Sono un ragazzo normale con i capelli rossi lisci e lunghi, di solito sono raccolti in una coda, e ho anche gli occhi azzurri... e se provate a rompermi i coglioni.. siate sicuri che vi ammazzo!
Oggi è il mio primo giorno di liceo.
Mi sveglio, faccio colazione, vado in bagno (e se proprio vi interessa cago, piscio e poi cerco di lavarmi), mi metto la prima cosa che trovo nel armadio cioè una maglietta grigia a maniche lunghe con sopra un gilet color arancione, dei pantaloncini verde pisello e delle “All star” verde acqua ( ok, lo ammetto, non me ne intendo molto di moda ).
Dopo essermi cambiato prendo lo zaino e vado fino alla stazione del treno, e mentre aspetto penso a come possano essere i miei compagni, quelli che vanno al Liceo Artistico di solito sono strani, o almeno è quello che avevo sentito dire, chissà se pure loro saranno  particolari, mentre sono immerso nei miei “pensieri” il treno arriva e stava anche per partire, per fortuna il fischio del capotreno mi riporta alla realtà. Corro subito verso le porte che stavano per chiudersi ma sfortunatamente  il mio zaino si incastra tra le porte così mi  tocca rimanere in piedi davanti a esse per un po'. La gente mi fissa e i ragazzi più grandi e non, parlano a bassa voce, o almeno credono perché li sento benissimo.
-Che deficiente- Dice una voce anonima proveniente da un gruppo di ragazzi.
Non ci faccio troppo caso anche se è difficile, lo ammetto.
Dopo un po' la porta si apre, siccome c'è una fermata.
Riesco a liberarmi e cerco un posto dove sedermi.
La cosa fantastica è che non c'è manco un posto, sono tutti occupati. E siccome non ho voglia di andare da vagone a vagone, rimarrò in piedi fino a quando non arriverò a destinazione.
Scendo dal treno,
Un'altra cosa fantastica è che non so dov'è la scuola.
Mi viene un'idea strana ma che potrebbe funzionare.
Vedo due ragazze. Una ha i capelli verdi e l'altra i dread e il dilatatore.
-Beh, sembrano delle artiste...?- Penso mentre comincio a seguirle.
Qual'è la mia straordinaria idea?  Semplicemente le seguirò, e se avrò una botta di culo, loro mi porteranno fino al liceo.
Di certo non è una cosa facile. Ogni due metri si girano e mi lanciano occhiate omicide, io a quel punto giro la testa e faccio finta di niente, o perfino fingo di cercare qualcosa per terra.
Pedino per un po' le ragazze, e come speravo (in realtà supplicavo alla madonna) mi portano alla mia destinazione.
Entro al liceo, e chiedo alla bidella dov'è la mia classe, visto che ero arrivato in ritardo. A quel punto la donna mi da una sotto specie di modulo, guardandomi malissimo.
-Fantastico! Iniziamo bene il primo giorno- Penso mentre vado verso le scale.
Se non avete capito era ironico.
Scendo gli scalini per un po', fino a che non arrivo ad un corridoio che sembra una specie di sotterraneo. Leggo il modulo, dove c'è scritto il mio nome e...
Ah è vero non vi ho detto il mio nome, mi chiamo Noah Spaudo.
C'è scritto anche la sezione dell'aula: “E”.
Fino adesso mi è sembrato tutto molto strano, o forse era la mia impressione, forse era abitudine fare questo tipo di cose al artistico.
Arrivo davanti alla porta dell'aula. Sono abbastanza nervoso, perciò deglutisco, e respiro profondamente.
Appena apro la porta ai miei occhi salta una scena un po' tanto raccapricciante:
-un ragazzo con con una felpa bianca che salta addosso ad un pagliaccio sbiadito, il quale ha un coltello in mano. Che, a quanto pare, era del tizio.
-Un tipo con una sottospecie di  maschera blu che “mangia” una roba rossa e viscida.
-Due ragazzi seduti vicini. La ragazza ha una strana maschera,  invece il ragazzo pieno di cicatrici.
-Un ragazzo strambo con degli occhialoni arancioni, il quale sta infastidendo uno con una maschera molto assomigliante a quella della ragazza ( si vede che vanno molto di moda ).
-Ho visto abbastanza!- Penso mentre indietreggio di qualche passo.
Mi giro completamente e comincio a correre come se non ci fosse un domani. (Pensate ciò che volete, ma non sono un fifone!)
Guardo alle mie spalle, e vedo che alcuni di quei “tizi” mi stanno inseguendo.
-Ma che cazzo!? Ora cosa vogliono da me?!- Penso mentre guardo di nuovo davanti.
Comincio a correre come un'atleta. Mi sa che se mi fermo sono cazzi!