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Autore: callistas    17/10/2008    2 recensioni
Ciao a tutti, sono callistas e sono nuova del sito. Alcuni forse mi conoscono perchè ho avuto il piacere di recensire alcune storie, ma purtroppo non sono stata molto regolare con i commenti dato che devo dividere il pc con un altro amico. Vorrei presentarvi questa storia, se posso. Il titolo non c'entra niente con il film, bensì con...non posso dirvi altro, anche perchè immagino che abbiate capito di cosa si tratta. Un grazie a chi avrà il coraggio di leggere questa storia e due a chi mi lascerà un commentino. Bene accette sono tutte le critiche, dato che di errori sicuramente ce ne saranno, perchè che sono troppo imbranata con il computer. Besitos.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 La folla esplose in un fragoroso applauso. Per molti era la prima volta che vi assistevano di persona, per altri invece, veterani ormai del mestiere, trovavano la cosa ormai di normale routine. In fondo al loro cuore, però, la consapevolezza che per quelli che non l'avevano mai fatto prima, il tutto risultasse perfetto e...nuovo.
E finalmente, arrivò.
"Buona sera...buona sera a tutti..." - disse la nuova arrivata, microfono alla mano ed espressione seria, di chi conosce tutta la storia, ma la vuole svelare poco a poco. Il pubblico stava dando mostra di avere mani resistenti, con tutto quell'applauso che sembrava non voler finire mai. La conduttrice li guardò, felice di essere così ben voluta, nonostante qualche cattiveria su di lei apparisse sui giornali di gossip. - "Grazie, grazie..." - ringraziò lei, cercando di far scemare l'applauso, ma la folla non demordeva. A gran voce urlarono il suo nome, scandendolo.
"MA-RI-A! MA-RI-A! MA-RI-A! MA-RI-A!..."
Nella redazione di "C'è Posta per Te", Maria De Filippi.

Lentamente l’applauso scemò e la conduttrice fu lasciata libera di presentare il programma e la storia che si sarebbe spiegata di li a poco.
“Grazie, grazie…allora…la storia che vi presento oggi ha un’ambientazione un po’ particolare…i protagonisti principali vengono addirittura dal Giappone.”
Un brusio sommesso prese possesso dello studio. - “Facciamo entrare il nostro protagonista…” – un applauso di incoraggiamento, seguito dallo stacchetto musicale che accompagna l’ingresso del nuovo ospite, si levò per la persona che doveva entrare. Fece la sua apparizione un bel giovane. Avrà avuto trent’anni, massimo massimo trenta cinque. I capelli neri erano stati unti con del gel per dare l’effetto del bagnato e gli ricadevano fino alle guance, in un caschetto carino. Gli occhi, di un penetrante nero, per chi lo poteva osservare da vicino, avevano riflessi violacei. Per l’abbigliamento aveva optato per un jeans chiaro, slavato su sedere e ginocchia, camicia fuori dai jeans, a quadratoni con le maniche arrotolate fino all’avambraccio e scarpe eleganti, squadrate in punta, tipiche dell’uomo carismatico. Entrò e andò a salutare la presentatrice con due baci sulle guance.
“Buona sera…” – lo salutò Maria.
“Buona sera…” – salutò lui in perfetto italiano, con qualche inflessatura giapponese.
“Lui si chiama…” – Maria dovette ricorrere alla sua cartellina, dato che il suo nome era inusuale in Italia. – “Inu-Inuyasha Taisho…è corretto detto così?” – chiese Maria con un sorriso leggermente imbarazzato.
“Perfetto.” – rispose il ragazzo, sorridendo a sua volta. Capiva che il suo nome non era facilmente pronunciabile, specialmente in Italia e non si offese.
“Meno male…allora, come già detto, lui è Inuyasha e ha trentaquattro anni. È single e si è rivolto a noi, chiedendoci aiuto, per riconquistare la sua ex fidanzata.” – Inuyasha annuì, abbassando lo sguardo.
Era sicuro che lei lo avrebbe squoiato vivo.
“Lei si chiama Kagome Hi…gu…rashi, è esatto?”
“Di nuovo si.” – rispose l’uomo.
“Stasera proprio non so leggere…domani ci sarà la notizia su tutti i giornali…” – disse Maria, usando il suo senso di auto ironia che fece scoppiare il pubblico e Inuyasha in un risolino. – “…e anche lei è giapponese…” – poi la conduttrice abbandonò la cartelletta per continuare a presentare la storia senza il suo sostegno. – “…si sono conosciuti nell’ospedale in cui Inuyasha ora è primario…si sono piaciuti e decidono di iniziare a frequentarsi…”
La telecamera inquadrò un particolare di Inuyasha, le mani. Erano giunte, come in segno di preghiera, i gomiti appoggiavano sulle gambe divaricate ed era leggermente sporto in avanti. Poi il cameramen passò al volto, riprendendo gli occhi melanconici del ragazzo per poi passare di nuovo a Maria.
“…circa un anno più tardi, sorge il problema…lei viene a sapere che Inuyasha non sta con lei per affetto ma solo perché il padre di lei, ex primario dell’ospedale in cui Inuyasha lavora, gli aveva chiesto di corteggiarla per avere un’avanzamento nella carriera…” – Inuyasha sapeva cosa lo avrebbe aspettato adesso. Infatti dal pubblico si levò un moto di biasimo unanime, commentando con il vicino di posto quella che molti di loro definirono una cattiveria bella e buona. – “…quando lei lo viene a sapere ovviamente litigano, dicendosi cose abbastanza pesanti. Lui però le dice che all’inizio era così, ma poi si era innamorato veramente.”
Dal pubblico partì un “ooohh” che stava a significare “si certo, come no…”
“Kagome non gli crede e tronca li la loro storia…è andata così?” – chiese Maria a Inuyasha che annuì.
“Purtroppo si…allora ero supervisore dei tirocinanti e Kagome mi è capitata dalla sera alla mattina. Suo padre me l’aveva descritta e quindi sapevo chi fosse, ancor prima che si presentasse. Il fatto è che lei di medicina non sapeva niente, ma non era quello che la spaventava, anzi…studiava nei momenti liberi, facendosi aiutare da qualche amico del corso, arrivando ad essere un buon dottore. Iniziai a corteggiarla e lei, non si tirò indietro, nonostante fosse molto restia all’inizio a lasciarsi andare. Poi purtroppo è successo il pata track e sono tre anni che non la vedo. Ha tagliato tutti i ponti con me…” – Maria, come era suo solito fare, aveva ascoltato la mini versione del protagonista senza mai interromperlo, cercando nel frattempo di porgli una domanda.
“Ho capito…e…da quest’apparizione, cosa ti aspetti? Cosa pensi che farà Kagome, dopo?” – Inuyasha sorrise, ma era un sorriso di circostanza. Solo con Kagome era riuscito a sorridere veramente.
“Beh…mi verrebbe subito da rispondere che vorrei che mi perdonasse, che tornassimo insieme, ma…so che sarebbe difficile. Sarebbe per me un passo da gigante se ricominciasse solo a parlarmi…”
“E…pensi che accadrà?” – Inuyasha si guardò in giro, come a cercare una risposta.
“Lo spero…era una bellissima persona prima che mi conoscesse…poi sono arrivato io e l’ho rovinata…” – il pubblico era stupito, perché non era da tutti i giorni sentire un ragazzo parlare così di una rottura, di solito si cercava di dare un po’ di colpa anche all’altro. Sentivano che quella puntata sarebbe stata particolare e non vedevano l’ora che arrivasse la ragazza.
Sempre che avesse accettato l’invito.
“Beh…anche noi speriamo che ti perdoni…allora…adesso sai come funziona, no?” – chiese Maria, nella sua classica posa: gambe leggermente divaricate, con una gamba all’infuori, e testa chinata sul protagonista.
“Si.”
“Bene…allora andiamo a vedere se Kagome ha accettato l’invito…”
Si apre il collegamento con il postino, con Beatrice in particolare, che in divisa e in sella alla sua bicicletta, si prepara a ricevere il collegamento da Roma. La luce della telecamera deve essersi accesa, perché la postina ha iniziato con la sua frasetta fatta.
“Ciao Maria…sono nella metropoli di Tokyo, in Giappone. Mi avete mandato qui per consegnare l’invito alla signorina Kagome Higurashi. Speriamo che sia in casa…vado!” – disse Beatrice, impugnando il manubrio e iniziando a pedalare.
Intanto allo studio, arrivavano le immagini di Tokyo e di come fosse avvolta da una nebbia grigiastra, causata dallo smog. Beatrice passava davanti a ristoranti, negozi e centri commerciali, finchè la bici non si fermò in una zona all’interno della città, davanti ad una casa con un bellissimo giardino davanti. Beatrice strizzò l’occhio alla telecamera e incrociò le dita e suonò il campanello. Una voce femminile le rispose.
“Si?”
“La signora Kagome Higurashi?” – chiese Beatrice.
“Si, sono io…lei chi è, scusi?” – chiese Kagome dall’interno.
“Buona sera, sono Beatrice e mi manda la redazione di “C’è Posta per Te”, la conosce?” – chiese la postina, avvicinando il microfono al citofono.
“Si che la conosco, ma…aspetti un attimo…” – si sentì nitidamente un click e Beatrice potè attraversare quel bellissimo giardino. Beatrice intanto parlava con la telecamera.
“Guarda Maria che spettacolo…magari l’avessi io un giardino così…” – una leggera risata si levò dal pubblico.
Inuyasha era inquieto sul suo puff. Erano tre anni che non sentiva Kagome e che non la vedeva. Chissà come sarebbe diventata? Si era alzata? E i capelli?
Tra poco, avrebbe avuto le sue risposte.
Beatrice arrivò e in quel momento la porta si aprì, rivelando la figura di una bellissima donna. Inuyasha aprì la bocca, ma ogni suono gli morì in gola.
Dio, era bellissima!
I capelli erano rimasti sempre lunghi e si erano anche allungati di un bel po’ e si era anche alzata. Era stupenda! Dallo schermo della lettera gigante che si usava come separè, Inuyasha potè seguire tutti i loro movimenti.
“Ciao Kagome, io sono Beatrice e mi manda “C’è Posta per Te”. Mi hai già detto che conosci il programma, giusto?” – Kagome era evidentemente imbarazzata per la presenza della telecamera e aveva una paura di fare qualche gaffe.
“Si…è un programma che mi piace.” – commentò la ragazza sorridente.
“Allora dato che sai come funziona, ti starai sicuramente chiedendo chi ti manda a chiamare.”
“Effettivamente…” – ammise la ragazza.
Beatrice tirò fuori prontamente il bustone.
“Prima però devo accertarmi che la Kagome Higurashi che sto cercando sia veramente tu…” – Kagome se lo aspettava e si preparò alle domande che Beatrice le avrebbe fatto.
“Va bene…”
“Allora…è vero che ti piace il pollo alle mandorle?”
“Decisamente, no…preferisco quello al limone.” – Beatrice sorrise. La risposta era esatta.
“E che ti piace l’attore Colin Farrel?”
“E’ un mito!” – esclamò lei.
“Bene, un ultima domanda…è vero che ti piace il rosso?”
“Solitamente l’azzurro.”
“Perfetto, allora se vuoi scoprire chi ti ha spedito l’invito, ti aspettiamo alla redazione di “C’è Posta per Te”…” – Kagome accettò l’invito e annuì. Le immagini vennero bloccate sull’immagine della ragazza che sorrideva imbarazzata con la busta in mano.
  
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