Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady_Pendragon    21/10/2014    1 recensioni
Cos'era un servitore senza il proprio padrone?
Nulla.... soprattutto se costui era il suo migliore amico, o anche di più.
Ecco l'ultimo segreto che non aveva detto al biondo.
Improvvisamente gli occhi chiari e velati di lacrime del Mago scorsero una sagoma dietro di se tramite lo specchio d'acqua.
Si voltò immediatamente e vide una figura alta, imponente, e dai tratti famigliari.
" Sei la solita femminuccia, Merlino. "
Lo canzonò una voce fin troppo famigliare.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ripensavo al finale della 5 e ultima stagione e così è nata questa FF ambientata dopo la morte di Artù. Mi è venuto in mente che forse quest'ultimo segreto andava svelato. Spero possa piacervi, buona lettura <3 


Da quel giorno nessuno vide il giovane mago a corte.
Dopo la famosa battaglia contro Morgana Pendragon, nonostante la vittoria conseguita, troppe perdite avevano spezzato il cuore di Merlino.
In particolare modo quella del suo Re.
Il ragazzo dai capelli bruni passava le giornate sulla sponda del Lago di Avalon.
Si specchiava in quell'acqua limpida, alla ricerca di un altro riflesso oltre al proprio, quello di Artù.
Quella testa di fagiolo dai capelli color oro e dai modi così altezzosi che lo facevano sempre arrabbiare.
In quel momento avrebbe sorriso ad uno dei suoi insulti, pur di sentire il suono della sua voce.
A quel pensiero gli scese una piccola lacrima, che andò a formare crescenti cerchi nell'acqua calma del Lago.
Se solo avesse potuto salvarlo.
Se solo fosse stato ancora lì a dargli ordini, a sgridarlo, a dargli "pacche amichevoli" che all'apparenza sembravano solo sberlotti, a canzonarlo e a dargli fiducia.
Si, perché quel giovane Re si fidava con tutto se stesso del suo umile servo.
Anche dopo aver scoperto la sua vera identità magica.
A Merlino scese un altra lacrima, anch'essa finì a colmare il Lago e si strinse nelle spalle per il freddo.
Cos'era un servitore senza il proprio padrone?
Nulla.... soprattutto se costui era il suo migliore amico, o anche di più. 
Ecco l'ultimo segreto che non aveva detto al biondo.
Improvvisamente gli occhi chiari e velati di lacrime del Mago scorsero una sagoma dietro di se tramite lo specchio d'acqua.
Si voltò immediatamente e vide una figura alta, imponente, e dai tratti famigliari.

" Sei la solita femminuccia, Merlino. "

Lo canzonò una voce fin troppo famigliare.
Il mago si passò il dorso delle mani sugli occhi per disfarsi delle lacrime e finalmente vide chi stava parlando.

" Artù... non può essere. Voi siete. . . "

Balbettò il moro, tralasciando la parola morto.
Era un illusione, questa?
Che cosa gli stava succedendo?!

" Io sono il tuo Re e vorrei capire perché sei qui a piangerti addosso come una fanciullina sperduta. "

Lo canzonò nuovamente il biondo mettendosi le mani sui fianchi.
Il moro scosse il capo, incredulo a quelle parole.

" Ma come?!. .. sto piangendo per voi! Ingrato asino reale! "

Singhiozzò a quel punto il servo.
Il Re lo guardò intensamente negli occhi, prima di abbassarsi per poter prendere il suo viso fra le sue mani.

" Merlino... non dovresti piangere.
Se in questo momento sono qui, vuol dire che ancora non posso riposare in pace.
Quindi.... parla. "

Disse il biondo asciugando le lacrime del mago con dei gesti delicati.
Il servo arrossì tutto d'un tratto e scosse piano il capo.

" Non riguarda né Camelot né Ginevra, quindi non vedo come potrebbe arrecarvi disturbo di questo tipo. "
" ... ma riguarda te. Giusto? "

Merlino a quella domanda arrossì maggiormente e non poté far altro che annuire.

" Allora parla... parlami Merlino. Non sono sicuro che potremmo parlarci di nuovo. "

Disse quasi supplicandolo il biondo.
Il bruno cercò di prendere coraggio. Quell'ultimo segreto da svelare era il più difficile da confessare.
Ma come aveva detto Artù, molto probabilmente quella era l'ultima possibilità per farlo.

" Io.... vi amo. "

Disse con un filo di voce il giovane mago.
Il Re rimase immobile, con il viso di Merlino fra le mani, così pallido da sembrare porcellana finissima.
Improvvisamente sorrise, in modo dolce, sereno, rilassato.

" Ora capisco perché avevo un macigno sul petto.
Ci voleva tanto, idiota?
Ti ho sempre amato anch'io. Sempre. 
Sei stato tu a svelarmi il significato della vera amicizia, della lealtà, della fiducia, dell'affetto.
Per te darei la mia vita, se solo la possedessi ancora. "

Parlò il biondo, mentre il moro all'udire di quelle parole era un fiume di lacrime.

" Vi prego Sire, tornate.... ho bisogno di voi. "

Artù sorrise nuovamente e posò le labbra sulla sua fronte, in un dolce bacio.

" Ti sbagli, il nuovo regno ha bisogno di te. Di un grande mago che lo aiuti a crescere e a migliorare. Una guida, come lo sei stato per me.
Io sarò sempre al tuo fianco.
Veglierò su di te come tu hai fatto per me durante tutti questi anni.
Ti amo, Merlino. "

Quell'ultima frase risuonò nella mente del giovane mago come un eco.
Il tempo di sbattere le palpebre, e la figura del biondo era svanita.

" N-no... non abbandonatemi. "

Sussurrò flebilmente il moro, ma le sue parole vennero inghiottite dall'aria gelida e dalla nebbia che stava calando su quel Lago.
Merlino si alzò lentamente, con il viso ancora zuppo di lacrime salate.
Era stato un sogno?
Una magia?
Un illusione?
Nonostante fosse un Mago, non sapeva darsi una risposta.
Ma una cosa l'aveva capita, l'amore che provava per lui non sarebbe mai svanito, neanche nella sua assenza.
Il ricordo di Artù sarebbe rimasto per sempre nel cuore di Merlino, come un tesoro prezioso, e avrebbe atteso il suo ritorno per sempre.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Lady_Pendragon