Appena entrati nel ristorante li travolse un odore di sangue e carne cruda. Izzy si avvicino alla cameriera e le chiese il numero del tavolo. Clary non riuscì a sentire il resto della conversazione perché Jace l’aveva trascinata in un angolo e la stava guardando con degli occhi che le fecero venire i brividi, quello era il suo Jace, quello da cui si sarebbe dovuta separare. Un altro brivido le percorse la schiena ma questa volta era un brivido di tristezza non di felicità. –Jace tutto bene?- gli chiese allarmata-si e solo che… ho voglia di stare con te Clary ultimamente non ci siamo visti molto col fatto che ho dovuto dare gli esami e tutto il resto ma ti volevo dire che non ho smesso un secondo di pensarti. A Clary si sciolse il cuore e per non fargli vedere che stava per piangere si alzò in punta di piedi e lo baciò. quando si avvicinarono di nuovo al gruppo Isabelle iniziò ad urlare –ok ragazzi siamo il tavolo 36 seguite tutti Nancy che è la cameriera vi condurrà al tavolo su veloci muoversi- Clary stava per partire mano nella mano per stare dietro a Nancy che si muoveva veloce tra i tavoli ma Isabelle la trattenne –Jace posso rubartela un secondo?- Jace sbuffo- fai prestò però questa sera è mia- Izzy lo guardò con una faccia buffa e lo mandò via –Clary- disse estraendo qualcosa dalla borsa –questo è per te, cosi ti ricorderai di noi quando sarai a Los Angeles- e le porse un pacchetto colorato. Lei in preda ad una tristezza incontrollata iniziò a scartare la carta regalo e quando ebbe finito si accorse che era una cornice e dentro c’era la foto che qualche settimana fa si erano fatti fare da un folletto c’erano tutti Maia,Simon,Izzy,Alec,Magnus ,Jace e lei e loro si baciavano Erano felici perché era l’ultimo giorno degli esami di Jace poi sarebbe stato come Alec, adulto.le vennero le lacrime agli occhi ma riuscì a spedirle giù –grazie- sussurrò –è stupenda- e l’abbraccio. tornarono insieme al tavolo dov’era rimasto un posto libero vicino a Jace per lei e uno vicino a Simon per Izzy. Simon ordinò spaghetti al sangue e globuli bianchi maia una bistecca grande tre volte la sua faccia mentre gli altri presero tutti piatti abbastanza normali da cotolette a pasta alla norvegese. Quando tutti ebbero finito si spensero le luci e si vide Nency avvicinarsi con ua torta con 18 candeline –buon compleanno- disse a Jace- e sappi che hai degli amici fantastici!- Jace si girò a guardarli tutti in faccia uno per uno poi si rigiro verso nency e le disse –lo so- e spense le candeline. quando le luci si riaccesero tutti avevano in mano u regalo: Maia gli regalò una maglietta nera con scritto in bianco –sono il cacciatore piu bello del mondo-. Alec Izzy e Magnus 2 spade angeliche bellissime che gli saranno costate un mucchio di soldi poi venne il suo turno; era agitatissima e non sapeva se il suo regalo piacesse a Jace ma sperò e anche tanto. Il pacchetto era azzurro e all’interno c’era un sacchettino di velluto, Jace si rovesciò il contenuto sulla mano e cadde fuori un anello identico a quello di Clary dei Morgestern ma anziché esserci una M c’era una H per Herolden. Jace sembrava sul punto di scoppiare a piangere e sussurro –e stupendo grazie mille- lei era diventata rossa e lo sapeva ma non le interessava gran ché l’importante era che a Jace il regalo fosse piaciuto –Sapevo che ci tenevi ma non avevi avuto tempo per ordinarlo dalle sorelle di ferro così, ci ho pensato io. Auguri Jace!- Quando uscirono dal locale lei e Jace erano mano nella mano e chiudevano la fila non avevano più parlato dopo che Clary gli aveva consegnato il regalo ma lui continuava a fissarlo. Arrivati ad un incrocio una voce la risveglio dai suoi sogni e si accorse che Simon la stava scuotendo- Clary,Clary -lei si risveglio –si cosa c’è- Simon sospirò -io Maia e Magnus giriamo di qua ci vediamo domani ok? -Ok- rispose lei anche se aveva pronunciato quelle ultime due parole con molta incertezza. Clary si voltò verso Jace –posso venire con voi all’istituto?- Jace sorpreso alzò la testa di scatto-si certo ma non o se a tua madre farà piacere..- tranquillo le ho detto che sarò a casa per 12:00 e sono solo le 11:00 rimarrò poco promesso- -per me puoi rimanere anche tutta la vita se ti fa piacere- disse Jace e si avviarono verso l’istituto. Davanti al portone, Clary si aspetto quel dolce odore di cera bruciata, ma appena mise piede dentro l’istituto l’unico odore che la invase era -odore di bruciato- esclamò Isabelle –correte in cucina io e Jace andiamo a cercare papà e mamma- urlò Alec in preda ad un panico tremendo- ok veniamo io e Clary da voi non muovetevi dall’infermeria- disse Izzy che ormai era in cima alle scale- Clary seguimi- Jace stava per protestare ma Alec lo tiro per la maglia. Mentre si precipitava a seguire Isabelle, Clary sentì un miagolio e si rese conto che Church era rannicchiato sotto un tavolino, così lo prese in braccio –stai bene Church? Ma che diavolo è successo?- e mentre finiva di pronunciare le ultime parole si rese conto che Isabelle era sparita e che da una stanza uscivano folate di fumo, così iniziò a correre verso la stanza. Non si riusciva a respirare l’unica cosa che si vedeva era la sagoma di quella che dovrebbe essere Isabelle, poi un ricordo folgorante le passò per la testa: davanti alla cucina, in corridoio, c’era un estintore, così corse fuori e lo stacco dal muro, mentre rientrava nella stanza si ricordò di quanta fatica si facesse a respirare così si tirò il bordo della maglietta sul naso e rientrò. Alec e Jace erano arrivati davanti all’infermeria ed entrarono, tutti i letti erano vuoti tranne uno su cui riposava il padre di Isabelle e Alec, di fianco a lui c’era una poltrona su cui era seduta una persona. Mayrise. Si precipitarono di corsa vicino al letto del padre –mamma- urlò Alec e la donna si alzò subito in piedi – si cosa c’è tutto bene?- -tutto bene?- chiese Alec indignato –quando siamo tornati c’era puzza di bruciato e fumo ovunque!- -oh- rispose la donna –il mio pollo. Avevo preparato il pranzo per domani, si sarà tutto abbrustolito, peccato- disse toccandosi la fronte per la dimenticanza –Abbrustolito?? Sarà rimasto carbonizzato! Per non parlare che è andato a fuoco quasi tutto l’istituto!-Alec sembrava sconvolto. Quando un po’ di fumo si fù diradato Clary si accorse di non vedere più Isabelle, così provò ad avvicinarsi al bancone –Isabelle- disse –dove sei?- nessuna risposta. Quando fu quasi arrivata al bancone inciampò su qualcosa, quando guardò meglio si accorse che era un corpo. Isabelle era svenuta per via del fumo Izzy svegliati- urlò schiaffeggiandola –svegliati- ma capì che non avrebbe mai funzionato,così, provò a sollevarla ma non ce la fece per sua fortuna erano abbastanza vicini all’infermeria dove si trovavano Alec e Jace così iniziò ad urlare- Jace,Jace!!-. -m,mi dispiace- sussurrò Mayrise addolorata –ero venuta a vedere come stava Robert mi sono seduta poi… devo essermi addormentata- Jace che fino a quel momento era rimasto in disparte disse –zitti, ho sentito qualcosa- tutti tacquero –Jace- si sentì come un sussurrò ma bastò – è Clary, ha bisogno- disse mentre si era già precipitato verso la porta –state qui- disse e con questo uscì e si precipitò verso la cucina. Quando arrivò il fumo non c’era quasi più e si accorse subito delle due figure accasciate a terra –Clary- disse e lei alzò lo sguardo- la stanza era piena di fumo Izzy, deve essere svenuta, ho provato a sollevarla ma non c’e la facevo- disse con un tono pieno di panico di cui si stupì anche lei-dobbiamo portarla in infermeria, tu stai bene?- Clary aveva la testa che le girava ma riuscì a dire- si- Jace aveva capito che c’era qualcosa che non andava a conosceva troppo bene ma si limitò a dire – ok, io la sollevo tu seguimi- Clari fece segno di si con la testa mentre guardava Jace sollevare la sorella da terra e iniziò a seguirlo per tutto il corridoio. Quando arrivarono in infermeria Alec e Mayrise erano nello stesso punto in cui Jace li aveva lasciati- è svenuta per il fumo- annunciò -ha bisogno di un massaggio cardiaco fatela sdraiare- disse conun tono abbastanza controllato mentre Mayrise si precipitava a prepararle un lettino – Alec - -controlla Clary il fumo deve averle dato alla testa- -sto bene- disse subito sulla difensiva – sono solo un po’ stanca- -allora vai a riposare ribatté Jace -vai in camera mia- Clary era allibita ma troppo stanca per ribattere così si limito a fare un cenno con la testa e si diresse verso l’uscita. Era davanti alla camera di Jace e aprì la porta –il solito fanatico dell’ordine- disse, e in effetti era vero non c’era niente di fuori posto nella sua stanza così chiuse gli occhi e si abbandono sul soffice letto di Jace. In infermeria Alec era riuscito a risvegliare Isabelle, ma che troppo stanca si era rimessa a dormire, Jace aveva mandato a letto Mayrise così erano rimasti solo loro due nella stanza insieme ai “feriti” –Jace se vuoi andare da Clary vai pure tanto qui dormono tutti e due ci stò io qui- -no non c’è bisogno posso stare qui- -no non è vero non vedi l’ora di andare di la da Clary e stare con lei, vai sto qui io- Alec veramente…- no, ascolta tu ora vai di là e passi i 30 minuti prima che lei se ne vada con Clary poi se ti fa piacere vieni qui a darmi il cambio ok?-Jace non voleva abbandonare Alec ma sapeva che sarebbe stato inutile continuare a discutere –ok ma tra un’ora vengo a darti il cambio- Alec sorptreso dalla facilità con cui l’aveva convinto disse – notte Jace- e lui a sua volta ribatte –notte Alec- e uscì. Jace era in corridoio che camminava e pensava a quello ch’era successo, il fatto di scoprire degli Herondale di Valentin ma quello che gli faceva più male era pensare che gli piacesse essere stato servo di Sebastian. Arrivò davanti a camera sua e bussò. silenzio. –Clary?- dopo un po’ entrò Clary si era messa una sua maglietta che ovviamente le era grande ed era sdraiata al centro del letto Jace, anche lui molto stanco sospirò –cosa non si fa per amore?- si chiese e per non svegliare Clary si avvicinò alla lampada per spegnerla, mentre si girò per avvicinarsi alla poltrona la guardò era bellissima non resistette la baciò, temendo che si svegliasse corse con un’agilità verso la poltrona, si sedette e si addormentò.-Clary sveglia è mezza notte sveglia -Clary era frastornata perche qualcuno avrebbe dovuto svegliarla a mezza notte?-si?- -chi è?- Le ragazze pensò Jace perché non si ricordano mai di nulla?- Clary sono Jace è mezza notte e tu devi tornare a casa- colpo di fulmine. Sua mamma l’avrebbe uccisa se non fosse rientrata –dobbiamo muoverci- fu l’unica cosa che riuscì a dire e in un lampo fu in piedi -Clary stai calma- le disse Jace –l’ho avvisata io ci aspetta a casa tra mezz’ora. Ho pensato che prima di tornare avresti voluto farti una doccia- Clary si ricordò solo in quel momento che puzzava del cibo d’asporto di taky e che aveva addosso la maglietta di Jace –si grazie. Scusa se ho preso la tua maglietta- Jace le sorrise –non c’è problema ora vai- -ah Jace non ho niente da mettermi- -tieni pure la mia maglietta le disse ed uscì lasciandole un po’ d’intimità. Quando ebbe finito erano le 12:20 così scesero di corsa le scale e tornarono a casa in taxy. Erano davanti alla porta di luke –grazie per tutto- Jace sembrò stupito –di cosa e poi sai che per me è sempre un piacere- -quando arrivi a casa messaggiamo ok?- -okay! Ma non mi dai il bacino della buona notte?- c’erto, come sempre-. Così lo baciò, sarebbe stato l’ultimo dei suoi baci per un po’ e questo ricordo la spezzo –ora vado ciao- lui rimase a guardarla –a domani- -già a domani- quel domani che non ci sarebbe mai stato pensò Clary. All’interno dell’appartamento dormivano tutti così fece molto piano ad entrare in camera sua. Si mise il pigiama e si sdraiò sul letto pensando a cosa avrebbe risposto Jace