare a casa duri ancora delle ore.
 
 
L’espressione da pazza che avevi fino a un attimo è sparita, sostituita da uno di quei sorrisi che mi piacciono tanto, quei sorrisi imbarazzati e sinceri, quelli che mi toccano delicatamente il cuore e me lo imprigionano, quei sorrisi che riservi solo a me.
Non te l’ho mai detto, forse è presto, forse è tardi, non so, ma Koizumi, sei speciale per me, sei unica per me.
“Ko-ko-koizumi…” la mia faccia deve essere arrossita spaventosamente: avverto il calore salirmi alle gote.
“Sì, che c’è? Ti senti male? Oddio ti senti male, aspetta ci fermiamo a chiedere un bicchiere d’acqua e una sedia, oddio…”
Non mi fai parlare, come al solito.
“No, ecco aspetta non è questo…”
“ E cosa?”
“Grazie”.
M’interrompo, ma ricomincio subito, prima che tu prenda la parola, se non lo dico ora, non lo dico più.
“Grazie per oggi, e per avermi ospitato, grazie per essermi sempre tra i piedi. Mi prometti una cosa?”
Annuisci con gli occhi sbarrati, nella tua tipica faccia da pesce lesso.
“Mi prometti di tenermi la mano per sempre? Mi prometti che il tuo tocco delicato mi accompagnerà d’ora in poi?”
Continui a tacere, come in trance.
Ti avvicini a me.
Mi baci con delicatezza.
Io approfondisco il bacio e affondo la mia mano tra i tuoi capelli morbidi, mi metto sulle punte e mi godo il nostro momento. Anche così mi piaci: sfrontata e temeraria; il nostro non è più uno sfiorasi, ma è un cercarsi e trovarsi.
Questo è un bacio che ti succhia l’anima, ma fai pure Koizumi: hai già afferrato il mio cuore, prendi ciò che vuoi.
 
“Ti amo”
Mi sfugge, l’ho detto, ma dopo un bacio così, sei tu che me lo hai tirato fuori, dannato Otani!
Tu non mi dici nulla, mi sfiori la guancia con delicatezza: ho bisogno del tuo tocco delicato come tu hai bisogno del mio.
Sorridi.
Dio, potrei morire in questo momento: ho cuore che mi batte all’impazzata, il fiato corto e lo stomaco arrotolato. Ma ti guardo sorridere a non penso ad altro.
“Andiamo a casa, Koizumi, si sta facendo tardi…”
Non mi hai risposto a voce, ma i tuoi occhi mi trasmettono tutto l’amore di cui ho bisogno.
Sono tua e tu sei mio.
Per sempre.
 
 
Note autrice:
 
La scena parte dall’ultimo episodio dell’anime, dopo che Risa ha finalmente trovato Otani. È una storia senza pretese che vuole solo essere dolce, era tanto tempo che volevo scrivere su di loro e li volevo così: fluff da far schifo.
Spero vi sia piaciuta, almeno un poco ^^
Grazie a tutti.
:*
  
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