"Ho paura delle stelle" disse lei.
Come si fa ad avere paura di cose così belle, mi ripetevo costantemente, ma era chiaro che il suo timore venisse da un fatto più grande. "Temo ciò che é più alto di me", così in questo Agosto temo il pianto del cielo, che astratto diventa sotto un manto di vita, lei in una gabbia di terrore e in una gabbia di stelle.

Come si fa a non aver paura delle stelle, si chiedeva lei titubante, ma era abbastanza evidente quanto lui non vedesse così grande il mondo. "Non ho paura di un cielo che non governerò mai", così in questo Agosto non temo la luce della luna che risplende su di noi, e come un lupo mannaro le innalzo il mio canto.

Mi pensa ingenuo lei, ma resto convinto che questa gabbia di stelle ci proteggerà dal male del mondo.