Flowers for a ghost





C'era una donna dai lunghi capelli biondi accovacciata su un prato verde e c'era una lapide, proprio di fronte a lei.

Gli occhi azzurri fissavano la nuda pietra grigia, cercando di dare un senso a quello che guardavano.
Ma un senso non c'era.

Se ci fosse stato, lei non si sarebbe trovata lì.

Quella lapide avrebbe solo popolato i suoi incubi peggiori.

Emma guardò il nome di Neal inciso sulla pietra mentre il resto del mondo scompariva.

Non c'erano gli alberi del cimitero intorno a lei, non c'erano le altre tombe.

Non c'era il sole e non c'era neanche qualcosa che non fosse ciò che stava provando dentro.

Quanto tempo era trascorso dalla morte di Neal?

Troppo.

Eppure continuava a sperare che potesse stare con lei.

Che potesse tornare a far parte dei suoi giorni.

Non voleva che la loro quotidianità fosse fatta di fiori che lei si ostinava a portargli sempre, per rallegrare quella grigia pietra.

L'unica quotidianità che si poteva permettere era quella che non avrebbe mai voluto vivere.

Non c'erano neanche più fiori da portargli.

Perché Emma aveva già portato qualunque tipo di fiore possibile sulla tomba di Neal.

Li aveva sempre cambiati.

Voleva che fosse sovrastato dal colore vivace dei petali.

Voleva che Neal potesse sentire quel colore ridargli la vita.

Quel colore trasformare la pietra in qualcosa di meglio, qualcosa che non riguardasse la fine della vita.

Voleva che i fiori potessero far crescere le loro radici fino a toccare Neal, fino a raggiungerlo perché in quel modo era come se anche lei avesse potuto raggiungerlo.

Nel momento in cui lasciò quel giglio bianco di fronte alla lapide, vide un filo invisibile iniziare dalla sua mano per poi entrare nel fiore, attraverso i petali, affondare le sue radici sottoterra e avvolgersi intorno a Neal, stringendolo forte, come lei avrebbe voluto.

Accarezzò il suo nome inciso sulla lapide e disse le uniche parole che potevano esprimere quello che provava.

«Mi manchi, Neal.»

Se solo avesse potuto sentire la sua voce, ancora.

Se solo avesse potuto stringere la sua mano, ancora.

Se solo avesse potuto abbracciarlo, ancora.

I petali bianchi vennero bagnati dalle sue lacrime.

Non tentò neanche di fermarle perché non si sarebbero fermate, in ogni caso.

Avrebbe continuato a piangere.

Poi, inspiegabilmente, sentì una mano sulla sua spalla.

Era Henry e le stava porgendo un fazzoletto bianco.

Gli sorrise tra le lacrime e lo prese.

L'unica cosa che gli restava di Neal era proprio lui, il loro meraviglioso figlio.

Si rialzò e vide lo sguardo di Henry posarsi sul suo ciondolo a forma di cigno.

«Papà ha scelto proprio bene quella collana.»

Emma gli sorrise ancora, asciugandosi le lacrime.

Portava quella collana, dal giorno in cui Neal gliel'aveva ridata, pochi istanti prima di morire.

L'avrebbe portata sempre.

E avrebbe trovato un altro fiore da portare sulla sua tomba, a costo di doverlo inventare o creare con la sua stessa magia.



A/N

Un momento che avrei voluto vedere anche nella serie.
Un momento che, forse, ci sarebbe stato se avessimo visto Emma soffrire un po' di più per la morte definitiva di Neal.
Un momento che mi avrebbe sinceramente commossa e che avrei adorato.
Spero che sia riuscita a emozionare anche voi ;)
Un bacio,
Gloria