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Autore: Exousting    23/10/2014    3 recensioni
"Forse , forse anche Kyungsoo sarebbe stato felice."
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“SUPERMOON”

Per Kyungsoo il periodo natalizio era il periodo più bello dell’anno. Gli piaceva l’idea di dover girare i negozi di Seoul in cerca dei regali perfetti, o quasi. Era il primo anno che il manager gli aveva permesso di completare le sue spese natalizie da solo, e questo pensiero lo rendeva più felice. L’aria natalizia della metropoli si faceva sentire sin dai primi giorni di Dicembre, ed era proprio in questo periodo che Kyungsoo iniziava a chiedersi quali regali acquistare per i suoi amici; mentirebbe se dicesse che i gusti di quei ragazzini fossero semplici. 

Kyungsoo girovagava per le strade di Seoul nel suo cappotto nero, avuto in regalo da Chen due anni prima. Probabilmente Jongdae si sarebbe dovuto informare meglio sulla sua taglia, visto che era enormemente largo. “Stavolta non potranno dire niente” sogghignò tra sé e sé Kyungsoo. Erano due ore che si faceva spazio tra le persone che, facendo avanti e indietro per i lussuosi negozi, rendevano la città brulicante di gente e questo un po’ gli dispiaceva. Al contrario di come i suoi parenti  lo descrivevano, Kyungsoo non amava stare in mezzo alla gente, anzi lo odiava. Si sentiva sempre osservato e a disagio, per questo ogni qualvolta che qualcuno lo fissava per molto tempo, iniziava a chiedersi cosa ci fosse di sbagliato nel suo aspetto e finiva spesso per versare lacrime sul suo cuscino. Ma nessuno se n’era mai accorto. Kyungsoo non era affascinante come Baekhyun e non aveva neppure i tratti delicati ed eleganti di Luhan. Non gli piaceva neppure ricevere complimenti, li trovava superficiali e spesso non sinceri. A dirla tutta, era un po’ geloso di loro due;  vedevano del buono in ogni singola persona che faceva apprezzamenti sul loro aspetto esteriore, ma non solo. Scacciò via questo pensiero e si concentrò su ciò che doveva fare. Era complicato, Kyungsoo.

Entrò per primo nel negozio di profumi, dirigendosi verso il bancone con i flaconi di profumo. “Non sarebbe male per Suho-hyung e Kris.” pensò. Imbarazzato, annusò il contenuto delle boccette e senza pensarci troppo, ne portò un paio alla cassa. Non gli importava del prezzo, avrebbe voluto vedere un sorriso sul viso dei suoi amici.

E così passò le seguenti tre ore; se la cavò comprando due paia di maglioni per Xiumin e Baekhyun, due  cappellini di lana per Chen e Chanyeol, una polsiera per Tao, tre felpe per Luhan, Sehun e Lay. 
Per ultimo, passò per una cartolibreria in periferia, dove acquistò dieci bigliettini di auguri da decorare. Quest’anno non si sarebbe sforzato di scrivere una lettera per ogni singolo membro, ma semplicemente scrisse la prima cosa che gli spuntò in mente e forse, sarebbe stato meglio così.

“나는 당신의 크리스마스가 행복,                                       “I hope your Christmas will be filled with 
기쁨과 사랑으로 가득 바랍니다.                                     happiness, joy and love.
 메리 크리스마스! ”                                                          Merry Christmas!”

Tornò a casa e posizionò i regali sotto il suo grazioso alberello, poi si fece una veloce doccia calda e si infilò il suo maglione preferito, il maglione di Jongin.
Scese le scale che portavano alla sala di registrazione e non si stupì che alle 04.42 di mattina le luci fossero spente. Entrò nella piccola stanzetta e si infilò le grandi cuffie sulle orecchie,
 e cantò.                        
                
“I wonder if I have gone crazy
Like looking up at the same sky
But I have not thought about it
that way.”

Cantò finchè non gli si raschiò la gola.

“Then I knew isolation,
felt the loneliness and sadness
somewhere faraway
is a person I miss.”

Cantò finchè non scoppiò in lacrime.

“I have never thought
so strongly before
that we are all under the same sky,
but it’s okay to
think so now, right?
And for sure, we will
meet someday
that day will come.”

E sperò che qualcuno sentisse ciò che parlando, non sarebbe mai riuscito a dire.

“You are not alone.”

Incise il tutto su un CD prima di addormentarsi, stringendosi nel suo adorato maglione.

La mattina seguente, il 24 di Dicembre, si svegliò alle 16.52 ma l’ultima cosa a cui pensò fu quella di mettere qualcosa nel suo stomaco, visto che non mangiava dal  pranzo del giorno prima. Prese il CD e lo infilò nella tasca della giacca, impugnò le chiavi di casa e salì di corsa le scale. Si accorse  che i regali erano scomparsi, evidentemente i suoi amici li avevano già scartati. Sapeva che non sarebbero riusciti ad aspettare la mezzanotte. 
Uscì di casa con l’affanno e salì sul primo pullman che portava nel Chungcheong; ci avrebbe messo almeno 5 ore. Scacciò i crampi della fame comprando una merendina ad un distributore vicino alla fermata e arrivò a Daejeon alle 23.41. Aveva meno di venti minuti e si affrettò per trovare la strada del cimitero. 
Si stupì di quanto facesse freddo ma non importava, si strinse nel suo maglione e strinse i pugni finchè le sue nocche non diventarono bianche.
Attraversò correndo il vialetto che portava alla tomba che non visitava da un esatto anno. Si inginocchiò davanti ad essa e posò il piccolo regalo sulla pietra. Lasciò che le lacrime gelide attraversassero il suo viso.
Se Jongin era morto era perché Kyungsoo non era riuscito a proteggerlo, almeno questo era ciò che pensava ogni giorno. Dal giorno della sua morte non faceva altro che darsi la colpa di tutto, ma non era così. Jongin si era suicidato perché era fin troppo empatico, e continuare a fingere di star bene non era nei suoi piani. Era  troppo sensibile, e Kyungsoo lo sapeva, ma Jongin non era abbastanza forte da poter tirare avanti una vita senza più emozioni. 
Kyungsoo era ancora convinto che Jongin avesse amato troppo nella sua vita, ed era per questo che si sentiva maledettamente colpevole.
Se nella lettera scritta da Jongin prima di premere il grilletto non ci fosse stata scritta la confessione d’amore del più piccolo per il più grande, forse, forse Kyungsoo avrebbe accettato tutto senza tanti problemi.
Forse avrebbe pensato “era così che sarebbe dovuta andare”, no?
Forse non sarebbe piegato su sé stesso, la notte di Natale, a piangere sulla tomba del ragazzo che amava, da troppo tempo ormai.

Il primo rintocco della campana.

Forse, se gli avesse detto in tempo che lo amava, tutto questo non sarebbe mai successo.

00.00

Forse , forse anche Kyungsoo sarebbe stato felice.







[ le parole della canzone sono quelle di "supermoon" di "maiko fujita" ]


hey ggente! premetto che è LA PRIMA oneshot che scrivo in tutta la mia vita quindi vi prego di non giudicarmi troppo negativamente, sigh. secondo, spero vi sia piaciuta, dal momento che ho aspettato tipo tre mesi prima di pubblicarla znznzn già. se volete, lasciate qualche recensione, sarebbe super gradita; questa os è davvero importante per me. dunque, grazie mille a tutti tutti, alla prossima! ^^           -Federica, "quella strana".
  
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