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Autore: achilles29    20/10/2014    0 recensioni
Creati nella notte dei Tempi, perseguitati fino all' estinzione.
Sette fratelli, tutti accumunati da un unico, tragico destino.
L' ultimo, il più giovane, si è però risvegliato, ed ha sete: di sangue e di vendetta.
Ma c' è qualcosa che lo trattiene, che lo ferma dal massacrare senza ritegno chiunque gli si avvicini.
Genere: Drammatico, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Yuma/Yuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Ecco l' ennesima fanfiction incentrata su Yuma e Co...
Giorni fa, cercando su Internet con parole chiavi: Yuma-vampiro-fanfiction, ho trovato..................il nulla.
Ho setacciato in lungo e in largo, ma non ne ho trovate nemmeno una.
Ho quindi deciso di scriverne una io.
Siate quindi clememnti, so che non è il massimo, ma non fa neanche così schifo, no?
Grazie per dedicare il vostro temo alla lettura di questo papiro( è il capitolo più lungo che abbia mai scritto!)
Baci e Abbreacci







"Lo abbaimo trovato, Signore."
L' ombra si voltò verso il suo sottoposto, in cerca di una qualsiasi traccia di falsità; non trovandola, gli ordinò:" Preparatevi per la missione, è giunta l' ora"
La creatura scivolò fuori dalla sala silenziosa come un ombra.
Un sorriso compiacitò si diffuse sul volto dell' essere: Con il suo nemico sigillato, nessuno lo avrebbe potuto fermare; era giunta l' ora di completare la tanto prolungata missione: da secoli e secoli aspettava quel momento, il momento di distruggere, eliminare, assassinare l' ultimo rappresentante di quella stirpe maledetta.
"Oggi le Tenebre si inchineranno alla Luce."


"Dai fratellone, giochiamo!"
"Daccordo, ma non dire che non ti avevo avvertito! Adesso ti prendo!"
"Come no, non mi prenderai mai!"
"E invece si, eccoti qua! E adesso, come punizione, ti faccio il solletico!"
"Nooooooo! Hahahahahahahahaha, smettila mi fai il solletico fratellone, smett..."
Yuma si svegliò di soprassalto, la fronte imperlata di sudore freddo, il respiro veloce e incontrollabile. 
Bevve avidamente il contenuto del bicchiere lì viciono, dopodichè guardò l' orologio: le 5:00 del mattino.
Maledicendo sotto il suo respiro, si ributtò a peso morto sull' amaca. Lì rimase, immerso nei suoi pensieri: Chi erano la voci che ormai popolavano ogni notte i suoi sogni? E perchè, appunto, li sognava?
Così tante domande senza risposta. Chiuse gli occhi, cercando di dimenticare il sogno.
Non sapeva che da lontano qualcuno lo stava osservando.
E men che meno che quel Qualcuno volesse ucciderlo.


"Yuma, è tardi, svegliati!"
Akari salì le scale, sbuffando infastidita: suo fratello non sarebbe mai cambiato, sempre il solito dormiglione, e come al solito avrebbe fatto tardi a scuola.
Aprì la porta, urlando a squarciagola" Yuma, sei il solito pigrone, è tardi, sv..."
Non fin' la frase, poiche no c' era nessuno a cui urlarla.
L' amaca era vuota, sopra di esse un piccolo bigliettino.
Aprendolo, non potè fare a meno di sorridere:
"Sorellona, se mi stai cercando, sappi che sono partito molto presto, ho bisogno di parlare con alcuni miei amici.
Non ti preoccupare per me, e buona giornata.
Un grande abbraccio
Il tuo fratellino"
"Be, buona giornata anche a te, fratellino."


Arrivando al solito punto di incontro, gli Imperatori Bariani e Astral non poterono fare a meno di sgranare gli occhi: Per la prima volta, Yuma era arrivato prima di loro, e li guardava divertido, contenedo a malapena le risate.
"Vedo con piacere che vi aspettavate che io fossi in orario, o no?!"
Astral, con gli occhi simili a delle lune, gli chiese stupito:" Come hai fatto, di solito a quest' ora tu sei ancora nel mondo dei sogni?"
"Be, Astral, diciamo che mi sono svegliato presto solo per vedere le vostre facce da pesci lessi."
Vector, più rosso del solito, gli rispose:" A chi avresti detto pesci lessi!?!?!"
" A voi, ovvio, dato che con molto probabilità vi siete dimenticati del compito in classe di oggi, non è vero?"
La buffa combricola impallidì drasticamente, mentre il ragazzo dagli occhi rossi, gli girò le spalle, e dettogli un "Buona Fortuna" si diresse verso la propria classe di matematica.


La campanella segnò la fine delle lezioni: I ragazzi uscirono trepidanti dalla scuola, finalmente liberi.
Gli ultimi ad uscire furono 8 ragazzi, tutti con l' aria di chi non dorme da giorni.
Yuma, appena li vide, riuscì a malapena a trattenersi da tirar fuori la macchina fotografica.
"Devo intuire che la verifica sia stata facilissima, no?"
Vector, con lo sguardo di un lupo davanti ad un' alce, replicò:" Tu ci godi a vederci così, ma è andata malissimo. Se tu ci avessi avvisati, ora non saremmo qui così!"
Lo sguardo di Yuma si oscurò:" Io ve l' ho detto e ridetto per tutta la settimana passata, ma voi eravate troppo occupati, e non mi avete dato retta."
Questi sgranarono gli occhi: In effetti...
Flashback: 1 settimana prima
"Ciao Shark, come stai?"
"Bene Yuma, ma adesso non posso proprio parlare: sono sommerso dai compiti."
"Ok, sono solo passato per avvisarti del compito in classe della settimana prossima..."
Ma questi si era già ributtato sui libri.
Flashback: 5 giorni prima
"Hei Alito, Durbe e Girag!"
Questi stavano uno ascoltando una canzone con le cuffie, uno stava leggendo un libro, e l' ultimo stava riorganizzando il proprio deck.
In ogni modo, nessuno gli prestò attenzione...
Flashback: 4 giorni prima
"Hei Rio,Tori, come..."
"Esci immediatamente da casa, dobbiamo studiare, è importante!"
"Ma... Oh, lasciamo perdere..."
Be, per gli altri, Mizael e Vectori stavano litigando animatamente, mentre Astral era impegnato in una conversazione con Eliaphs.
Fine flashback
Si guardarono tra loro, colpevoli.
"Ci dispiace Yuma"
"L' importante è che abbiate imparato la lezione. Ora, che ne dite di uscire oggi pomeriggio, giusto per tirarvi su il morale"
"Ok: ci vediamo davanti a casa tua"
"Certo, a dopo!"


"E' stato troppo fico, dobbiamo rifarlo, assolutamente, si si..."
Alito non la smetteva più di gongolarsi: avevano passato l' intero pomeriggio con una maratona di duelli, ed erano ormai adrenalina pura.
Stavano procedendo per il porto.
D' un tratto, Mizael si girò di scatto, guardandosi le spalle: Gli era parso di sentire dei rumori.
Presto, anche Durbe ebbe la stessa impressione.
Non se ne accorsero, ma si stavano dirigendo verso una trappola.
Un uomo incapucciato gli sbarrò improvvisamente la strada.
I ragazzi si guardarono tutt' intorno, notando amaramente di essere corcondati.
"Arrendetevi senza protestare, e forse vi risparmieremo la vita" L' uomo aveva una voce profonda, faceva venire i brividi.
"Non sappiamo di cosa stai parlando, ma non ci arrenderemo senza lottare!"
L' uomo si mise in posizione di battaglia:" Abbiamo provato con le buone maniere, ma poichè non avete accettato, temo proprio che dovremo ricorrere a quelle forti: vi sfidiamo a duello!"


"Non è possibile, ce ne sono altri! E io che pensavo avessero finito!"
Erano stanchi, gli avversari non finivano mai, ne sconfiggevano uno e se presentavano due.
"E' ormai finita, smettiamola con questa falsa!" Detto questol' uomo, che sembrava essere il capo, alzò verso il cielo una sfera nera come la pece, cantilenando:" Mostrati a noi, ultimo discendente della stirpe maledetta, mostrati a noi, demone di questa terra, mostrati a noi, essere malvagio portatore di morte!"
Detto questo le tenebre si infittirono; dal cielo tuoni e fulmini rombavano in lontananza."
Yuma senti un dolore violento trapassargli il petto, subito seguito da un altro. Le tenebre lo circondarono, il dolore lo rese sempre meno cosciente, il mostro dentro di lui spezzò violentemente le catene che da tempo immemore lo tenevano imprigionato. Era libero.


Quando le tenebre si diradarono, Astral non riusciva a credere ai propri occhi: Quello non poteva essere Yuma: 
L' essere che aveva di fronte era rivestito da un' armatura oscura, finemente decorata, da cui pendevano 2 spade.
Dalle scapole spuntavano un paio di ali angeliche, ma nero come l' inchiostro.
Era pallidissimo, gli occhi sembravano due pozzi affacciati sull' inferno; le iridi erano verticali, come quelle di un rettile, ed i capelli erano biondi, con alcuni ciuffi rossi. Dalla bocca si intravedevano leggermente i canini appuntiti.
Un vampiro.
L' essere si leccò le labbra, compiacito; il suo sguardo li osservava attentamente; Una rabbia incontrollata lo assalì alla vista degli uomini ammantati. Si lanciò verso di essi, nient' altro in mente che il loro sangue.
Ciò che ne seguì, Astral non lo avrebbe mai dimenticato: Il vampiro stava facendo una strage orrenda: Dopo averli uccisi, beveva ogni volta il loro sangue, tentando di placare la sete immensa che lo attanagliava.
In molti fuggirono, ma in altrettanti furono travolti dalla furia di quel demone.
Aveva ormai finito, i cadaveri delle vittime sparse a terra, lo sguardo fisso.
Si voltò verso di loro: E vedendo le faccie sconvolte, riprese coscienza di sè.
Si guardò le mani, incredulo: Aveva ucciso decine di persone con quelle stesse mani. Gli occhi si riempirono di lacrime.
"Sono un mostro"
Dopodichè, volò via
   
 
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