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Autore: toujourscannelle    26/10/2014    5 recensioni
Ricordi quella strana notte, eri seduto sul portico della capanna che avevate scelto come rifugio e che poco più tardi avreste dato allegramente in pasto alle fiamme. Eri tranquillo come non avevi potuto esserlo da tanto tempo e lei, guardandoti con gli occhi resi lucidi dall'alcol, aveva pronunciato le parole che non smettevano di rimbombarti in testa.
“Ti mancherò da morire quando non ci sarò più, Daryl Dixon.”
Sul momento avevi sentito un inusuale fastidio al petto, come se ti mancasse qualcosa. Con te stesso l'avevi definita paura, ma non era la paura che provi ogni minuto di ogni giorno, bensì una paura di profonda, più terribile.
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SPOILER 4x13
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You're gonna miss me so bad when i'm gone, Daryl Dixon

 

 

Alzati.
Rimetti in piedi.
Adesso puoi farcela, fai uno sforzo.
Non cambierà nulla se rimarrai qui, è andata. L'hai persa, Daryl.
Tieni lo sguardo piantato sul terreno da chissà quanto tempo ormai, non riesci ad andare avanti.
La cosa che più ti infastidisce è l'orrido silenzio che ti avvolge, nessun rumore eccetto il fruscio delle foglie e il soffio del vento. Nessuna vocetta che ti ricorda di continuare a sperare, che canta le sue canzoni smielate e cerca di convincerti che c'è ancora del buono nel mondo.
Ti eri abituato a quei suoni irritanti e in fondo, se proprio ti sforzi, riesci persino ad ammettere che avevi iniziato ad apprezzarli.
Silenzio.
Nemmeno un fottuto errante che possa distrarti dai tuoi pensieri.
Ecco, preferiresti essere circondato da una dozzina di quei corpi in decomposizione piuttosto che rimanere lì, col culo per terra, ad aspettare chissà cosa. Chissà chi.
Una dozzina di erranti ti terrebbe occupato.
Una dozzina di erranti ti renderebbe in grado di muoverti, di agire.
Una dozzina di erranti ti farebbe sentire vivo, ti farebbe sentire di nuovo te stesso.
In effetti chi cazzo è quello seduto al lato della strada?
Non puoi essere tu, nessuno ti riconoscerebbe come Daryl Dixon. Lui non è così.
Daryl Dixon non si ferma mai, non è una femminuccia. E' un cacciatore, non mostra debolezze e non crolla mai.
Come puoi definirti adesso?
Pensi a tuo fratello, Merle avrebbe trovato una miriade di appellativi per definirti: nullità, smidollato e chissà che altro.
Avrebbe avuto ragione.
Da quando sei diventato così debole?
Sì, debole è la parola corretta.
Non sei riuscito neanche ad accorgertene, è successo e basta. Quel muro che ti sei costruito addosso con così tanta cura, mattone dopo mattone, è crollato al primo soffio di vento. Solo dopo qualche giorno di cammino.
Sei sopravvissuto a così tante cose: all'attacco al campo, all'apparizione di Sofia, all'ultima notte alla fattoria di Hershel e ben due volte al Governatore.
Poi cosa ti è successo?
Hai abbassato la guardia a causa di una stupida ragazzina. La vicinanza con lei ti ha impedito di ragionare lucidamente, per un attimo, quando avete trovato quella casa bianca, avevi persino pensato di restare per sempre. Le avevi proposto di rimanere lì.
Non poteva durare, lo sapevi perfettamente. Nulla è mai andato come doveva in questo schifo di vita che è stato scelto per te. Alla minima apertura verso il mondo tutto ti crolla addosso, è sempre stato così. Sembrava che avessi imparato.
Invece no, non ce l'hai fatta. Quella luce, quella speranza che, sotto forma di ragazzina, girovagava con te per i boschi ti aveva accecato.
Hai tentato in ogni modo, con tutto te stesso, di lasciarla fuori dalla tua vita, dalla tua testa. Nulla aveva funzionato. E' entrata dentro di te e quando te ne sei reso conto era già troppo tardi.
Ricordi quella strana notte, eri seduto sul portico della capanna che avevate scelto come rifugio e che poco più tardi avreste dato allegramente in pasto alle fiamme. Eri tranquillo come non avevi potuto esserlo da tanto tempo e lei, guardandoti con gli occhi resi lucidi dall'alcol, aveva pronunciato le
parole che non smettevano di rimbombarti in testa.
“Ti mancherò da morire quando non ci sarò più, Daryl Dixon.”
Sul momento avevi sentito un inusuale fastidio al petto, come se ti mancasse qualcosa. Con te stesso l'avevi definita paura, ma non era la paura che provi ogni minuto di ogni giorno, bensì una paura di profonda, più terribile.
Sono ore che quella sensazione ti avvolge come una coperta e ti impedisce di muoverti. Ti senti vuoto, ti manca qualcosa.
Daryl, sai benissimo che quel qualcosa ha i capelli biondi, l'abitudine ad urlare per cercare di tenerti testa, un'innocenza che ti affascina e un nome che non smette di risuonarti in testa: Beth.

 









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angolo autore: Ciao a tutti! E' un sacco che non pubblico qualcosa e ho deciso di ritornare su EFP con un piccolo esperimento. Ritengo che Daryl sia uno dei personaggi più interessanti con cui "giocare" ma anche uno dei più complessi, riuscire a rimanere in linea col suo carattere e coi suoi pensieri non è affatto semplice. Per questo, prima di lanciarmi in qualcosa di più complesso, ho provato a manovrare questo personaggio che adoro all'interno di questa breve OS.
Ho tentato di descrivere quella che, secondo me, può essere stata la reazione di Daryl dopo aver visto la famosa macchina nera con la croce bianca che si allontanava e spero che il mio Daryl si avvicini abbastanza a quello della serie.
Ditemi cosa ne pensate e a presto!

Fede

  
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